Ronaldo, il “Fenomeno”, ritorna a parlare dello scudetto perso dall'Inter a favore della Juventus e svela i desideri mai realizzati
Ronaldo Luís Nazário de Lima, più semplicemente Ronaldo o “Fenomeno”, è stato uno dei giocatori più forti passati dalla Serie A ma anche tra i più sfortunati. In 5 anni all'Inter l'attaccante brasiliano ha disputato soltanto 98 presenze a causa dei problemi fisici che lo hanno tormentato. I gol sono stati 59, più di uno ogni 2 partite. Senza contare la breve parentesi al Milan, ormai a fine carriera. Ronaldo, con il suo arrivo, ha scatenato l'entusiasmo dei tifosi nerazzurri come conferma lui stesso ai microfoni della “Gazzetta dello Sport”: “Quando sono arrivato in sede per firmare non c'era nessuno in strada, ma quando mi sono affacciato poco ho visto tantissima gente e bandiere nerazzurre. Erano lì solo per vedere me”.
Sullo scudetto mancato nel 2002: “Dispiace non averlo vinto. Era un bel progetto, abbiamo capito che è stata un pò colpa nostra e un pò per alcune forze esterne che aiutavano la Juventus. Ma quell'anno è stato incredibile, ad ogni vigilia c'era una grande attesa. Ogni partita era una festa. Stava rinascendo lo spirito nerazzurro, la gente raccontava che determinate cose non le vivevano da tanto tempo. L'Inter è nel mio cuore“.
Sul progetto di diventare presidente: “In questo momento sto benissimo a Madrid. Florentino mi ha rinnovato di un anno il contratto da ambasciatore del Real. Però mi piacerebbe vivere un'esperienza più gestionale, sto valutando l'acquisto di un club di Segunda Divisiòn. Voglio mettermi alla prova come con le Ronaldo Academy, le mie scuole calcio sparse nel mondo. In Cina stanno andando alla grande, sono nate 30 di cui 12 sono operative. Oggi lavorare lì vuol dire avere opportunità illimitate. Il mestiere dell'allenatore non fa per me, è la stessa routine del giocatore. Troppo pesante”.
Sull'esito della finale Juventus-Real Madrid: “I bianconeri hanno dato una chiara dimostrazione di forza con due finali di Champions in tre anni. In Italia mi sembra la più forte, ha un progetto serio. Ha venduto bene e poi ha reinvestito rimanendo competitiva. Una bella finale, sono stati più competitivi rispetto alla finale contro il Barcellona per il Real è stato superiore in tutto. Oggi la Juve lavora in modo più trasparente rispetto ai miei tempi e raccoglie perché semina”.
Sulla favorita della Serie A: “Sicuramente la Juve, ma questo non vuol dire che vincerà di sicuro. Magari il Napoli farà l'ultimo step di maturazione. Hanno giocato un calcio bellissimo contro il Real, sicuramente il migliore della Serie A dal punto di vista estetico“.
Sull'Inter: “Parlo con affetto e quindi non sono molto attendibile. Spalletti è uno stratega del calcio e un buon gestore del gruppo. Deve trovare in fretta il modo con cui far giocare la squadra. La vera Inter manca da troppo tempo, l'aspettano tutti. In Italia e in Europa”.
Sul possibile addio di Cristiano Ronaldo al Real: “Credo di si, però non puoi rinunciare ad uno che segna 50 gol all'anno. Decide il giocatore, come sempre. Posso capire le sue ragioni, ma non c'è nessuna squadra in cui può stare meglio del Real“.
Infine, Ronaldo svela due desideri mai realizzati: “Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mourinho, ne parlano tutti come di un comandante. Sono curioso di vedermi ai suoi ordini. Mi sarebbe piaciuto giocare con Maradona, ci saremmo divertiti tutti”.
Fonte foto: wikipedia