
L'ex presidente della Figc torna a parlare del ct della Nazionale: “Ventura si è preso tutti i soldi. Malagò? Non ho capito perché abbia cambiato atteggiamento nei miei confronti”
I campionati stanno volgendo al termine, il che significa che ci si sta avvicinando sempre più alla competizione più importante per le Nazionali: la Coppa del Mondo, che quest'anno si giocherà in Russia. L'Italia incredibilmente non ci sarà, ma – proprio mentre si sta discutendo su chi potrà essere il nuovo ct della nostra selezione – ecco che torna a parlare della vicenda l'ex presidente della Figc. “Ventura non fu assolutamente un errore. Quando ci siamo trovati a casa di Malagò, insieme a Lippi, eravamo tutti d'accordo. Penso che Ventura abbia fatto il suo lavoro. Tuttavia, dal punto di vista morale ed etico sono convinto che lui dovesse dimettersi quella sera. Non so perché questo non sia accaduto, fatto sta che si è preso tutto lo stipendio – esordisce Carlo Tavecchio ai microfoni di “SportItalia”, che poi continua – Io avrei ripreso subito Conte: avrei fatto carte false per convincerlo, e alla fine ce l'avrei fatta. Avrei chiesto a tutti gli sponsor del mondo pur di riaverlo in Nazionale. Sono sicuro che con Conte oggi noi saremmo al Mondiale. Peccato però che non avevamo i soldi: il Coni ci ha preso 30 milioni di euro“.
L'ex numero 1 della Figc si sofferma poi sul suo rapporto con Malagò. “Non capisco perché abbia cambiato il suo atteggiamento nei miei confronti. Io non gli ho mai messo i bastoni fra le ruote e ho sempre cercato di accettare le richieste economiche del Coni: mi sono sempre messo a disposizione con le migliori intenzioni. Da parte sua però non è stato lo stesso – spiega Tavecchio, che infine conclude sulle sue dimissioni – Mi sono sentito umiliato: l'Italia non sarebbe andata al Mondiale dopo quasi 60 anni. Non ho dormito per diverse notti e la mia decisione è stata molto sofferta. In ogni caso, credo che la colpa del fallimento non sia soltanto mia: d'altronde, non ho tirato io i calci di rigore…“.
