Seguici su

Champions League

Lazio-Bayern Monaco 1-4, le pagelle: difesa da film horror, Acerbi fa autogol. Si salva Correa

Lazio-Bayern Monaco 1-4, le pagelle: difesa da film horror, Acerbi fa autogol. Si salva Correa
© imagephotoagency.it

Il Bayern Monaco ipoteca il passaggio del turno e batte 4-1 la Lazio all'Olimpico: serata no per Acerbi e Musacchio, Correa in gol. Bene Lazzari. Le pagelle del match di Champions League

Il Bayern Monaco si dimostra grande squadra ancora affamata di vittorie e batte la Lazio 4-1 allo stadio Olimpico. La squadra capitolina approccia con timore la gara ed i tedeschi se ne impadroniscono senza troppe difficoltà chiudendo il primo tempo sul punteggio di 0-3, grazie ai gol di Lewandowski, Musiala e Sané. Nella ripresa l'autogol di Acerbi pesa come un macigno sui biancocelesti che trovano la rete della speranza di Correa. Il passaggio ai quarti sembra già indirizzato: il sogno della Lazio si infrange sulla corazzata bavarese.

Il fascino della Champions League viene pagato a caro prezzo dalla Lazio che approccia la gara contro il Bayern Monaco con eccessivo timore. I tedeschi guadagnano campo e chiudono i biancocelesti nella propria metà di campo. Azione pericolose sin da subito, con Reina bravo a smanacciare in area piccola un pallone che sarebbe finito sui piedi di Lewandowski. Il gol è però nell'aria e arriva al 9′: Musacchio sbaglia la misura di un passaggio, Lewandowski si getta sul pallone e sblocca la contesa.

La rete subita sblocca mentalmente la Lazio, che si affaccia dalle parti di Neuer: Correa combina al limite con Luis Alberto, ma il tiro dello spagnolo esce debole. Poi Milinkovic chiede un rigore per un contatto in area con Alaba che sembra esserci, ma l'arbitro lascia proseguire. I biancocelesti attaccano a pieno organico e il Bayern Monaco punisce in contropiede: Goretzka serve al limite Musiala, che, tutto solo, indirizza la palla all'angolino. I capitolini continuano a fare il loro gioco, ma l'unico brivido per Neuer è un tiro dal limite di Milinkovic ben parato.

Dall'altra parte Reina para con il piede una conclusione rapida di Lewandowski, poi Lulic – subentrato a Musacchio – serve Immobile che viene murato sul più bello. Prima dell'intervallo un altro errore difensivo viene pagato a caro prezzo dalla Lazio: Patric perde palla e lancia Coman in campo aperto: Reina para il suo rito, ma Sané insacca di tap-in il gol dello 0-3 con cui le squadre guadagnano gli spogliatoi.

Nella ripresa il Bayern Monaco parte a razzo e fredda subito la Lazio: Sané prende velocità in contropiede, supera Patric e mette in area un pallone che Acerbi devia sfortunatamente nella sua porta. I capitolini alzano la testa e trovano la rete della bandiera grazie a Correa che batte Neuer al termine di una serpentina in area di rigore. Il momento è propizio ai biancocelesti: l'argentino prova un tiro a giro, ma il portiere tedesco devia in angolo, poi ci prova anche Luis Alberto, senza fortuna.

Il Bayern Monaco, forte del risultato, abbassa i ritmi, e crea poco dalle parti di Reina, bravo però ad evitare guai peggiori parando a Lewandowski una conclusione ravvicinata. Nel finale mister Inzaghi dimostra di pensare al campionato e leva i suoi ‘big': finisce 1-4 senza ulteriori squilli. Il passaggio del turno sembra ormai indirizzato.

Lazio-Bayern Monaco 1-4: le pagelle del match

Lazio

Reina 5: partita complicata, ma non ha colpe sui gol presi. In avvio smanaccia bene un pallone in area levandolo dalla disponibilità di Lewandowski, al quale nega il gol anche più avanti con una parata di piede da portiere di calcetto. Tiene a galla i suoi con qualche intervento, ma oggi il divario tecnico è troppo alto per fare miracoli.

Patric 4,5: nel primo tempo il Bayern non attacca mai dalla sua parte, ma rovina tutto al 42′, perdendo un pallone velenoso e lasciando una prateria a Coman in occasione del terzo gol. Bravo a lanciare Lazzari nello spazio, ma l'errore da matita blu viene peggiorato in avvio ripresa quando si fa bruciare da Sané che propizia l'autogol.

dal 53′ Hoedt 5,5: entra a partita già compromessa, ma in una serata dove la retroguardia laziale fa acqua da tutte le parti, l'olandese non commette sbavature, marcando anche con autorevolezza Lewandowski. Va vicino al gol su azione di corner, non trovando però la porta di testa.

Acerbi 4: serata difficile per il Leone che non ripete le buone gare offerte in Nazionale contro Lewandowski. Sul primo gol suggerisce a Musacchio un retropassaggio horror e si fa dribblare troppo facilmente da Coman in occasione del terzo. Il duello fisico con il polacco lo regge, ma in avvio di secondo tempo rovina una serata no con uno sfortunato e goffo autogol.

Musacchio 4: il Bayern Monaco attacca prevalentemente dalla sua parte, capendo che il punto debole della difesa avversaria è in quella zona. Da un suo retropassaggio azzardato nasce il gol di Lewandowski in avvio. Errore troppo grave a questi livelli: il cambio alla mezzora comandato da Inzaghi sa di punizione.

dal 31′ Lulic 5,5: entra a freddo, ma mostra i galloni del capitano approcciando con la giusta mentalità la gara. Serve due palloni in area velenosi alle punte, e in difesa regge l'urto fisico con Sule.

Lazzari 6: inizio timoroso in difesa, dove bada più alla concretezza che allo stile. Quando c'è da attaccare si trasforma ed è il più ispirato. Nel primo tempo le azioni pericolose nascono tutte da suoi strappi sulla destra, ma in una serata così serve precisione sui cross, altrimenti il lavoro precedente è vanificato.

Milinkovic-Savic 6: uno dei pochi a salvarsi in una serata no. Concentrato e grintoso: inizio fenomenale nella doppia fase di interdizione e avvio del gioco, lotta su tutti i palloni e va al tiro in più occasioni, non trovando però di forza nei suoi tentativi. Queste partite lo esaltano, ma manca l'appoggio della squadra. Semina nel deserto.

dall'81' Cataldi sv

Leiva 5: la sua esperienza non porta doni alla Lazio. Il brasiliano non entra mai in partita e manca la fase di filtro davanti la difesa. I trequartisti del Bayern fraseggiano senza disturbi ed è impreciso anche in impostazione: è complice con Patric della palla persa da cui nasce il terzo gol.

dal 53′ Escalante 6: entra in campo con la giusta determinazione e fa meglio di Leiva. Prende un giallo a freddo nel tentativo di fermare Lewandowski, poi riesce ad entrare in partita e si fa notare con un paio di recuperi non banali.

Luis Alberto 6: primi venti minuti sottotono, poi si accende e la Lazio comincia a giocare a calcio. Sbaglia qualche palla importante che avrebbe messo gli attaccanti soli davanti a Neuer. Discontinuo e nervoso, prende un'ammonizione di frustrazione per proteste. Nella ripresa prende fiducia e serve l'assist a Correa per il gol, ritrovando la qualità mancata nella prima frazione.

dall'81' Akpa Akpro sv

Marusic 6: è il jolly di una partita nella quale cambia tre ruoli in novanta minuti. Inizia da quinto di sinistra, poi fa il braccetto di sinistra e di destra in difesa. Sule doveva essere l'anello debole, ma non lo salta mai: quando arretra paga l'inesperienza nel ruolo tenendo in gioco Sané in occasione del terzo gol. Nella ripresa strappa gli occhi per un bel recupero in velocità su Musiala

Correa 6,5: guadagna diversi falli permettendo alla Lazio di risalire nei momenti di maggior pressing dei tedeschi. È l'unico che azzarda il dribbling e la giocata e nella ripresa trova il gol al termine di un'azione personale di qualità. Una rete importante che può dargli fiducia: Neuer gli nega poi una seconda rete con due belle parate successive.

Immobile 5: il grande assente di giornata. Perde nettamente il confronto a distanza con Lewandowski. Gli unici tiri tentati vengono murati dai difensori, manca della solita pericolosità. Cerca poco la profondità nonostante di fronte abbia due centrali statici. Rimandato nel giorno dell'esame più importante.

All. Inzaghi S. 5: la prestazione della Lazio lascia l'amaro in bocca ed una sensazione generale che la squadra avrebbe potuto giocarsela un po' di più. I capitolini prendono gol per errori individuali, ma entrano in gara troppo timorosi e l'approccio sbagliato viene pagato a caro prezzo. Alla vigilia aveva parlato di spensieratezza, ma non è riuscita a trasmetterla nello spogliatoio ai suoi ragazzi.

Bayern Monaco 

Neuer 6,5: gioca con una tranquillità disarmante e fa sembrare facile ogni parata. Attento e concentrato nelle uscite anche fuori dalla propria area di rigore, diventate ormai proverbiali. Non ha colpe sul gol di Correa.

Sule 6: il terzino era stato individuato come punto debole della squadra, ed invece è un fattore. Sa di poter soffrire in velocità, quindi gioca d'anticipo in difesa e non si fa mai saltare. Nel primo tempo è l'uomo aggiunto nell'attacco del Bayern, creando sempre superiorità numerica con percussioni palla a terra pericolose.

Boateng 6: rischia molto in avvio commettendo un fallo in area su Milinkovic che solo l'arbitro non vede. Partita di posizione, ma non tiene la linea e quando la Lazio gioca in velocità nello stretto va in difficoltà.

Alaba 7: il migliore di un reparto arretrato che dà sempre l'impressione di poter andare in sofferenza. Nel primo tempo devia un tiro di Immobile destinato a finire nello specchio: belle giocate in impostazione, nella ripresa va vicino al gol con un calcio di punizione che sfiora l'incrocio dei pali.

Davies 6: ingaggia un duello ad alta velocità con Lazzari sulla fascia, che in difesa lo salta sempre. Le sue qualità escono dall'altra parte del campo e da una sua cavalcata nasce il gol dello 0-2. I doppiaggi subiti dall'ex Spal sono però numerosi e non accettabili per un giocatore del suo livello.

Kimmich 6,5: gioca in una posizione più offensiva e i suoi inserimenti senza palla sono un pericolo costante per la difesa biancoceleste. È ovunque ed ha una facilità di calcio impressionante: visione a 360° e quando c'è da mettere la gamba lo fa sempre con coraggio.

Goretzka 7: non era al meglio dopo il recupero dalla positività al Coronavirus, ma dove non arriva con i polmoni mette la qualità. Serve un assist e domina nei contrasti aerei. Esce nella ripresa perché non ne ha più.

dal 63′ Martinez sv

Sané 7,5: gioca un'infinità di palloni e non ne sbaglia neanche uno. Salta sempre l'avversario con il primo controllo e quando parte in velocità diventa imprendibile: segna il gol dello 0-3 e propizia l'autogol di Acerbi dopo una lunga cavalcata palla al piede. Da clonare.

dall'89' Sarr sv

Musiala 7,5: deve ancora compiere 18 anni, ma gioca con una maturità calcistica impressionante. Il gol del raddoppio è una firma d'autore, è sempre al posto giusto e ha la tecnica del grande campione.

dall'89' Mouting sv

Coman 7: il francese ha trovato l'ambiente ideale per esprimere tutte le sue qualità. Ha uno strappo decisivo in occasione del terzo gol, gioca un po' in sordina, ma s'accende negli ultimi venti metri quando serve.

dal 75′ Hernandez sv

Lewandowski 7: il primo pallone toccato finisce in fondo al sacco ed i numeri parlano per lui: 27 gol in 22 partite giocate e un killer instinct unico nel suo genere. Reina gli nega un ulteriore gol con due parate ravvicinate non semplici. Ottiene il massimo con il minimo sforzo.

All. Flick 7,5: il Bayern Monaco si dimostra una macchina perfetta. Approccia la gara con la mentalità da grande squadra ed indirizza partita e qualificazione già nella prima mezzora di gioco. I punti sulla carta più deboli diventano quelli forti. Squadra imbattuta in Europa, campione del Mondo e ancora con tanta fame di vittorie.

 

 


Marco Barbaliscia

Giornalista pubblicista, laureato in Scienze Politiche alla Luiss. Sono da sempre un grande appassionato di sport e ho il sogno di costruire intorno a questo mio hobby una vita professionale.

Probabili formazioni Serie A

Rubriche

Di più in Champions League