
Ripercorriamo i momenti più adrenalinici vissuti in campo attraverso le liti tra i protagonisti del mondo del pallone
Le liti nel mondo del calcio hanno segnato i tempi della nostra vita e segneranno quelli di chi verrà. Semicit.
No, purtroppo non siete capitati in uno dei fantastici lavori narrati da Federico Buffa, a cui abbiamo parzialmente storpiato la citazione. Le liti nella storia del calcio non saranno importanti come i mondiali (a cui si riferisce la citazione originale), ma soprattutto in alcuni casi ci hanno segnato profondamente e le ricordiamo più di un gol o di una bella giocata. Alcune di queste un mondiale lo hanno deciso, ma non vogliamo spoilerare troppo. Siamo sicuri che ripercorrendo assieme queste litigate d'annata, fotograferete immediatamente il momento in cui è successo o l'amico che vi ha fatto vedere il video dell'accaduto. Non abbiamo dubbi di starne dimenticando a decine.
N.B: le risse verranno raccontate di seguito con tono leggero e goliardico. È doveroso sottolineare che chi scrive stigmatizza nel modo più assoluto tutti gli accadimenti raccontati che non dovrebbero riguardare né il mondo del calcio né qualsiasi altro ambito della vita.
10. Mexes-Mauri: Lazio-Milan 24/01/2015
Ognuno di noi ha un amico che non sa perdere. Se lo stesso amico presenta la tendenza ad essere irascibile e poco tollerante meglio non stuzzicarlo troppo. Se quell'amico è Mexes potrebbe succedere quello che accadde a Mauri sul risultato di 3-1 durante un Lazio-Milan. I due vengono a contatto per un fallo del difensore proprio sull'ex capitano della Lazio, che stizzito gli rifila un calcetto. Il francese perde completamente la testa tanto che una volta ripreso regolarmente il gioco va a cercare Mauri e gli mette le mani addosso. L'arbitro Mazzoleni sventola il rosso, ma Mexes non ancora soddisfatto torna a contatto con il centrocampista della Lazio e non troppo amichevolmente lo abbranca con una presa al collo degna di un campione WWE. Ci vorrà l'intervento di praticamente tutti i calciatori di entrambe le squadre per far guadagnare a Mexes la via degli spogliatoi.
9. Drogba-Ovrebo: Chelsea-Barcellona 06/05/2009
A mia memoria è in assoluto la partita in cui ho visto un calciatore più vicino al contatto fisico nei confronti di un arbitro. Contestualizziamo: semifinale di Champions League, la partita è tesissima. Al minuto 95′ Pique colpisce il pallone con la mano nella propria area, l'arbitro norvegese Ovrebo lascia correre e dopo qualche secondo fischia la fine. Il rigore negato, se segnato avrebbe regalato al Chelsea la finale. Dal fischio finale in poi succede di tutto. Drogba arriva faccia a faccia con il direttore di gara puntandogli il dito a mezzo centimetro dal volto. L'arbitro un po' impaurito e un po' per il senso di colpa gli presenta un cartellino giallo che avrebbe potuto e dovuto essere di un altro colore. Guadagnando il tunnel degli spogliatoi Drogba ci tiene ad evidenziare come “tutti hanno visto” davanti alle telecamere. Ma non è finita qui. Il centravanti della Costa d'Avorio raggiunge ancora l'arbitro all'ingresso del tunnel accompagnato dai compagni di squadra Terry e Ballack. Drogba sta per colpire con uno schiaffo l'arbitro ma viene fermato dai compagni che così probabilmente gli evitano una squalifica a vita.
8. Materazzi-Cirillo: Inter-Siena 01/02/2004
Ci sono posti dove le telecamere non possono e non devono entrare. Uno di questi è sicuramente il tunnel degli spogliatoi. Chissà quante parole di troppo o quanti spintoni sono volati proprio lì, lontano dagli occhi e dal giudizio di tutti. Quello che successe nel tunnel dopo Inter-Siena invece lo sappiamo un po' tutti. A raccontarlo uno dei due protagonisti, Bruno Cirillo. Il difensore si presenta davanti alle telecamere, visibilmente tumefatto e dice di aver subito quelle ferite da Marco Materazzi. La diatriba era iniziata quando dalla panchina Materazzi, durante la gara aveva insultato Cirillo invogliando i suoi compagni a dribblarlo: “puntalo che è scarso”. Cirillo raggiunge Materazzi a fine partita, il quale per non saper né leggere né scrivere, lo colpisce. Risultato: figuraccia e due mesi di squalifica. Marco, stavolta hai fatto peggio dell'autogol da centrocampo contro l'Empoli.
7. Le Cassanate
Cos'è una Cassanata? È come un virus. Una volta che si impianta nella mente continua a crescere. Si, se fossimo Christopher Nolan probabilmente la racconteremmo così. In realtà con il termine Cassanata, si pensa sia alle giocate più belle ed entusiasmanti del talento barese, sia ai mille comportamenti controversi che negli anni lo anno contraddistinto. In pochi lo ricorderanno ma la prima “botta di testa” di Antonio Cassano risale a quando lasciò il ritiro della Nazionale Under 21, dopo il litigio con l'allora tecnico della selezione Claudio Gentile che lo tenne in panchina in un match contro la Romania. Indelebile invece l'immagine delle corna mostrate all'indirizzo dell'arbitro Rosetti dopo l'espulsione in una finale di Coppa Italia. Le diatribe con gli arbitri continuano ed è con in un Sampdoria-Torino di qualche anno dopo che Cassano si toglie la maglia e la tira contro l'arbitro Pierpaoli, reo a suo avviso di non avergli fischiato un fallo. Una delle Cassanate più recenti è la lite in allenamento con Stramaccioni: i due si presero a male parole in campo e la diatriba finì addirittura alle mani all'interno degli spogliatoi. Queste sono solo alcune delle vicessitudini abbastanza “particolari” vissute da Antonio Cassano. Ce ne sono tante altre che non menzioniamo e chissà di quante non verremo mai a conoscenza.
6. Gattuso-Jordan: Milan-Tottenham 15/02/2011
Uno dei motivi per i quali i tifosi del Tottenham non erano entusiasti la scorsa estate della possibilità di avere Rino Gattuso sulla propria panchina risale a questo episodio. Champions League, ottavi di finale, il Milan di Allegri ha appena perso in casa con un gol di Peter Crouch a dieci minuti dalla fine. La partita era stata molto nervosa anche a causa di un arbitro poco adeguato al contesto. È in questa cornice che Gattuso sente il vice allenatore degli Spurs, Joe Jordan urlargli in dialetto scozzese quello che tradurremmo come “Italian bastard”. Ringhio non ci vede più dalla rabbia: prima arriva faccia a faccia con Jordan, poi gli rifila una manata. Successivamente ritorna sul luogo del delitto a petto nudo per rifilargli un'amichevole testata. Noi siamo certamente contro i comportamenti violenti, ma se un inglese ti dice quelle cose dopo una sconfitta…bhè siamo tutti un po' Ringhio Gattuso.
5. Delio Rossi- Ljajic: Fiorentina-Novara 02/05/2012
Nel mondo del lavoro si sa, andare d'accordo con i colleghi ma ancor di più con il proprio capo non è mai facile. Il mondo del calcio non fa eccezione e infatti la storia del pallone è intrisa di litigate tra calciatori della stessa squadra o tra calciatore e il suo allenatore. L'episodio più eclatante di quella che potrebbe essere una Serie Tv è quello che riguarda Delio Rossi che “prende a schiaffi” nel vero senso della parola Adem Ljajic. L'alterco comincia alla mezz'ora del primo tempo quando mister Rossi sostituisce l'inguardabile Ljajic con la sua squadra sotto 0-2 nel punteggio. Il serbo si lascia andare ad un commento durante l'uscita dal campo e l'allenatore si scaglia veementemente contro di lui rifilandogli un paio di ceffoni ben assestati. Cosa l'attaccante viola abbia detto, solo chi era presente può dirlo. Ma una reazione così scomposta e aggressiva di un allenatore ci era capitato raramente di vederla.
4. Gaucci-Matarrese: Perugia-Bari 06/11/1999
Se non conoscete questa storica litigata, smettete immediatamente di leggere questo articolo perché non meritate di condividere questo spazio con me. Siamo appena fuori dallo stadio Curi di Perugia quando avviene l'imponderabile. Gaucci con la “carica agonistica” che lo contraddistingueva attacca verbalmente l'arbitro Pellegrino reo di non aver sanzionato un intervento killer di Innocenti (ex difensore del Bari) su Olive finito in ospedale per frattura allo zigomo. A questo punto spunta dal pullman barese il presidente Matarrese che dirà la celebre frase “Noi siamo di Serie A Gaucci”, facendo esplodere definitivamente il presidente del Perugia. Gaucci tenta in tutti i modi di raggiungere il pullman inveendo contro Matarrese. Attorno a lui almeno una decina di persone per tentare di calmarlo. Il resto è storia del calcio e della televisione italiana.
3. Ibra-Lukaku: Inter-Milan 26/01/2021
“Go to do your mama voodoo shit, you little donkey”. Se questo è diventato uno dei vostri insulti preferiti, il merito è di Zlatan Ibrahimovic. Da vero mago del trash talking come lo chiamerebbero oltreoceano, fece letteralmente andare fuori di testa Lukaku. Il gigante belga fino a quel momento era sempre stato ineccepibile in campo dal punto di vista del fair play. Lo svedese per far sbroccare l'avversario tirò in ballo un'offerta di rinnovo proposta dall'Everton e rifiutata da Lukaku a causa di un “rito vudù” che indusse il giocatore a preferire il Chelsea. Probabilmente l'ex numero 9 dell'Inter era rimasto segnato da questa storia tanto da perdere completamente le staffe e scagliarsi contro il centravanti milanista. Tutto fumo e niente arrosto in ogni caso anche dal punto di vista della giustizia sportiva. Dopo due mesi di indagini, la procura escluse la matrice razzista per l'insulto di Ibra e il tutto si concluse con una multa per entrambi. Tutto è bene ciò che finisce bene.
2. Valencia-Inter 06/03/2007
Il calcio storico fiorentino, conosciuto anche col nome di calcio in livrea o calcio in costume, è una disciplina sportiva che riecheggia un gioco che in latino era chiamato harpastum. Consiste in un gioco a squadre che si effettua con un pallone gonfio d'aria e da molti è considerato come il padre del gioco del calcio, anche se almeno nei fondamentali ricorda molto più il rugby. Questa è la definizione di calcio fiorentino donataci da Wikipedia. In parole povere è uno sport con una palla dove l'uso delle “mazzate” non è assolutamente vietato. Valencia-Inter è il ritorno degli ottavi di Champions League e al Mestalla subito dopo il fischio finale si scatena l'inenarrabile. Marchena inizia uno sfottò nei confronti di Burdisso, al quale Navarro rifila un pugno. L'argentino reagisce e da il via a quella che a mia memoria è la rissa più incredibile vista su un campo da calcio, almeno a certi livelli. Tutti rincorrono tutti, prima in campo poi negli spogliatoi scatenando un vero e proprio far west. Complimenti ragazzi, gli inventori del calcio fiorentino sarebbero fieri di voi! La prossima volta però, almeno usate il pallone.
1. Materazzi-Zidane: Italia-Francia 09/07/2006
Della litigata più famosa del globo terracqueo è rimasta la foto che vedete qui sopra. Ah dimenticavo la quarta stella sulla maglia azzurra. Cosa sia realmente accaduto, in tanti hanno provato a ricostruirlo. Materazzi ha provocato, Zidane ci è caduto con tutte le scarpe di questo possiamo esser certi. In presa diretta la testata fu vista da pochissimi, la stessa terna arbitrale non ne ebbe contezza nell'immediato. Quello che è certo è che questa follia di uno dei calciatori più forti del secolo ha aiutato la nostra Nazionale a sollevare la Coppa del Mondo. È anche tua Zizou, è anche un po' tua.
