Paul Pogba della Juventus sembrerebbe essere risultato positivo al test antidoping, da Maradona a Guardiola: i dieci casi di doping più famosi nella storia del calcio
Dopo quello di José Luis Palomino (poi assolto e reintegrato), un nuovo caso di doping ha colpito il campionato di Serie A. Stando a quanto appreso dall'Ansa, il centrocampista francese della Juventus Paul Pogba sembrerebbe essere risultato positivo ad un test antidoping, effettuato al termine della partita contro l'Udinese valida per la prima giornata del nuovo campionato di Serie A (tutti i dettagli circa la sua positività).
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— Calcio d'Angolo (@calciodangolo_) September 11, 2023
Il centrocampista della Juventus rischia adesso una maxi squalifica, ovviamente se le accuse dovessero essere confermate (cosa rischiano Pogba e la Juventus). Il francese non è di certo il primo – e probabilmente non sarà nemmeno l'ultimo – calciatore del massimo campionato italiano a risultare positivo al test antidoping. Ma quello del doping è un tema che coinvolge ovviamente tutto il panorama calcistico mondiale: da Maradona a Guardiola, i dieci casi di positività più famosi nella storia del calcio, elenco che sarà ordinato in ordine cronologico, dal caso più vecchio al più recente.
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I dieci casi di doping più famosi nella storia del calcio
- Angelo Peruzzi: la positività di Angelo Peruzzi risale all'ottobre del 1990. Il portiere italiano vestiva la maglia della Roma ed al termine di una gara di campionato contro il Bari risultò positivo alla fentermina, stimolante derivante dalle amfetamine in grado di attivare la produzione nell’organismo dell’adrenalina. Per Peruzzi squalifica di 12 mesi.
- Diego Armando Maradona: il caso di Maradona è molto celebre (qui ve lo abbiamo raccontato meglio), e risale ai Mondiali di USA '94. El Pibe de Oro risultò positivo all'efedrina, una sostanza stimolante vietata e che lo avrebbe aiutato a dimagrire. Positività riscontrata al termine del match tra la sua Argentina e la Nigeria, valido per la fase a gironi. In questo caso Maradona venne squalificato dai Mondiali, non potendo partecipare alla fase ad eliminazione diretta. Ma una squalifica per doping l'argentino l'aveva già presa, quando nel marzo del 1991 risultò positivo ad un test antidoping al termine del match di Serie A contro il Bari. In quell'occasione positività alla cocaina, che portò ad una squalifica di 15 mesi.
- Fernando Couto: ad aprile del 2001 anche Fernando Couto risultò positivo ad un test antidoping, quando vestiva la maglia della Lazio. Il calciatore risultò positivo al nandrolone, come la maggior parte dei suoi colleghi squalificati nel corso di quel campionato. Per lui test al termine della partita di campionato contro la Fiorentina. Inizialmente sanzionato con una squalifica di 10 mesi, la sua squalifica venne successivamente ridotta a quattro mesi, come gli altri colleghi positivi nel 2001.
- Edgar Davids: risale all'aprile del 2001 la positività di Edgar Davids, quando il centrocampista olandese vestiva la maglia della Juventus. Davids risultò positivo al nandrolone e noretiocolanolone. Per lui squalifica di quattro mesi.
- Pep Guariola: qualche mese dopo rispetto all'olandese anche Pep Guardiola risultò positivo ad un test antidoping. Era l'ottobre del 2001 e Guardiola risultò positivo al nandrolone, al termine di una partita tra il suo Brescia ed il Piacenza. Il calciatore venne squalificato per quattro mesi, anche se a distanza di anni venne poi dichiarato innocente dalla FIGC, che cancellò la precedente accusa.
- Jaap Stam: nell'ottobre del 2001 venne trovato positivo al test antidoping anche Jaap Stam, difensore della Lazio. L'olandese risultò positivo a sua volta al nandrolone, al termine di una partita di campionato contro l'Atalanta. Inizialmente squalificato per cinque mesi, la sua squalifica fu successivamente ridotta a quattro mesi.
- Adrian Mutu: il primo caso di positività di Adrian Mutu risale al settembre del 2004, quando vestiva la maglia del Chelsea il Premier League. Al termine di una partita di campionato l'attaccante risultò positivo alla cocaina e venne squalificato per sette mesi. Il secondo caso di Adrian Mutu risale invece al gennaio del 2010, quando vestiva la maglia della Fiorentina. Al termine di una partita di Serie A contro il Bari, Mutu risultò positivo a dei Metaboliti della Sibutramina. Questa volta furono nove i mesi di squalifica.
- Marco Borriello: la positività di Borriello risale al dicembre del 2006, quando il calciatore – ancora 24enne – vestiva la maglia del Milan. Al termine di una partita di campionato contro la Roma, Borriello risultò positivo a prednisone e prednisolone, due corticosteroidi. Per lui squalifica di sole tre giornate di campionato.
- Francesco Flachi: come per altri calciatori che abbiamo già visto in questo elenco, sono due anche le squalifiche rimediate da Francesco Flachi. La prima arrivò nel febbraio del 2007, quando vestiva la maglia della Sampdoria. Al termine di una partita di campionato contro l'Inter, Flachi risultò positivo ad un metabolita della cocaina, la benzoilecgonina. Per lui squalifica di 16 mesi. Qualche anno dopo, nel dicembre del 2009, Flachi risultò nuovamente positivo ad un test antidoping, questa volta vestiva la maglia del Brescia. Pena severissima, perché venne trovato nuovamente positivo alla cocaina, quindi recidivo. Per lui seconda squalifica di ben 12 anni.
- Romario: risale al dicembre del 2007 la positività di Romario. L'attaccante brasiliano, che all'epoca vestiva la maglia del Vasco da Gama, risultò positivo alla finasteride, un prodotto utilizzato per combattere la caduta dei capelli. Il test venne eseguito al termine di un incontro del campionato. Il calciatore, che non chiese controanalisi, venne inizialmente squalificato per quattro mesi, con la pena che fu poi abbassata a due grazie all'impegno in attività sociali e benefiche.