
Si è spento all'età di 80 anni l'imprenditore friulano che aveva fatto grande il Palermo
Lutto nel mondo del calcio. La notizia della morte di Maurizio Zamparini ha travolto tutti gli appassionati. La scomparsa dell'imprenditore ex patron di Venezia e Palermo è avvenuta questa notte in ospedale ad Udine. Zamparini vi era ricoverato da circa un mese, quando era stato operato per una peritonite. Un'operazione dalla quale non si era mai ripreso del tutto. L'eccentrico presidente non aveva mai superato completamente la morte del figlio Armando e le precarie condizioni fisiche lo hanno definitivamente stroncato.
Gli inizi nel mondo nel calcio sono alla guida di Pordenone e Venezia. Le sue fortune più grandi arrivano quando rileva il Palermo nel 2004 da Franco Sensi conducendo i rosanero dalla Serie B all'Europa. I tifosi, gli addetti ai lavori e tutti gli appassionati di calcio lo ricordano come il presidente “mangia allenatori”. Capace di esonerarne 13 in quattro stagioni, stabilendo il record di cinque cambi in panchina in una sola annata. La sua determinazione di carattere imprenditoriale però ha fatto sì che nei pur tribolati anni di Palermo, la squadra raggiungesse traguardi incredibili. La finale di Coppa Italia su tutti ma anche la storica qualificazione in Europa League. Per non parlare della quantità di talento che ha regalato al nostro calcio. Dai campioni del mondo Barzagli, Zaccardo e Grosso protagonisti con l'Italia nel 2006, passando per il sinistro di Ilicic e Dybala, la tecnica di Pastore e Vasquez, per finire ai bomber Torni e Cavani. Questi sono solo alcuni dei super calciatori che Zamparini ha portato a grandi livelli. Ad un carattere difficile univa tanta competenza calcistica e imprenditoriale unito all'amore per la squadra di cui era presidente.
