Il nuovo Napoli di Rudi Garcia giocherà con il 4-3-3 o al massimo con il 4-2-3-1: la difesa a 4 è una certezza, sicuri Kvara largo sinistra e Lobotka in mezzo al campo
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- Il nuovo Napoli di Rudi Garcia giocherà con il 4-3-3 o al massimo con il 4-2-3-1: la difesa a 4 è una certezza, sicuri Kvara largo sinistra e Lobotka in mezzo al campo
- Porta e difesa: la linea a 4 è una certezza, ma senza Kim
- Centrocampo a 2 o a 3 in base al futuro di Zielinski
- Tridente con (forse) Osimhen al centro: sulle fasce due frecce come a Roma
Il tempo delle attese e dei dubbi è finalmente finito. Il Napoli ha appena presentato in maniera ufficiale il suo nuovo allenatore Rudi Garcia. Dopo aver salutato l'eroico Luciano Spalletti, il presidente De Laurentiis non ci ha messo molto a scegliere un suo sostituto: il numero 1 del club partenopeo ha vagliato alcune ipotesi, ma poi ha preferito puntare sul tecnico francese ex Roma.
Rudi Garcia conosce l'Italia e sa come comportarsi in Serie A. Stavolta però, a differenza della sua prima esperienza in maglia giallorossa, arriva sulla panchina campione d'Italia in carica. Il Napoli nella passata stagione ha dominato in lungo e in largo, ed ora da lui ci si aspetta lo stesso. Anzi, di più.
L'obiettivo di De Laurentiis infatti non è solo quello di rivincere subito lo scudetto, ma anche quello di farsi valere ed alzare ulteriormente l'asticella in Europa. Il Napoli è stato eliminato dai quarti di finale di Champions League per mano del Milan: Rudi Garcia è arrivato in terra campana anche per evitare che questo riaccada. Questa squadra ha infatti bisogno di una filosofia più europea, secondo il presidente azzurro.
Ma la domanda che tutti si pongono ora, alla luce delle varie operazioni di mercato in entrata e in uscita, è solo una: come giocherà il nuovo Napoli di Rudi Garcia? La risposta è presto detta: 4-2-3-1 o 4-3-3. Come d'altronde era già stato anticipato velatamente da ADL in fase di ricerca del nuovo tecnico.
Porta e difesa: la linea a 4 è una certezza, ma senza Kim
In porta ci sarà sicuramente Alex Meret, portiere classe 1997 che doveva partire la scorsa estate ma che alla fine per la fortuna di tutti ha deciso di rimanere a Napoli. Il suo – ottimo – secondo sarà, salvo imprevisti circa il suo riscatto, l'ex Atalanta e Fiorentina, Pierluigi Gollini.
Per quanto riguarda la difesa, il dubbio è solo uno: come sostituire Kim. Il centrale coreano infatti lascerà sicuramente Napoli: destinazione Bayern Monaco. Il club bavarese pagherà la clausola rescissoria di ben 60 milioni di euro valida per la prima metà di luglio, ed andrà a formare così una coppia di difensori formidabili insieme all'ex Juventus De Ligt. Una parte di questi soldi quindi, in teoria, dovrebbe esser reinvestita per trovare il sostituto del numero 3 – nominato quest'anno miglior difensore della Serie A.
Per fare il titolare al suo posto, si parla da tempo di Nikola Milenkovic della Fiorentina, ma anche dello slovacco David Hancko del Feyenoord – valutato intorno ai 15 milioni di euro. Chiunque arriverà, avrà come compagno di reparto Rrahmani. La prima alternativa invece dovrebbe esser ancora Juan Jesus.
Certezze invece sugli esterni. A destra intoccabile capitan Giovanni Di Lorenzo, autore della sua miglior stagione della carriera. Il ragazzo continuerà a guidare il Napoli nel suo ruolo preferito. A sinistra invece ci sarà un po' di ballottaggio in più, proprio come avveniva già con Spalletti, ma anche qui non sono previste grosse sorprese di mercato: Mario Rui sarà il titolare, Mathias Oliveira invece la riserva.
La linea di difesa sarà dunque con certezza a 4, quella sempre utilizzata da Rudi Garcia nel corso della sua carriera. Di sicuro non a 3.
Centrocampo a 2 o a 3 in base al futuro di Zielinski
Qualche dubbio in più sul centrocampo, sia per quanto riguarda il modulo che i giocatori.
Partiamo dalle certezze. Di sicuro al centro di tutto ci sarà ancora Stanislav Lobotka, regista slovacco che ha fatto definitivamente il salto di qualità in questa stagione con mister Spalletti. Si è dimostrato letteralmente perfetto come perno centrale in un centrocampo completo a 3; da capire se possa rendere allo stesso modo in un reparto a 2.
Insieme a lui confermatissimo anche Zambo Anguissa, che ha già giocato per due stagioni con Garcia a Lione facendo molto bene. Il centrocampista nigeriano è un concentrato di muscoli, corsa, quantità e dinamismo: l'ideale per rinfoltire il centrocampo e dare una mano davanti alla difesa insieme a Lobotka, che invece mette in campo più qualità ed inventiva, nel caso il tecnico francese di passare a due.
Dubbi invece per quanto riguarda il terzo centrocampista. Piotr Zielinski infatti ha il contratto che scade fra un anno: il polacco vorrebbe rinnovare alle stesse cifre, ma De Laurentiis è disposto a confermarlo solo spalmando l'ingaggio, quindi con una netta riduzione economica per il ragazzo. A questo condizioni, non è da escludere un addio da vincente per Zielinski, che potrebbe lasciare Napoli ma rimanere comunque in Italia: lo vorrebbe ad esempio il suo ex allenatore Maurizio Sarri alla Lazio, per sostituire eventualmente un partente tra Milinkovic-Savic e Luis Alberto.
Se Zielinski dovesse davvero dire addio, allora la palla passerebbe nelle mani di Rudi Garcia. Il tecnico francese avrebbe piena libertà nel scegliere se puntare su un'altra mezzala di qualità oppure virare su una seconda punta, Giacomo Raspadori permettendo. Nel primo caso il Napoli rimarrebbe ancorato al suo classico 4-3-3 ma con uomini leggermente diversi; nel secondo invece, la squadra passerebbe ad un altro assetto, ovverosia il 4-2-3-1, con una mediana formata da Lobotka e Anguissa davanti alla difesa ed una sorta di trequartista molto mobile alle spalle della prima punta.
In ogni caso, qualcuno qui arriverà. Elmas – giocatore molto duttile – rimarrà a Napoli, ma Ndombelé tornerà in Inghilterra. La partenza o meno di Zielinski determinerà la caratura del nuovo profilo.
Tridente con (forse) Osimhen al centro: sulle fasce due frecce come a Roma
In attacco invece la certezza è Kvicha Kvaratskhelia. L'esterno georgiano è arrivato la scorsa estate da sconosciuto, ed ora invece ha vinto il campionato da assoluto protagonista e si è anche portato a casa il premio di miglior giocatore della Serie A alla sua prima stagione nel massimo campionato italiano. Ergo, qualsiasi sarà il modulo scelto dal nuovo allenatore del Napoli, il numero 77 sarà titolarissimo largo a sinistra.
A destra invece è più complicato. Storicamente, come abbiamo avuto il piacere di ammirare a Roma con Salah e Gervinho, Rudi Garcia ama gli esterni rapidissimi e bravi nell'uno contro uno. Il suo giocatore ideale potrebbe dunque essere Hirving Lozano: il messicano però, che al momento è anche fuori per una distorsione al ginocchio, è dato come possibile partente. Di conseguenza, rimarrebbe alla sua corte il “solo” Matteo Politano, comunque molto apprezzato dal mister poiché di piede mancino che gioca largo a destra.
Poi c'è il discorso prima punta, e qui si apre un mondo. Logicamente, tutti a Napoli sperano che Victor Osimhen – il capocannoniere del campionato – rimanga dov'è. Il centravanti nigeriano ha letteralmente dominato la Serie A appena conclusa, a tratti quasi scherzando con i difensori avversari. La sua corsa ed il suo strapotere fisico hanno permesso al Napoli di impostare la partita sempre all'attacco. Il suo futuro però non è così certo.
Il presidente De Laurentiis si è lasciato sfuggire che il numero 9 potrebbe partire solo per un'offerta indecente. Ma attenzione: di squadre pronte ad offrire 150 milioni per un attaccante che garantisce 40 gol a stagione, in Europa, ce ne sono eccome. Vedasi il Paris Saint Germain, che perderà Messi e probabilmente pure Mbappé, il Real Madrid – già orfano di Benzema – e anche il Manchester United. Ecco quindi che la permanenza di Osimhen non è così scontata. Proprio per questo motivo, il Napoli starebbe già sondando il terreno per un suo eventuale sostituto: tenendo presente che in rosa c'è già anche Simeone, il club partenopeo rimane vigile sul profilo di Beto dell'Udinese.
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Al di là dei discorsi di mercato, però, quel che appare chiaro è che mister Rudi Garcia giocherà sicuramente con due esterni larghi ed alti con il compito di puntare sempre l'uomo e, al centro, con una prima punta in grado di essere il riferimento e di fare reparto anche da sola.