I miracoli sportivi di Claudio Ranieri: la Premier League con il Leicester, la Coppa del Re con il Valencia, la Coppa Italia con la Fiorentina, l'esperienza alla Roma, la doppia promozione in Serie A con il Cagliari
In un mondo del calcio in cui a vincere sono sempre i soldi, gli sponsor e il calciomercato, c'è ancora chi riesce ad emozionarsi – e ad emozionare – per cose più piccole, più semplici, più vere. Ma non per questo meno belle, anzi.
Ad esempio Claudio Ranieri, allenatore d'altri tempi che da decenni a questa parte continua a lasciare un segno indelebile nel calcio italiano ed europeo. Il tecnico romano ha allenato veramente in tantissimi posti ed ha sempre portato una caratteristica più unica che rara: il suo lato umano, fragile e sensibile, ma degno delle migliori virtù.
Ranieri non è di certo il tecnico più vincente della storia del calcio, anche perché il suo palmares lo vede spesso sulle panchina di squadre di provincia, ma in realtà anche lui si è tolto le sue soddisfazioni. La sua versatilità e la sua capacità di adattarsi ad ogni situazione, in grande e in piccolo, gli hanno permesso di dire la sua ovunque sia stato: dalle principali piazze con Atletico Madrid, Valencia, Chelsea, Juventus, Inter e Roma, a contesti molto differenti come Napoli, Fiorentina, Parma, Monaco, Leicester, Nantes, Fulham, Sampdoria e Watford.
L'ultima grande impresa però appartiene alla città di Cagliari e a tutta la Sardegna. Ieri sera infatti, Claudio Ranieri è riuscito nel miracolo di riportare il Cagliari in Serie A tramite il play-off di Serie B. Decisiva la vittoria allo scadere a Bari per 0-1, dopo aver pareggiato la finale di andata. Promosso nel massimo campionato italiano, quindi, l'anno prossimo rivedremo mister Claudio Ranieri su una panchina di Serie A. Alla bellezza di 71 anni.
Finale playoff Serie B, Bari-Cagliari 0-1: rossoblu promossi in Serie A
Ricordiamo allora tutti i suoi principali successi in giro per il mondo.
La doppia promozione con il Cagliari a 33 anni di distanza
Cagliari non è la sua città natale, ma è di sicuro una di quelle piazze che gli hanno regalato maggiori emozioni.
Claudio Ranieri ha infatti appena raggiunto la promozione in Serie A dopo aver vinto il play-off contro la Bari. E pensare che i sardi avevano chiuso il campionato cadetto al 5^ posto in classifica, ma poi ai play-off sono riusciti ad eliminare il Parma di Buffon in semifinale e ad avere la meglio proprio sui pugliesi all'ultimo atto. Ma non è la prima volta che questo accade al tecnico romano.
Per ritrovare emozioni del genere bisogna tornare alle sue prime esperienze in panchina, cioè oltre 3 decenni fa. Tanto per cominciare, nella stagione 1988/1989, oltre alla Coppa Italia di categoria, il Cagliari viene promosso dalla Serie C alla Serie B con Ranieri in panchina. Non contento però, il mister fa il doppio salto in due anni consecutivi: al termine della stagione 1989/90, il Cagliari conquista la promozione in Serie A.
E' gioia immensa per la piazza, e anche ovviamente per mister Ranieri. Un allenatore vero, onesto, leale, in grado di riconoscere quando esser combattivo e grintoso e quando invece restare umile, quando esultare e darsi alla pazza gioia e quando invece portare rispetto ed applaudire chi ha avuto la meglio. Come ha fatto ieri sera a Bari, quando ha invitato calorosamente i tifosi del Cagliari ad applaudire, invece che fischiare, gli avversari sconfitti. Perché è così che si dovrebbe fare, sempre e comunque. Oltre ogni colore, fede e bandiera.
🔴⚪️ Dopo la promozione in A i tifosi del #Cagliari urlano “Serie B” alla curva del #Bari. Guardate la reazione di Claudio #Ranieri 👇🏽#BariCagliari pic.twitter.com/G70hRPCqSA
— Sport del Sud (@SportdelSud) June 11, 2023
I 3 trionfi con la Fiorentina negli anni '90: Serie B, Coppa Italia e Supercoppa Italiana
Nel luglio del 1993 Claudio Ranieri arriva sulla panchina della Fiorentina, quando all'epoca la squadra milita in Serie B. Le due parti ci mettono ben poco a creare quella sintonia giusta per fare qualcosa di importante, con l'aiuto ed il sostegno anche di società e tifosi. Il primo grande successo della Viola con Ranieri in panchina è infatti la promozione in Serie A al termine della stagione.
Ma è solo l'inizio di un'epoca d'oro per il club toscano, forte di giocatori fenomenali di caratura internazionale: su tutti, Manuel Rui Costa e il bomber Batistuta. Nella stagione 1995/96, infatti, la Fiorentina chiude al quarto posto il campionato di Serie A, e al termine della stagione solleva al cielo anche la Coppa Italia, battendo in finale l'Atalanta – 1-0 all'andata e 2-0 al ritorno.
Non contento, Ranieri chiude il suo ciclo alla Fiorentina con un terzo ed ultimo trofeo: la Supercoppa Italiana. All'inizio della stagione 1996/97, la Fiorentina conquista la Supercoppa Italiana vincendo 2-1 la finale di San Siro contro il Milan, squadra campione d'Italia in carica. Protagonista, manco a dirlo, Gabriel Omar Batistuta, autore di una fantastica doppietta.
Le coppe europee con il Valencia nel 1999 e nel 2005
Claudio Ranieri è stato molto amato anche all'estero, soprattutto in Spagna. All'Atletico Madrid non è riuscito a vincere nulla, ma al Valencia sì, eccome.
Nella stagione 1998/99, mister Ranieri conduce il Valencia ad un livello mai raggiunto prima. In Liga arriva quarto, qualificandosi così per la Champions League. Ma il maggior successo è quello della Coppa del Re, vinta al termine della stagione superando per 3-0 in finale l'Atletico Madrid.
Il tecnico romano torna poi a Valencia dopo qualche anno, al termine delle esperienze meno vincenti con Atletico Madrid e Chelsea. Qui nella stagione 2004/05 gli bastano pochi mesi, meno di una stagione intera, per vincere il secondo trofeo col club spagnolo: battuto il Porto 2-1 in finale di Supercoppa Europea grazie alla reti di Bareja e Di Vaio.
L'esperienza non vincente con la sua Roma nel 2009/10
Claudio Ranieri ha girato tantissimo in carriera, ma è riuscito ad allenare nella sua città – e nella sua squadra del cuore – solo per poco più di una stagione. L'annata 2009/10 è comunque da ricordare per lui.
Quella Roma è davvero una squadra molto forte, grazie ad un gruppo valido e ad un ambiente caldissimo. La sua unica sfortuna è quella di avere come avversaria una formazione quasi ingiocabile: l'Inter di Mourinho, quella del Triplete. Nonostante ciò, il club giallorosso si toglie anche la soddisfazione di battere i nerazzurri nella gara di ritorno in campionato, ma questo non basta per vincere lo scudetto.
La Roma vende carissima la pelle per 10 lunghi mesi, passando anche in vetta alla classifica per un attimo, salvo poi perdere clamorosamente in casa contro la Sampdoria dell'ex Cassano. I giallorossi si giocano il campionato fino all'ultima partita, ma poi devono alzare bandiera bianca: i nerazzurri vincono a Siena e trionfano sulla Roma. Sorriso amaro quindi per mister Ranieri, che ci teneva davvero a lasciare il segno nella Capitale con un trofeo – purtroppo però, anche la Coppa Italia è a tinte nerazzurre.
La Premier League con il Leicester nella stagione 2015/16
La vittoria della Premier League con il Leicester è senza dubbio la sua più grande impresa sportiva, nonché uno dei più grandi miracoli calcistici della storia.
Nella stagione 2015/16 infatti, il tecnico romano riesce ad arrivare in vetta alla Premier League, cosa che ad esempio non gli era riuscita nell'esperienza al Chelsea. Quel Leicester vanta sicuramente giocatori di grande talento, su tutti Mahrez, Kanté e Vardy, ma sulla carta non è in grado di competere con le big del calcio inglese.
Mister Ranieri invece è riesce a mettere in campo una squadra quadrata, concreta e coraggiosa. Partendo dal suo classico 4-4-2, con massima umiltà, il Leicester ottiene risultati impensabili, chiudendo la stagione davanti a corazzate come Manchester City, Chelsea, Manchester United, Liverpool, Arsenal e Tottenham. Quella squadra totalizza addirittura 81 punti, vincendo con merito la Premier League con 10 punti di vantaggio sui Gunners.
E' un qualcosa di epico per una squadra che non era mai arrivata neanche in Champions League in tutta la sua storia. E oggi, ricordando quei momenti, rende ancora più tristi pensare che il Leicester al termine di questa stagione sia retrocesso in Championship.