Tutto quello che c'è da sapere su Italia-Portogallo, match valido per la quinta giornata di Nations League: i precedenti e le statistiche
Scenderanno sul terreno di gioco di San Siro per questa quinta giornata di Nations League e in palio potrebbe esserci addirittura la testa del Gruppo 3: Italia-Portogallo sarà una sfida di un certo valore. E dopo aver perso all'andata, gli azzurri vorranno certamente ottenere il migliore dei risultati nello scenario della scala del calcio.
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Come arriva l'Italia
Come detto, l'andata contro i lusitani non è andata benissimo: André Silva si è infatti vendicato per le critiche giuntegli nel periodo milanista dai tifosi italiani marcato il gol valso i tre punti alla seconda giornata della nuova competizione. In quella d'esordio era arrivato il pareggio con la Polonia, mentre nell'ultima partita giocata, ancora contro i polacchi, è bastato il gol nel recupero di Biraghi agli azzurri per risollevare la propria classifica. Con una vittoria ora andrebbero addirittura al primo posto, ma con una partita in più.
Come arriva il Portogallo
Priva da qualche tempo della sua stella più luminosa, un certo Cristiano Ronaldo, la nazionale iberica è riuscita a vincere entrambe le gare di Nations League disputate finora. Dopo l'1-0 rifilato alla selezione nostrana, gli uomini di Fernando Santos hanno vinto 2-3 in terra polacca ergendosi in prima posizione a punteggio pieno. Se perdessero contro l'Italia sarebbero scalzati in seconda posizione, ma avrebbero ancora il ritorno contro la Polonia per riprendersi la vetta solitaria.
Orario della gara e dove vederla in tv
Il match tra Italia e Portogallo si giocherà sabato 17 novembre alle ore 20:45 presso lo stadio San Siro di Milano. La partita sarà trasmessa in esclusiva e in chiaro da Rai 1.
Probabili formazioni
Entrambe le selezioni hanno affrontato le ultime due sfide di Nations League con undici titolari identici o quasi (10/11 per gli ospiti) e difficilmente vedremo grandissime variazioni di tema per una gara del genere. Improbabile dunque che Mancini possa sperimentare lanciando i giocatori meno utilizzati o addirittura le tre sorprese Tonali, Sensi e Grifo, molto più probabilmente arruolabili per l'amichevole contro gli Stati Uniti in programma il martedì successivo. Il dubbio maggiore riguarda il tridente offensivo: senza l'infortunato Bernardeschi, Mancini sceglierà ancora un trio iper-tecnico e senza centravanti con Politano oppure opterà per Immobile?
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Anche Fernando Santos sembra avere idee chiare sui propri titolari e dovrebbe dunque riproporre il 4-3-3 già visto nelle precedenti partite. Fiducia agli “italiani” Cancelo e Mario Rui, col napoletano insidiato da Guerreiro, nonché all'ex dal dente avvelenato André Silva. Curiosità: se dovesse confermare il tridente offensivo visto contro la Polonia e far sedere in panchina Bruma, il Portogallo schiererebbe ancora una volta un intero reparto composto da tre giocatori dallo stesso cognome: Silva. Dovrebbero partire fuori gli altri due volti noti al calcio italiano Bruno Fernandes e Joao Mario.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne. All. Mancini
Portogallo (4-3-3): Rui Patricio; Cancelo, Pepe, Dias, Rui; Pizzi, Neves, Carvalho; B. Silva, A. Silva, R. Silva. All. Santos
Precedenti e statistiche
Sappiamo già del precedente più recente, ovvero la vittoria per 1-0 del Portogallo firmata André Silva nella seconda giornata di questa Nations League. Secondo transfermarkt, però, i confronti totali tra queste due squadre sarebbero 26, ben 18 dei quali avrebbero visto gli azzurri trionfare contro le sole 6 vittorie lusitane (due delle quali nelle ultime due sfide). Il Portogallo è la nazionale di alto livello contro cui l'Italia ha avuto la migliore percentuale di vittorie azzurra nella propria storia (69,2%): davanti ad essa solo selezioni di livello inferiore, con solamente Ucraina (75%) e Turchia (70%) a tenere quasi il paragone. Ma sono ormai ben dieci anni che gli azzurri non sconfiggono gli iberici: quella volta in amichevole gli allora campioni del Mondo si affermarono grazie alle marcature di Toni, Cannavaro e Quagliarella.