Con l'arrivo della nuova stagione, è tempo di parlare anche della nuova Champions League. La coppa dalle grandi orecchie è il trofeo più ambito che può valere un'intera stagione, il trofeo che ogni calciatore sogna di alzare.
Ci sono delle interessanti novità riguardanti la Champions League 2024-2025 (quindi non riguardanti la prossima edizione) che potrebbero far sorridere i club (e quindi anche le finanze) di Serie A.
Come cambia la Champions?
La riforma della Champions League presentata dalle UEFA mette sul tavolo diversi cambiamenti, tra cui:
- modifiche al calendario
- stop alle retrocessioni (es: eliminazione dalla Champions e retrocessione in Europa League)
- incrementato il numero delle partite che prevederanno l'uso del VAR
- incrementato il numero delle squadre partecipanti
🎥 The 2023/24 season will see more matches than ever before using VAR, with an additional 239 games adopting technology across the #UCL, #UEL and #UECL.
Since its introduction in the 2018/19 season, UEFA has delivered a total of 1,648 matches with VAR across all competitions.
— UEFA (@UEFA) July 10, 2023
Più squadre, più italiane
Ed è proprio su quest'ultimo argomento che ci vogliamo concentrare maggiormente, perché riguarda da vicino il nostro campionato.
Come annunciato dalla UEFA, la Champions League della stagione 24-25 passerà da 32 a 36 squadre. Questo vuol dire che ci saranno 4 posti in più.
Come vengono selezionate le 4 squadre aggiuntive?
Le regole non sono semplici.
Un posto aggiuntivo per la fase a girone unico sarà assegnato alla federazione che si trova in quinta posizione nella lista di accesso alla coppa in base ai criteri del ranking per Paesi UEFA.
Un altro posto supplementare viene invece assegnato a un campione nazionale. Questo porterà all'estensione da 4 a 5 squadre qualificate attraverso i playoff del “percorso Campioni“. Cambia anche il percorso stesso, che vedrà rimosso il turno preliminare, non più necessario.
Gli ultimi due posti verranno assegnati seguendo lo stesso criterio: la migliore performance collettiva nelle competizioni UEFA della stagione precedente. Questo vuol dire che due federazioni (campionati) con il miglior piazzamento nelle competizioni dell'ente UEFA, nonché con miglior piazzamento nel ranking per club delle federazioni per la stagione, avranno la possibilità di iscrivere 5 (e non 4) club in Champions League.
In parole povere: dopo le quattro squadre classificate per “piazzamento” alla Champions, se il campionato di provenienza occupa almeno il secondo posto in questo speciale ranking, allora alla Champions della prossima stagione potrà partecipare anche la quinta squadra classificata.
Se questa nuova disposizione fosse entrata in vigore già da oggi, allora l'Atalanta avrebbe giocato la prossima Champions, insieme a Napoli, Lazio, Inter e Milan. Ricordiamo però che queste nuove regole avranno valore dalla stagione 2024-2025.
Tutte le finali di Champions League con una squadra italiana
Il quinto posto adesso vale molto di più
Se il quinto posto fino a quest'anno voleva dire solo Europa League, non si potrà dire lo stesso dalla prossima stagione, forse.
Questa stagione è stata significativa per i club italiani, capaci di avanzare fino alle fase finali di ogni competizione UEFA. Questo ha avuto un forte impatto anche sulla classifica che abbiamo menzionato prima, cioè quella riguardante la migliore performance collettiva di stagione (nelle competizioni UEFA).
La classifica in questione oggi appare così:
1- Inghilterra 23.000
2- Italia 22.357
3- Germania 17.125
4- Spagna 16.571
5- Belgio 14.200
In queste condizioni, il campionato inglese e quello italiano avrebbero potuto portare 5 squadre ciascuno in Champions League.
Se l'anno prossimo dovessimo replicare quanto di buono fatto questa stagione, allora potremo vedere un'italiana in più, con magari qualche bello scontro tutto italiano già a partire dalla fase a gironi.
I club di Serie A sono avvisati: il quinto posto adesso vale molto di più.