L'attaccante del Psg protagonista assoluto di questi Mondiali e in rete nella finale tra Francia e Croazia: il campione del futuro è la stella del presente
Vent'anni dopo la prima volta la Francia ottiene il secondo successo ai Mondiali. L'ultimo atto di Russia 2018, la finale contro la Croazia, ha visto i ragazzi di Deschamps prevalere per quattro reti a due. Una vittoria netta e quasi mai in discussione, se non nella prima fase del primo tempo. Dopo un inizio timido – comprensibile vista la giovane età di molti giocatori – i transalpini hanno messo in campo tutta la propria qualità. Tanta qualità, troppa anche per una Croazia sicuramente organizzata, ma sicuramente inferiore tecnicamente rispetto alla selezione francese.
Vent'anni dopo, dunque, il primo – ed ultimo – successo. Nel 1998, nel Mondiale organizzato in casa, la Francia prevalse sulle avversarie soprattutto grazie ad un eccezionale Zinedine Zidane. La finale, tenutasi contro il Brasile, fu il trionfo dei giocatori e del popolo transalpino. Un 3-0 netto, nettissimo, contro una squadra comunque colma di talenti. Una vittoria mai in discussione, così come quella di oggi. Ma se allora il protagonista era un 26enne Zizou, questa volta la stella è un 19enne, il secondo giocatore più giovane di questo Mondiale dopo l'australiano Arzani.
Vent'anni dopo, e nemmeno vent'anni sulla carta d'identità. Mbappé non era ancora nato quando i suoi connazionali vinsero il primo e fino ad oggi unico Mondiale. Nato il 20 dicembre 1998, l'attaccante del Paris Saint Germain è l'unico teenager – assieme a Pelé – ad aver segnato una rete in una finale della Coppa del Mondo. Un paragone pesante, ma forse nemmeno troppo per un ragazzo che l'estate scorsa, a 18 anni, è stato valutato 180 milioni. Una cifra altissima, ma certamente più comprensibile di altre. Giusto per fare un esempio i 222 milioni per un Neymar che, anche a questo Mondiale, ha dimostrato di essere ancora acerbo nonostante sia un classe 1992.
È stato premiato come miglior giovane di questo Mondiale, Mbappé. Ma forse ne è stato il miglior giocatore, con buona pace del premiato Modric. La Fifa ha definito il classe 1998 “campione del futuro”. Sì, ma probabilmente anche del presente. Quattro reti in Russia 2018 e, anche in questa finale, la costante sensazione di potersi rendere pericoloso da un momento all'altro. Sbaglia ancora tanto, inevitabilmente. Ma quasi da solo è stato capace di eliminare una nazionale come l'Argentina. Il prossimo Pallone d'Oro sarà verosimilmente appannaggio di altri. Questi Mondiali hanno però cambiato la percezione. Kilian Mbappé non è la stella dei prossimi vent'anni, è la stella di questi vent'anni.