Questa la classifica del tempo medio di possesso palla di tutte le squadre: tra la ricerca del ‘tiki taka' e il gioco di rimessa
Il calcio è cambiato. Con il passare degli anni, alcune cose si sono perse e altre invece si sono evolute. Prima di tutto, l'aspetto tattico. Un tempo non esistevano tutti questi schemi, accorgimenti difensivi, principi di gioco consolidati. Il primo cambio di rotta avvenne tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, quando il Milan di Sacchi introdusse un calcio rivoluzionario; il suo stile cambiò senza dubbio questo sport, fino all'incirca al 2008. In quell'anno, infatti, un certo Pep Guardiola prese in mano la prima squadra del Barcellona, tramutandola in una delle formazioni più forti di tutta la storia del calcio. Sebbene Serie A.
Le big ci cascano: domina la Juventus
Dopo l'irraggiungibile versione del Barcellona di Guardiola, il possesso palla è spesso stato considerato per lo più una questione ludica, prima estetica che funzionale. La verità, però, è che se fatto nella maniera giusta – e soprattutto con giocatori di qualità sufficientemente elevata – è una tattica che mette alle strette l'avversario. Ovviamente, la squadra che trattiene maggiormente il pallone nel nostro campionato è la solita Juventus, davanti a tutti sotto ogni aspetto. La formazione di Allegri strabocca di campioni, ed è normale che siano proprio i bianconeri quelli con la media più alta di tutto il campionato: 32 minuti e 28 secondi, quasi 7 minuti oltre la media generale. D'altronde, con giocatori come Pjanic, Bonucci, Dybala, Douglas Costa, Bernardeschi, sarebbe strano il contrario. Segue al 2^ posto, un po' a sorpresa viste le aspettative della vigilia, il Milan (30 minuti e 26 secondi). Gattuso ha dimostrato di non esser un allenatore solo grinta e corsa, ma di esser anche preparato dal punto di vista tattico: il Diavolo è una delle squadre che gioca meglio nel nostro campionato, deve solo migliorare la costanza del suo gioco. L'ultimo gradino del podio è occupato dalla Roma di Di Francesco. Prerogativa del suo 4-3-3 è sempre stato il possesso palla: lo era col Sassuolo, e non può non esserlo con ragazzi di qualità superiore. Il tempo medio a partita dei giallorossi è di 29 minuti e 57 secondi.
Scende il Napoli, sorprese Empoli e Sassuolo
Il 4^ posto è dell'Inter (29 minuti e 21 secondi): Spalletti ama il gioco propositivo e, nonostante Nainggolan prediliga un calcio maggiormente di rottura, il tecnico impone il possesso del pallone. Col tempo, i nerazzurri stanno imparando a “difendere attaccando”, cioè a scambiarsi lo strumento e a trattenerlo più a lungo possibile – senza affondare il colpo – per non subire l'impeto dell'avversario. Sorprende invece il Napoli “solo” in 5^ posizione, con un tempo medio di 28 minuti e 6 secondi. Rispetto a Sarri, Ancelotti preferisce il gioco in verticale e l'imprevedibilità: il calcio del neo allenatore del Chelsea era basato su un possesso palla estenuante – proprio come quello di Guardiola – mentre l'ex allenatore del Real Madrid propende per la maggior concretezza. Dopo l'Atalanta, sorprende anche il 7^ posto dell'Empoli (27 minuti e 55 secondi). I toscani non temono il confronto con le grandi di Serie A, ed hanno portato il loro stile dalla serie cadetta. Andreazzoli non cambia e, nonostante le qualità inferiori alla media, l'intento è sempre quello di giocare il pallone. Dello stesso avviso è De Zerbi con il suo Sassuolo che, con un tempo medio di 27 minuti e 18 secondi a partita, si è preso anche i complimenti proprio dell'attuale allenatore del Manchester City. L'ex tecnico del Benevento utilizza proprio un modulo con il falso nueve, con Boateng nelle “vesti” di Messi. I risultati sono quasi eccellenti.
Le piccole fanno le piccole
Le squadre in fondo alla classifica generale di Serie A sono, più o meno, le stesse che occupano le ultime posizioni di questa particolare classifica. A parte il Parma (20 minuti e 20 secondi) – che predilige uno stile di gioco incentrato sul “catenaccio e contropiede” e quindi non può, per forza di cose, avere un tempo medio di possesso palla elevato – 3 delle ultime 4 squadre sono quelle che rischiano maggiormente la retrocessione: Chievo, Frosinone e Bologna. I clivensi sono al 17^ posto, con una media di 22 minuti e 8 secondi. D'Anna – e adesso Ventura – non ha disposizione grandi palleggiatori e giocatori di qualità, o almeno non in cabina di regia. Stesso discorso vale per il Frosinone (21 minuti e 23 secondi), che ha ragazzi nettamente al di sotto della media dal punto di vista della tecnica individuale: il gioco di sacrificio e rimessa – sperando nell'errore dell'avversario – è pressoché l'unico che mister Longo può adottare. Situazione leggermente diversa invece per il Bologna, fermo a soli 20 minuti e 31 secondi. Nonostante il brutto inizio di campionato, i rossoblu hanno un centrocampo con nomi di tutto rispetto: Dzemaili e Poli hanno la personalità e le qualità per fare possesso palla, coadiuvati in più dalla tecnica pura di Pulgar. Tuttavia, gli emiliani occupano la penultima posizione – davanti solo ai ducali – in questa classifica.
Classifica del tempo medio di possesso palla di tutte le squadre di Serie A
Juventus – 32 minuti e 28 secondi
Milan – 30.26
Roma – 29.57
Inter – 29.21
Napoli – 28.6
Atalanta – 28.2
Empoli – 27.55
Sassuolo – 27.18
Torino – 25.58
Lazio – 25.53
Cagliari – 25.21
Genoa – 25.17
Sampdoria – 25.14
Fiorentina – 25.1
Spal – 24.6
Udinese – 22.17
Chievo – 22.8
Frosinone – 21.23
Bologna – 20.31
Parma – 20.20