
Il Superclásico argentino tra Boca Juniors e River Plate è uno dei derby più famosi e sentiti al mondo: scopriamo insieme la sua affascinante storia
Quando si parla di derby, di qualsiasi paese o categoria si tratti, si parla sempre di una partita più speciale delle altre. I derby sono infatti giocati tra due squadre della stessa città (salvo qualche eccezione, vedi derby d'Italia tra Juventus ed Inter), ed è proprio per questo che la rivalità è così accesa, sia tra i tifosi che tra i calciatori delle due formazioni. Sono tanti i derby importanti in giro per il mondo, ma ce n'è uno che forse è un po' più speciale di tutti gli altri: stiamo parlando del Superclásico argentino tra Boca Juniors e River Plate.
Superclásico: la storia
Nati a La Boca, quartiere di Buenos Aires (Argentina), nel 1901 (River Plate) e 1905 (Boca Juniors), i due club hanno avuto – almeno inizialmente – una forte influenza italiana. Nella storia di due delle squadre più famose al mondo c'è infatti anche lo zampino dell'Italia, ed in particolare della città di Genova.
Come si evince dal soprannome del Boca Juniors, “Los Xenéizes” ovvero “I Genovesi“, Genova è parte integrante della storia del club. Furono proprio dei genovesi emigrati a Buenos Aires a fondare il club che, nel corso degli anni, ha visto passare alcuni dei calciatori più importanti della storia (Diego Armando Maradona solo uno degli esempi). Anche nella fondazione del River Plate c'è però lo zampino dei genovesi, il club è infatti nato dalla fusione di due squadre, una delle quali era stata a sua volta fondata da genovesi emigrati in Argentina. Mentre il River Plate è considerata la squadra dei ricchi del Nord, ed è infatti soprannominata “Los Millionarios” (“I Milionari”) per questo motivo; il Boca Juniors è considerata la squadra della gente povera del Sud.
Esistono anche dei soprannomi dati dai tifosi del Boca al River e viceversa. Il River ad esempio viene chiamato “Gallinas” (“Galline“) dai tifosi del Boca Juniors, il tutto per colpa di una finale di Coppa Libertadores del 1966, quando il River era avanti per due reti a zero contro il Penarol ma si fece rimontare e superare perdendo la partita 4-2. Quello dato dai tifosi del River al Boca è invece “Bosteros“, che tradotto letteralmente vuol dire “amanti della cacca di cavallo”.
Superclásico: le partite più iconiche
Essendo un derby, ed anche abbastanza importante, dopo tutte le partite tra Boca Juniors e River Plate c'è sempre qualcosa da ricordare. Ci sono però ovviamente degli incontri che, vuoi per l'importanza della partita o per il risultato rocambolesco, restano nella storia un po' più facilmente di altri. Tra questi va senza ombra dubbio la prima partita ufficiale tra le due formazioni, disputata nel lontano 24 agosto del 1913, quando fu il River Plate ad aggiudicarsi il primo storico Superclásico, vincendo per 2-1. In totale, contando solo le gare ufficiali, sono 255 i precedenti tra Boca Juniors e River Plate, con i Los Xenéizes avanti di 89 vittorie ad 84, equilibrata anche la situazione pareggi, che fino ad oggi sono stati 82.
Tra le partite più iconiche abbastanza recenti da ricordare senza dubbio quella valida come finale della Coppa Libertadores del 2018. Per la paura di accesi scontri tra le tifoserie rivali, il presidente argentino Mauricio Macri fu costretto ad impedire l'accesso allo stadio – sia nella gara di andata che in quella di ritorno – ai tifosi della squadra fuori casa. La gara di andata terminò con il risultato di 2-2, lasciando quindi il verdetto finale al ritorno. Le misure adottate da Macri non impedirono però ai tifosi di radunarsi attorno al perimetro esterno dello stadio e gli scontri prima della finale di ritorno, nei quali rimase ferito anche qualche calciatore delle due squadre, obbligarono gli organizzatori a sospendere la gara, che fu poi giocata addirittura in Spagna, al Santiago Bernabeu. Dove davanti a 80mila spettatori il River Plate ebbe la meglio per 3-1, portando a casa la coppa.
Per trovare invece le partite con lo scarto maggiore bisogna andare parecchio indietro nel tempo. Era addirittura il 1928 quando il Boca Juniors si imponeva per 6-0 in casa contro gli storici rivali, primo e unico Superclásico della storia in cui una delle due squadre fu capace di segnare 6 gol. Risale invece al 1941 la vittoria con più ampio scarto del River Plate, in quel caso si trattò di un 5-1, maturato però alla Bombonera, in casa del Boca Juniors. L'ultimo derby in cui una squadra fu capace di segnare cinque gol fu addirittura nel 1980, sempre il River Plate e sempre in casa del Boca Juniors.
Superclásico: curiosità
Nel 1984, a causa di alcuni lavori di ristrutturazione che stavano avvenendo alla Bombonera (la storica casa del Boca Juniors) i Los Xenéizes furono “costretti” a giocare le loro partite casalinghe addirittura nella casa degli storici rivali del River Plate, il Monumental. Tra le partite disputate nello stadio dei rivali anche il Superclásico proprio contro il River, che in quel caso finì con il risultato di 1-1.
Andando ancora più indietro nel tempo un'altra partita rimasta nella storia, ma questa volta non tanto per la sua importanza o per il suo risultato rocambolesco, bensì perché Alfredo di Stefano giocò in porta. Ebbene sì. Proprio lui. Lo storico attaccante del Real Madrid, club con il quale mise a segno 216 gol in 282 presenze. Era il 30 giugno del 1949 e durante il Superclásico Carrizzo, il portiere della sua squadra (River Plate), fu espulso all'84' minuto quando i suoi avevano già finito i cambi. In porta andò dunque proprio di Stefano, che riuscì a respingere tutti gli attacchi avversari nei minuti rimanenti, permettendo ai suoi di conservare l'1-0 maturato nel corso della partita e di portare a casa tre punti molto preziosi.
Una menzione speciale la merita anche la tragedia di “Puerta 12“. Era il 23 giugno del 1968 e nei minuti finali della partita 71 tifosi dell'età media di 19 anni persero la vita schiacciati nel tunnel “Puerta 12“. Il motivo fu che mentre alcuni tifosi stavano abbandonando lo stadio 10 minuti prima del fischio finale altri stavano provando a rientrare, forse perché caricati dalla polizia a causa di alcuni cori “peronisti”.
