
Scopri tutto sulla storia della Coppa Italia: quando è nata, formula, modifiche, statistiche e squadre vincitrici
Spesso colpevolmente snobbata dalle big del calcio italiano, la Coppa Italia rappresenta il trofeo calcistico nazionale più importante dopo il campionato di Serie A.
Questa competizione, infatti, non offre lo stesso blasone della massima serie italiana, ma garantisce grandi opportunità alla squadra vincitrice della coppa: non solo la possibilità di sfidare la vincente del campionato nella cosiddetta Supercoppa Italiana, ma anche e soprattutto l’accesso diretto ai gironi di Europa League – competizione sempre più stringente di questi tempi.
Nascita, struttura e cambiamenti della Coppa Italia
Nel primo dopoguerra, in un periodo ricco di contrasti tra la FIGC e le grandi squadre del calcio italiano, venne proposto di introdurre un torneo parallelo al tradizionale campionato. Era il 1922.
Il torneo però faticò a decollare. Dopo la prima edizione, infatti, la Coppa Italia venne ripresa solo nel 1935 – se si esclude l’edizione del 1926 in cui la coppa venne interrotta in corso d’opera. Con la riduzione della Serie A a 16 squadre, però, ecco finalmente le date necessarie per inserire le partite di coppa; inoltre, seguendo il modello inglese – con annesso replay in caso di parità – le gare diventarono fin dai sedicesimi di finale ad eliminazione diretta con campo deciso a sorteggio. Da qui in poi, il torneo venne organizzato a cadenza annuale.
In quegli anni, la squadra vincitrice aveva diritto a partecipare alla Coppa dell’Europa Centrale (o Mitropa Cup), la competizione europea per club più antica nella storia del calcio.
La manifestazione andò avanti con successo fino al 1943 ma, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e degli strascichi economici seguenti, il torneo venne interrotto e non più riproposto fino addirittura al 1958. Inoltre, dopo la guerra il campionato era tornato a 20 squadre per motivi organizzativi, e per la coppa nazionale non c’era più spazio.
Le cose però cambiarono totalmente a metà degli anni ’60, quando la FIGC decise di studiare una nuova formula per portare più tifosi allo stadio. Niente più sfide ad eliminazione diretta, ma ecco i gironi: inizialmente a parteciparvi erano 35 squadre suddivise in 7 gironi da 5 ciascuno con gare di sola andata. La prima classificata di ogni gruppo passava il turno, a cui poi se ne aggiungeva un’ottava – la vincitrice della coppa l’anno prima. Queste 8 formazioni venivano divise nuovamente in 2 gironi da 4 con gare di andata e ritorno da giocare dopo la fine del campionato: le due squadre che chiudevano il gruppo in testa si sarebbero poi sfidate in una finale secca allo stadio Olimpico di Roma.
A seguire, però, la formula venne ulteriormente modificata. Per agevolare le squadre che giocavano anche nelle coppe europee, infatti, vennero reintrodotti turni ad eliminazione diretta per quarti e semifinali – e poi anche per gli ottavi dal 1982 – con l’aggiunta anche del famoso “gol in trasferta”.
Pian piano, la competizione subì un’ulteriore ristrutturazione: una gara eliminatoria e poi il tabellone principale con 5 turni ad eliminazione diretta, tutti giocati secondo le regole delle coppe europee. Era il 1992.
Il definitivo cambiamento arrivò nella stagione 2007/08. Dopo l’abolizione della Coppa delle Coppe da parte dell’Uefa nel 1999, infatti, la FIGC decise di dare una svolta ad una competizione che stava assumendo un’importanza a dir poco minima. Dopo diversi ripensamenti, la Coppa Italia è da oggi formata da un mega tabellone tennistico a cui partecipano 44 squadre di Serie A, B e C, le cui partite si disputano tutte in gara unica – compresa la finale – ad eliminazione diretta, fatta eccezione per le semifinali che si giocano su andata e ritorno.
Vincitrici e statistiche della Coppa Italia
La primissima edizione della Coppa Italia, che ovviamente non aveva nulla a che fare con la competizione di oggi, venne vinta dal Vado Ligure, squadra della provincia di Savona che oggi milita in Serie D. Il club ligure, che all’epoca giocava in seconda serie, sconfisse l’Udinese ai tempi supplementari per 1-0.
Dopo il primo anno però, la coppa non si giocò più per il poco successo riscontrato e per mancanza di date disponibili. Il torneo venne ripreso solo nel 1935, e la prima squadra a vincere la rinnovata Coppa Italia al termine della stagione fu ovviamente il “Grande Torino” contro l’Alessandria allo stadio Marassi di Genova per 5-1.
A seguire, altre grandi squadre storiche del nostro calcio sollevarono la coppa: Juventus, Inter, Fiorentina e Genoa. È sicuramente degno di nota il trionfo della Vecchia Signora nel 1938 sul Torino per 2-1: per la prima volta nella storia, la finale della coppa vide affrontarsi due squadre della stessa città per un sentitissimo derby.
Clamoroso fu il successo del Venezia, vera e propria outsider, nel 1941: la squadra allora guidata da Valentino Mazzola superò in finale la Roma per 1-0. L’anno dopo invece la Juventus fu la prima squadra a raggiungere il secondo successo, mentre nel 1943, subito prima della seconda interruzione, il Torino fu la prima formazione ad aggiudicarsi il double – la vittoria nello stesso anno della Serie A e della Coppa Italia.
Alla ripresa nel 1958, la prima squadra a sollevare il trofeo fu la Lazio, che regolò 1-0 la Fiorentina. Negli anni successivi fu la prima volta anche per club come Napoli (la prima squadra a vincere la coppa pur militando in Serie B), Atalanta e Roma.
Dalla seconda metà degli anni ’60 si tolse grandi soddisfazioni il Milan, che si aggiudicò 3 volte il trofeo in 5 finali disputate. La prima nel 1967 in finale contro il Padova per 1-0, poi nel 1972 2-0 contro il Napoli e infine l’anno dopo ai calci di rigore contro la Juventus.
Primo successo anche per il Bologna nel 1974: i rossoblu superarono ai tiri dal dischetto il Palermo.
A seguire, la Roma vinse la Coppa Italia per 3 edizioni (1980, 1981 e 1984), a cui seguì la doppietta della Sampdoria (1988 e 1989). Negli anni ’90, invece, il torneo venne vinto da club meno blasonati come Parma (nel 1992 contro la Juventus) e Vicenza (nel 1997 contro il Napoli).
A cavallo tra la fine del vecchio secolo e l’inizio del nuovo, il gradino più alto del podio venne preso di forza dalla Lazio, che sollevò il trofeo al cielo per 3 volte in 7 anni: nel 1998 contro il Milan, nel 2000 contro l’Inter e nel 2004 contro la Juventus.
Nella seconda decade del XXI secolo, ad imporsi è l’Inter: doppietta nel 2005 e 2006 contro la Roma, e poi di nuovo nel 2010 e 2011 – prima ancora coi giallorossi e poi con il Palermo. Quindi il ritorno del Napoli nel 2012, che risolleva il trofeo dopo 25 anni dall’ultima volta: i partenopei hanno battuto a sorpresa la Juventus per 2-0. Gli azzurri si sono poi ripetuti due anni dopo contro la Fiorentina, subito prima di una vera e propria egemonia bianconera.
Nell’edizione del 2014/15, la Juventus è il primo club a raggiungere le 10 vittorie del torneo. Ben 4 vittorie consecutive per la Vecchia Signora, la prima squadra a riuscirci nella storia del torneo (nessuna ne aveva mai vinte più di 2): due volte contro la Lazio e altrettante contro il Milan tra il 2015 e il 2018.
Poi riecco la Lazio (2-0 all’Atalanta) e il Napoli (ai calci di rigore proprio con i bianconeri). E infine si arriva all’anno scorso, l’edizione 2020/21: la Coppa Italia fu vinta per 2-1 ancora dalla Juventus – stavolta guidata da Pirlo – nella finale giocata contro l’Atalanta al Mapei Stadium di Reggio Emilia.
La Vecchia Signora quindi affronterà il 12 gennaio 2022 l’Inter – detentrice dello scudetto – nella Supercoppa Italiana.
La classifica delle squadre che hanno vinto la Coppa Italia
- Juventus: 14 vittorie
- Roma: 9 vittorie
- Lazio: 7 vittorie
- Inter: 7 vittorie
- Napoli: 6 vittorie
- Fiorentina: 6 vittorie
- Milan: 5 vittorie
- Torino: 5 vittorie
- Sampdoria: 4 vittorie
- Parma: 3 vittorie
- Bologna: 2 vittorie
- Vicenza: 1 vittoria
- Atalanta: 1 vittoria
- Venezia: 1 vittoria
- Genoa: 1 vittoria
- Vado: 1 vittoria
Coppa Italia: il calendario, la formula e dove vederla in tv
