
La Russia torna a giocare in una competizione europea, ecco le condizioni imposte dalla UEFA per il reintegro
Nella giornata di oggi si è arrivati ad una svolta storica per quanto riguarda il reintegro delle nazionali russe all'interno delle competizioni UEFA. Ricordiamo infatti che a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la federazione russa aveva subito delle penalizzazioni anche a livello di squadre nazionali. Penalizzazioni che, parlando esclusivamente di calcio, avevano previsto l'esclusione di tutte le nazionali russe dalle varie competizioni UEFA.
Adesso, a distanza di diversi mesi, un primo passo verso la riammissione. Anche se il conflitto tra Russia ed Ucraina è ancora in corso, la UEFA ed il suo presidente Aleksander Ceferin, hanno deciso di provare a mediare tramite questa decisione. Tutte le nazionali russe composte da calciatori minorenni saranno riammesse nelle varie competizioni UEFA. La decisione, presa dal Comitato Esecutivo, ha effetto immediato, e la prima formazione russa a giovarne sarà la nazionale under 17 (sia maschile che femminile).
NEWS: UEFA eases the complete ban on Russian teams playing in its competitions after 18 months Russian U17 teams allowed back into competitions – playing without the Russian kit/anthem & on neutral territory
— Rob Harris (@RobHarris) September 26, 2023
Per la riammissione sono stati imposti dei paletti. Tutte le partite delle squadre russe dovranno infatti essere giocate senza la bandiera nazionale, l'inno, la divisa nazionale e non sul territorio russo, bensì in un campo neutro. A comunicarlo è stata la stessa federazione russa, al termine della riunione del Comitato Esecutivo.
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Il comunicato della UEFA
“La UEFA è stata il primo organismo sportivo a reagire alla guerra in Ucraina e ha intrapreso un'azione decisiva nel febbraio 2022, sospendendo tutte le squadre russe dalle competizioni, rimuovendo eventi programmati in Russia come la finale di UEFA Champions League a San Pietroburgo, la Supercoppa UEFA a Kazan e annullando il contratto di sponsorizzazione con Gazprom. Tuttavia, la UEFA è anche consapevole che i bambini non dovrebbero essere puniti per azioni la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli adulti ed è fermamente convinta che il calcio non debba mai rinunciare a inviare messaggi di pace e speranza. È particolarmente doloroso che, a causa del perdurante conflitto, una generazione di minori sia privata del diritto di competere nel calcio internazionale. Per questi motivi, il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso che le squadre russe composte da giocatori minori saranno riammesse alle sue competizioni nel corso di questa stagione. A questo proposito, il Comitato Esecutivo ha chiesto all'amministrazione UEFA di proporre una soluzione tecnica che consenta il reinserimento delle squadre russe U17 (sia maschili che femminili) anche dopo che si sono già svolti i sorteggi. Tutte le partite delle squadre russe si giocheranno senza la bandiera nazionale, l'inno, la divisa nazionale e non sul territorio russo. Allo stesso tempo, il Comitato Esecutivo ha ribadito la sua condanna della guerra illegale della Russia e ha confermato che la sospensione di tutte le altre squadre russe (club e nazionali) rimarrà in vigore fino alla fine del conflitto in Ucraina“.
