Alla vigilia del big match della 15^ giornata fra Milan e Juventus, l'allenatore del Milan ha presentato la partita. Dagli avversari alle novità su Ibrahimovic: le parole di Pioli
Dopo la vittoria di Benevento, il Milan di Stefano Pioli torna in campo per una delle partite più importanti della stagione. Mercoledì 6 gennaio, alle ore 20:45, a San Siro si affrontano Milan e Juventus. Il big match della 15^ giornata potrebbe rappresentare una svolta per il prosieguo del campionato, ma soprattutto per il morale delle due squadre.
I rossoneri dall'alto del loro primo posto in classifica ospitano la Juventus, staccata di 10 punti in classifica, anche se con una partita in meno. Una vittoria dei padroni di casa segnerebbe un solco importante fra le due squadre, e i tifosi sognano una grande impresa. L'analisi della partita secondo le parole del tecnico Pioli.
Verso Milan-Juventus
L'allenatore dei rossoneri presenta la partita, partendo dalla situazione attuale della Juventus, e cerca di togliere un po' di pressione ai suoi giocatori, dichiarando che la partita sarà un esame importante, ma non decisivo.
“Mi aspetto una Juve in crescita, all'inizio hanno perso qualcosina perché erano all'inizio di un nuovo percorso. Restano forti, di qualità ed esperienza, difficili da affrontare e pericolosi. Ci faremo trovare pronti, dovremo essere molto lucidi tatticamente. Milan-Juve è sempre una grande partita. Sarà importante ma non decisiva, probabilmente ci saranno più ostacoli del solito ma noi abbiamo dimostrato di giocarcela con chiunque. Sarà un esame importante, dovremo alzare il livello e dare tutto”.
Dalla rimonta dello scorso campionato a primi in classifica
Le parole del tecnico sulla vittoria in rimonta della scorsa stagione per 4-2. In quella partita il Milan passò in svantaggio per 0-2 ma riuscì a vincere grazie alle reti di Ibrahimovic, Kessié, Leao e Rebic. Quella partita rappresenta probabilmente l'inizio di un nuovo corso rossonero, che sta continuando con i risultati di questa stagione.
“L'andata ci ha insegnato che le partite non finiscono mai, si può sempre recuperare. Questo aspetto la squadra l'ha capito e sfruttato. Comunque la vittoria di luglio è il passato, ci ha dato autostima e convinzione ma è domani che conta. Finora abbiamo fatto un percorso incredibile, finora nessuno ha fatto meglio di noi, ma il campionato è ancora molto aperto e con tante squadre forti e gli stessi obiettivi. Ci sarà da lottare fino alla fine per le prime posizioni. Dobbiamo mantenere alta l'intensità e la qualità”.
Sul momento attuale della squadra
Pioli dichiara di non guardare la classifica in questo momento. Il segreto di questa striscia positiva, secondo l'allenatore, sta nell'affrontare le sfide partita dopo partita.
“Siamo sempre stati bravi a porci piccoli obiettivi, il prossimo è dare il massimo e provare a vincere anche domani. Pareggio? Pensare al pareggio è il modo più semplice per rischiare la sconfitta, noi ci prepariamo a vincere. Non guardiamo ai risultati degli altri, al momento la classifica non è l'aspetto più importante. Credo staremo meglio come condizione rispetto a Benevento”.
Novità su Ibrahimovic e l'analisi dei singoli
Le parole del tecnico del Milan spengono l'entusiasmo dei tifosi rossoneri, che avevano sperato in un recupero lampo di Ibrahimovic. Il fuoriclasse svedese ha postato sui social un video in cui torna ad allenarsi con il pallone, alimentando le speranze di vederlo in campo contro la Juventus, ma Pioli nega la sua disponibilità per il big match. L'allenatore poi analizza il buon momento di Leao, e risponde ai dubbi su Conti e Krunic.
“Ibrahimovic sta meglio ma non è ancora a disposizione. Leao sta crescendo tanto, la dimostrazione che per i giovani ci vuole tempo; ha qualità e si è sempre messo a disposizione. Conti è un buonissimo giocatore, affidabile, ultimamente sono cambiate le gerarchie ma non è niente di definitivo. Krunic deve mettere in campo le sue caratteristiche, non gli dirò niente di particolare se non di fare attenzione a quei piccoli dettagli che in questo tipo di partite possono fare la differenza”.
Il momento della carriera di Pioli
Il mister rossonero, prima di diventare allenatore in Serie A, ha vestito la maglia della Juventus da giocatore. Dal 1984 al 1987, 36 presenze in bianconero per Pioli, che dall'alto della sua esperienza sa che anche un momento positivo come questo al Milan non debba essere sottovalutato.
” Sono grato al Club per il supporto e ai giocatori per la fiducia. Rimango equilibrato, conosco bene i momenti e so che le cose possono cambiare velocemente, quindi sono ancora più ambizioso nel puntare sempre più in alto. Da giocatore sono arrivato alla Juve molto giovane, ho imparato molto dai vari campioni dell'epoca e sono uscito da quell'esperienza più maturo”
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