Non sarà certamente la Champions League, ma per i giovani calciatori che sognano di diventare professionisti la Youth League rappresenta la competizione corrispondente a livello giovanile. Lunedì 22 aprile si è svolto l'atto finale della 10ª edizione del torneo, che ha visto di fronte i greci dell'Olympiakos e il Milan di Ignazio Abate, la prima squadra italiana a raggiungere questo traguardo (Roma 2014/15, Juventus 2021/22 e sempre i rossoneri nella scorsa edizione si erano fermate in semifinale). Ad avere la meglio, purtroppo per il nostro Paese, è stato l'Olympiakos con un netto 3-0.
Un po' di storia: la Youth League è stata istituita dalla UEFA nella stagione 2013/14 ed è una competizione calcistica continentale per squadre di club Under-19. L'obiettivo è quello di far acquisire ai giovani calciatori esperienza internazionale per migliorare il proprio inserimento nelle squadre maggiori. La Youth League è l'evoluzione della vecchia NextGen Series (creata nel 2010 dai club e accessibile su invito), una competizione simile ma che non è mai stata riconosciuta dalla UEFA.
Al torneo si qualificano 64 squadre: la metà rappresentano le formazioni giovanili delle corrispettive squadre maggiori qualificate alla Champions League, mentre le altre 32 sono le squadre vincitrici dei campionati giovanili delle prime 32 nazioni del ranking UEFA. Di seguito l'albo d'oro aggiornato della Youth League.
Youth League, l'albo d'oro aggiornato per edizione
- 2013/14: Barcellona
- 2014/15: Chelsea
- 2015/16: Chelsea
- 2016/17: Red Bull Salisburgo
- 2017/18: Barcellona
- 2018/19: Porto
- 2019/20: Real Madrid
- 2021/22: Benfica
- 2022/23: AZ Alkmaar
- 2023/24: Olympiakos
Youth League, l'albo d'oro aggiornato per squadra
1. Barcellona: 2
1. Chelsea: 2
3. AZ Alkmaar: 1
3. Benfica: 1
3. Real Madrid: 1
3. Porto: 1
3. Red Bull Salisburgo: 1
3. Olympiakos: 1
