Seguici su

Serie A

Bologna, rivoluzione Thiago Motta: la pazza idea dell’allenatore italo-brasiliano che funziona

Bologna, rivoluzione Thiago Motta: la pazza idea dell’allenatore italo-brasiliano che funziona
Iconsport / LaPresse

Se è vero che nel calcio i veri protagonisti del match sono i 22 giocatori in campo, è ormai sempre più chiaro che le scelte, i comportamenti e la gestione da parte degli allenatori a bordocampo siano un fattore determinante per i successi – o gli insuccessi – di ogni squadra. Non è un caso, allora, che ben 16 dei 20 club della Serie A 2023/24 abbiano deciso di confermare la guida tecnica della passata stagione e dare continuità al proprio progetto, con gli unici cambi in panchina rappresentati da Frosinone (da Grosso a Di Francesco), Lecce (da Baroni a D'Aversa), Napoli (da Spalletti a Rudi Garcia) e Verona (da Zaffaroni a Baroni).

Tra questi 16 è presente anche il Bologna, che ha deciso di proseguire il rapporto con Thiago Motta. Scelta che non può non essere più che ragionevole, dato che l'italo-brasiliano, subentrato a Sinisa Mihajlovic il 12 settembre dello scorso anno, ha contribuito al raggiungimento del record di punti in un campionato di Serie A (54) per il club felsineo con il nono posto dell'ultima stagione. 48 dei 54 punti raccolti dal Bologna erano arrivati proprio con Motta in panchina, con un bilancio di 13 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte in 32 partite.

Calciomercato Genoa, tutti vogliono Gudmundsson: gli occhi di 3 big sul gioiello rossoblu

Bologna, Motta continua a convincere: l'Europa in vista grazie alla solidità difensiva

L'ottimo lavoro dell'ex giocatore di PSG, Barcellona e Inter è continuato in questo avvio di stagione, con il Bologna che bazzica a a ridosso della zona Europa e si trova a quota 10 punti dopo 7 partite giocate. Dopo la sconfitta all'esordio contro il Milan al Dall'Ara (0-2) i rossoblu hanno dato vita a una striscia di risultati utili consecutivi tuttora aperta, mantenuta nonostante impegni decisamente non facili come la trasferta a Torino contro la Juventus e la sfida casalinga contro il Napoli campione d'Italia.

Ma è soprattutto grazie ai progressi dal punto di vista difensivo se il Bologna convince e può puntare a un posto in Europa: nello scorso campionato i felsinei avevano incassato 49 reti in 38 giornate, terminando la stagione all'11º posto nella graduatoria delle migliori difese della Serie A; in queste prime 7 giornate, invece, i gol subiti ammontano appena a 4, secondo miglior dato dell'intero campionato (meglio solo l'Inter con 3). Il polacco Lukasz Skorupski, ormai arrivato alla sua sesta stagione al Dall'Ara, è inoltre il secondo portiere in Italia per porte inviolate dietro all'interista Sommer (5). Insomma, Motta è un allenatore certamente capace ma anche innovativo: l'italo-brasiliano ha infatti recentemente effettuato una piccola rivoluzione che, stando ai risultati ottenuti, sembrerebbe aver dimostrato la sua efficacia.

Il nuovo metodo Thiago Motta: l'allenatore del Bologna inventa il “capitano girevole”

Il ruolo del capitano è più di una semplice fascia al braccio, è uno status che solo in pochissimi riescono a guadagnare. Nella stragrande maggioranza dei casi, all'inizio della stagione ogni società – di comune accordo tra dirigenza, allenatore e giocatori – decide colui che indosserà la fascia durante l'anno, oltre al suo/i suoi vice. È quindi abbastanza inusuale ciò che è successo a Bologna nelle prime 7 uscite in campionato, che hanno visto alternarsi ben 6 giocatori diversi nel ruolo di capitano.

All'esordio contro il Milan fu Dominguez (poi ceduto negli ultimi giorni di calciomercato) il proprietario della fascia, succeduto da Orsolini, Posch, De Silvestri, Aebischer, ancora De Silvestri e infine Ferguson, nel lunch match di domenica contro l'Empoli. Al termine dei 90 minuti, l'MVP della gara Riccardo Orsolini ha commentato così la scelta del suo allenatore ai microfoni di DAZN: “Il mister ha rivoluzionato il concetto di capitano. Non ci sono veri e propri capitani, è più una staffetta: stamattina si è alzato e ha deciso che Ferguson sarebbe stato il capitano. Lo fa per metterci tutti sullo stesso livello, siamo tutti importanti e siamo tutti capitani di questo Bologna, è questo il concetto“.

Lo stesso Motta, in una recente conferenza stampa, aveva affermato: “Saranno i giocatori a guadagnarsi col lavoro e di volta in volta questa bella responsabilità“. Non ci sono dunque certezze intorno al ruolo di capitano nel Bologna, ma se i risultati dovessero continuare ad essere questi il metodo del “capitano girevole” potrebbe diventare un'abitudine non solo al Dall'Ara e, perché no, rivoluzionare il concetto di capitano nel calcio.


Mattia Gigliano

Sud pontiniano, 24 anni, malato di calcio, fantacalcio e pallacanestro. Amo scrivere, raccontare, informare.. e il rumore dei tasti premuti freneticamente che scheggia il flusso di parole nella mia testa.

Probabili formazioni Serie A

Rubriche

Di più in Serie A