
La Roma potrebbe perdere il suo allenatore a fine stagione. Secondo i rumors di calciomercato, José Mourinho sarebbe finito nel radar del PSG. A favorire il trasferimento ci sarebbe Luis Campos, che avrebbe incontrato il manager di Mou per convincerlo ad accettare l’offerta del club francese. Ma quali sono i piani della Roma in caso di partenza dello Special One? E quali sono i possibili candidati per la panchina giallorossa? Vediamolo insieme.
Mourinho-PSG: l’incontro tra Campos e Mendes, cosa è successo
Dalla Francia sono sicuri che José Mourinho lascerà la capitale nella prossima sessione di calciomercato estiva. Il motivo? Il PSG lo vuole a tutti i costi. Secondo le indiscrezioni, Luis Campos, il responsabile del mercato del club parigino, ha incontrato un emissario di Jorge Mendes, l’agente del tecnico portoghese. Lo scopo dell’incontro era di sondare la disponibilità dello Special One a trasferirsi a Parigi, dove avrebbe a disposizione una rosa di altissimo livello e l’obiettivo di vincere la Champions League, trofeo che manca al PSG e che Mourinho ha già alzato due volte. L’allenatore nato a Setubal è indubbiamente tentato di allenare un club prestigioso come il Paris Saint-Germain ma allo stesso tempo ama Roma, sia come città che come squadra. Ancora è presto per capire se riuscirà a resistere alla corte del Paris Saint-Germain o accetterà la sfida lanciata dal presidente dei francesi, l’emiro Nasser al-Khelaifi.
Il futuro di Mourinho in bilico tra amore e tentazioni
Il matrimonio tra la Roma e José Mourinho potrebbe essere già finito. Il tecnico portoghese è al centro di voci di mercato che lo vorrebbero lontano dalla capitale. Il PSG lo corteggia, ma non è l’unico club interessato al suo profilo. Anche Chelsea e Real Madrid lo seguono con attenzione, in caso di addio di Carlo Ancelotti, che potrebbe accettare la panchina della Seleção brasiliana.
Mourinho è indubbiamente attratto da queste possibilità, ma allo stesso tempo sa di essere amato dai tifosi della Roma, che lo hanno accolto con entusiasmo e che sperano di vederlo restare a lungo. La prossima partita, la semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, sarà decisiva per sancire il futuro dello Special One. Una vittoria potrebbe convincerlo a rimanere e a continuare il suo progetto con la Roma, una sconfitta potrebbe spingerlo a valutare altre offerte. La famiglia Friedkin, proprietaria del club, come di consuetudine non ha lasciato trapelare nulla e il destino di Mourinho è ancora incerto.
Il destino dei giocatori legato a quello dello Special One
Il possibile addio di Mourinho alla Roma potrebbe avere ripercussioni anche sul futuro di alcuni giocatori giallorossi. Soprattutto quello di Paulo Dybala, che potrebbe seguire lo Special One o andare via dalla Roma verso altre destinazioni. La Joya è stato il protagonista della stagione del club capitolino, con 16 gol e 8 assist in 35 partite tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Con lo Special One non ci sono vie di mezzo, in ogni caso ha sempre messo il gruppo prima dei singoli.
Vedi i casi di Zaniolo e Karsdorp, messi ai margini per motivi disciplinari. Altri sono cresciuti in maniera esponenziale sotto la sua sapiente guida, come Zalewski e Pellegrini, quest’ultimo diventato leader della squadra. O giocatori voluti fortemente dallo Special One che si sono rivelati indispensabili, come il fido Matic e Chris Smalling, pilastro della difesa. E poi quelli rinati, come El Shaarawy, tornato a splendere dopo un periodo difficile. Mourinho è distante dalla Roma, ma vicino al suo gruppo di giocatori.
Special One, lo scontro con i Friedkin sul mercato e sul futuro
José Mourinho vuole avere un faccia a faccia con i Friedkin da diversi mesi ma non è ancora riuscito nell’intento. Il tecnico della Roma ha chiesto un incontro con i proprietari del club per discutere il suo futuro e quello della squadra. L’ex allenatore di Porto e Real Madrid ha dichiarato di non avere una rosa adeguata per vincere su più fronti e all’altezza di giocare la Champions il prossimo anno.
Di fatto la Roma è al settimo posto in Serie A con 58 punti (gli stessi dell’Atalanta), a -3 dal Milan (quinto) e -5 dall’Inter (quarto). I Friedkin non sono della stessa opinione e credono di avere allestito una rosa competitiva. I rapporti tra la dirigenza statunitense della Roma e lo Special One sono indubbiamente tesi e l’allenatore di Setubal vuole chiarire la sua posizione al più presto. Mourinho-Roma: un matrimonio in crisi o una nuova occasione?
Mourinho-Friedkin: il mercato al centro della discordia
José Mourinho non è soddisfatto del mercato della Roma. Lo Special One ha ironizzato definendolo “mercatino”, sottolineando la mancanza di investimenti e di colpi di livello. La sua critica non è piaciuta ai Friedkin, che hanno risposto con fermezza, ribadendo la loro fiducia nella rosa e nel direttore sportivo Pinto. Quest’ultimo ha smentito anche le voci di un possibile addio dello Special One, affermando che il tecnico ha un contratto fino al 30 giugno 2024 e che lo rispetterà. La Roma dovrà considerare anche le imposizioni del Fair Play finanziario fino al 2027, che limiteranno in un certo senso anche il mercato. Tuttavia Mourinho non le ha mandate a dire, considerando il valore del contratto relativo, lasciando intendere che se vorrà andar via nessuno lo fermerà.
Il tecnico portoghese sprona la squadra giovanile e ottiene la vittoria
José Mourinho non si limita a seguire ed amare la prima squadra della Roma, ma si interessa anche alla squadra giovanile. Lo Special One è andato ad osservare la partita contro la Fiorentina, valida per il campionato Primavera. I giovani giallorossi erano sotto per 1-0 e Mourinho ha deciso di intervenire, dando alcune dritte ai ragazzi. “Vorrei vedere più intensità e ritmo, siate più aggressivi perché la difesa della Fiorentina è debole e potete superarla. Sarà un secondo tempo diverso, credo nella vittoria.”ha detto il tecnico portoghese. Le sue parole hanno sortito l’effetto sperato: la Roma ha ribaltato il punteggio vincendo per 2-1 con i gol di Pagano e Padula. Ancora una volta Mourinho ha dimostrato di avere a cuore il futuro della Roma e di saper motivare i suoi giocatori.
I piani futuri del PSG
Nasser al-Khelaifi ha un sogno: portare il PSG a vincere la Champions League. Per farlo, è disposto a investire sul mercato e sulla panchina. Il profilo preferito dall’emiro è quello di Zinedine Zidane, il tecnico francese che ha già vinto tre volte la coppa dalle grandi orecchie con il Real Madrid. Ma la trattativa è complessa e Zizou non ha ancora deciso quale sarà il suo futuro. Con certezza Christophe Galtier non sarà l’allenatore del PSG la prossima stagione. L’emiro ha quindi bisogno di un piano B e il nome che circola con insistenza è quello di José Mourinho, l’allenatore della Roma che potrebbe lasciare la capitale dopo due stagione.
Lo stipendio di Mourinho non è un problema per l’emiro
José Mourinho guadagna 7 milioni netti di euro alla Roma, una cifra cospicua che non tutte le squadre saranno pronte ad offrire. Il PSG tuttavia potrebbe garantirgli un contratto ancora più elevato e non è spaventato dallo stipendio del tecnico portoghese. L’emiro Nasser al-Khelaifi ha grande stima di Mourinho e lo considera il profilo ideale per portare il PSG a vincere la Champions League, il suo traguardo principale. Tuttavia non è escluso che il tecnico portoghese resterà a Roma, soprattutto se dovesse centrare la qualificazione alla Champions per la prossima stagione e magari ottenere un successo importante in Europa League.
I possibili sostituti di Mourinho sulla panchina giallorossa
Se José Mourinho dovesse lasciare la Roma, ci sono alcuni allenatori che potrebbero sostituirlo sulla panchina giallorossa. I profili monitorati dalla dirigenza sono quelli di Roberto De Zerbi, Antonio Conte, Ruben Amorim e Thiago Motta. De Zerbi ha fatto bene con il Brighton in Premier League, attualmente al settimo posto in Premier League in virtù di un gioco offensivo e spettacolare.
Antonio Conte è attualmente disoccupato dopo essere stato esonerato dal Tottenham. Il tecnico salentino ha esperienza e carisma e potrebbe essere l’ideale per riportare la Roma ai vertici. Amorim è il tecnico dello Sporting Lisbona, che ha spezzato l’egemonia del Porto e del Benfica in Portogallo. Il giovane allenatore ha dimostrato personalità e competenza e potrebbe essere una scommessa interessante. Motta è il tecnico che ha dato un’identità e un gioco al Bologna, all’ottavo posto in Serie A quando mancano quattro giornate. Per tutti non sarà un compito facile entrare nei cuori e nelle grazie della esigente tifoseria giallorossa e raccogliere un’eredità pesante come quella di Mourinho.
