
Non è stata una bella sosta per i tifosi del Torino, che nel weekend precedente allo stop per le nazionali hanno visto la propria squadra perdere la seconda partita di fila in campionato (la terza considerando anche la Coppa Italia) e, notizia ancora peggiore, hanno dovuto fare i conti con il grave infortunio subito da Duvan Zapata. Il capitano dei granata si è fermato nel match di San Siro contro l'Inter, con gli esami che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale: lo stop, nel migliore dei casi, sarà di almeno sei mesi.
La notizia del grave infortunio di Zapata ha subito acceso l'allarme in casa Torino, ritrovatosi orfano del suo bomber – nonché capitano – e dei suoi gol: nello scorso campionato il colombiano aveva segnato da solo il 33% delle reti totali dei granata, 12 su 36. Con un reparto offensivo che conta soltanto Che Adams, Sanabria e Karamoh, oltre all'adattabile Vlasic, e privato di un organo fondamentale come Zapata è fuori dubbio che il Toro decida di intervenire sul calciomercato: le trattative non riapriranno fino ad inizio gennaio, ma la lista svincolati (qui i migliori attaccanti disponibili) rappresenta una valida alternativa in caso di emergenza. A spegnere ogni dubbio ci ha pensato l'allenatore Paolo Vanoli, intervenuto a margine dell'evento Pallone Granata.
Calciomercato, Vanoli svela: “No agli svincolati, restiamo così fino a gennaio”
Attingere dalla lista svincolati o aspettare il mercato di gennaio? È questo il dubbio che ha attanagliato la dirigenza del Torino negli ultimi giorni, ormai ampiamente sciolto come svelato dall'allenatore Paolo Vanoli: “Zapata l'ho sentito prima dell’operazione e aveva un po’ di ansia, ma è andato tutto bene: perdiamo un grande giocatore, adesso dobbiamo dare tutti di più ed essere ancora più determinati. C'è rammarico, ma guardiamo avanti. Ho parlato con il presidente e il direttore, restiamo così fino a gennaio. Non arriverà nessuno svincolato adesso. La squadra ha le risorse per superare momento difficile.“
