
Ecco perché non dovresti perderti la sfida tra bianconeri e nerazzurri: dalla finale all’addio di Dybala, dalla possibilità di salvare la stagione al rischio di ko tecnico
Mercoledì 11 maggio 2022 andrà in scena la finale di Coppa Italia tra Juventus ed Inter. L’appuntamento è fissato per le ore 21.00 allo Stadio Olimpico di Roma, solito palcoscenico per l’ultimo atto della nostra coppa nazionale.
Oltre ad essere la finalissima, però, Juventus-Inter rappresenta anche il derby d’Italia. È storicamente la partita delle partite: ricca di gioie, dolori e polemiche.
I bianconeri – vincitori per 14 volte del trofeo, record assoluto – sono arrivati in finale dopo aver eliminato la Fiorentina di Italiano: la squadra di Allegri ha avuto la meglio sia all’andata al Franchi che al ritorno all’Allianz Stadium. I nerazzurri, invece, hanno fatto fuori proprio il Milan di Pioli: dopo lo 0-0 dell’andata, la formazione di Inzaghi ha superato agevolmente il Diavolo al ritorno.
Questa è la quarta volta in stagione che Juve ed Inter si ritrovano una di fronte all’altra sullo stesso campo. Le due corazzate si sono incontrate in totale nella loro storia fra tutte le competizioni ben 231 volte: 107 vittorie bianconere, 57 pareggi e 67 trionfi nerazzurri. Qui però si giocherà in campo neutro e sarà una finale di coppa. In Coppa Italia, Juventus ed Inter si sono incrociate in 33 occasioni: 15 successi della Vecchia Signora, 8 pareggi e 10 vittorie nerazzurre. Le uniche due finali, inoltre, sono state vinte proprio dalla squadra di Torino: la prima 1-4 nel 1959 e la seconda 1-2 nel 1965.
In ogni caso, sarà di sicuro una partita accesa e ricca di sorprese. Ecco quindi i 5 motivi principali per cui non dovresti perderti Juventus-Inter, la finale di Coppa Italia.
Juventus-Inter: IV atto stagionale
La finale di Coppa Italia in programma mercoledì sera sarà la quarta ed ultima sfida stagionale tra queste due squadre. Oltre ai match di andata e ritorno in Serie A, infatti, Juventus ed Inter si sono incontrate in finale di Supercoppa Italiana a gennaio, ed ora anche in finale di Coppa Italia. A dimostrazione che, nonostante i problemi, queste due storiche del nostro calcio – in un modo o nell’altro – in fondo ci arrivano quasi sempre.
La gara d’andata di campionato a San Siro è terminata 1-1. Una Juventus a dir poco rimaneggiata e in difficoltà, sia dal punto di vista dei risultati che delle prestazioni, è riuscita a strappare un punto in casa dei campioni d’Italia in carica. Dopo pochi minuti i padroni di casa erano andati in vantaggio con Dzeko, il più lesto di tutti a ribadire in rete il tiro di Calhanoglu stampatosi sul palo; a ristabilire la parità è però stato Dybala su calcio di rigore all’89’.
A gennaio è poi stata la volta della Supercoppa Italiana, giocatasi anch’essa a Milano. A prevalere fu la squadra di Inzaghi, ma solo 2-1 all’ultimo secondo prima della fine dei tempi supplementari. E pensare che la formazione di Allegri era anche passata in vantaggio nel primo tempo regolamentare con lo stacco di McKennie, salvo poi esser raggiunta pochi minuti dopo dal rigore di Lautaro Martinez. A deciderla al 121’ fu Alexis Sanchez, il più furbo e veloce di tutti in area di rigore.
Infine, la gara di ritorno di Serie A disputatasi ad inizio aprile all’Allianz Stadium. Anche qui ad avere la meglio è stata l’Inter, stavolta per 0-1 grazie al gol di Calhanoglu su rigore – a dir poco discusso. Vittoria immeritata per i nerazzurri, che però sono riusciti ugualmente ad uscire vincitori dalla casa della Vecchia Signora.
Addio Paulo Dybala
La finale di Coppa Italia sarà una delle ultimissime di Paulo Dybala con la maglia della Juventus. Ma c’è di peggio. Il numero 10 bianconero, infatti, potrebbe continuare a giocare questa partita la prossima stagione – ma con la casacca dell’Inter.
Le notizie di mercato sembrano infatti dare il futuro dell’argentino già segnato: Dybala è vicinissimo all’Inter. La Joya quindi lascerà Torino, ma probabilmente non l’Italia.
In ogni caso, nonostante il malcontento di qualche tifoso che ora vorrebbe addirittura che il ragazzo non giocasse la finale, la professionalità e la serietà di Dybala non si discutono. Con tutta probabilità, mister Allegri lo schiererà titolare all’Olimpico, e lui cercherà di sicuro fino alla fine di salutare al meglio il suo popolo: con la vittoria di un trofeo, e magari segnando anche il gol decisivo.
Dopo la finale di Coppa Italia, ci saranno altre due partite di campionato, ma è ovvio che un palcoscenico del genere non si ripeterà più con la Juventus. Questa è la sua ultima occasione per lasciare il segno e portare in bacheca l’ennesima coppa.
La Juventus per salvare una stagione
La stagione della Juventus è stata a dir poco deludente, inutile nasconderlo. Ad oggi, la scelta di Agnelli di richiamare Allegri in panchina si sta rivelando sbagliata e, soprattutto, controcorrente con quello che il mondo del calcio ci sta mostrando.
I bianconeri sono infatti fuori dalla corsa per lo scudetto da settimane, anche se virtualmente da un po’ di più a causa della pessima partenza ad inizio stagione. In campionato la Juventus chiuderà probabilmente al quarto posto dietro al Napoli di Spalletti, risultato di certo ben al di sotto delle aspettative.
La Vecchia Signora ha mal figurato anche in Champions League, dove dopo il primo posto nel girone è stata eliminata addirittura dal Villarreal agli ottavi di finale: delusione incredibile per il popolo juventino, che per il quarto anno di fila esce anzitempo dalla competizione.
A tutto ciò si aggiunge anche la cocente sconfitta in finale di Supercoppa Italiana, proprio contro l’Inter. La Juventus ha infatti perso 2-1 all’ultimo secondo dei tempi supplementari, con la testa già ai calci di rigore.
Rimane dunque solo la Coppa Italia a questi ragazzi per salvare la stagione e ripartire in quarta la prossima. La vittoria di questo trofeo, per giunta contro l’Inter, sarebbe molto importante per il morale della squadra e della società. Questa è l’ultima occasione per mister Allegri per evitare i famosi zeru tituli.
L’Inter per infliggere il ko tecnico
Senza troppi giri di parole, da un paio d’anni a questa parte l’Inter sta dimostrando di esser superiore alla Juventus. Dopo 9 anni di egemonia incontrastata bianconera, ora è il momento dei nerazzurri – Milan permettendo, sia chiaro.
Il calcio è questo, è fatto di cicli. La ruota è girata ed ora l’Inter è in grado di imporsi, non solo una volta ma anche a ripetizione. Lo ha dimostrato questa stagione: in 3 partite, infatti, i nerazzurri hanno ottenuto 2 vittorie ed un pareggio.
All’andata in campionato la Vecchia Signora l’ha ripresa soltanto nel finale con un tiro dal dischetto. Poi invece ha rimediato due sconfitte: la prima, dolorosissima, in Supercoppa, la seconda invece al ritorno di campionato davanti ai propri tifosi.
Al di là del risultato, però, è il come stanno arrivando queste battute d’arresto: tolta la gara di un mese fa, infatti, la squadra di Inzaghi – e l’anno scorso quella di Conte – hanno sempre dimostrato grande superiorità sotto ogni punto di vista.
La finale di mercoledì sera quindi sarà fondamentale soprattutto per la Juventus, che deve cercare di evitare l’ennesima sconfitta contro i rivali. Vincere la Coppa Italia, quindi, per evitare il ko tecnico.
È la finale di Coppa Italia
Una finale è pur sempre una finale, indipendentemente dalle squadre in campo.
Mercoledì Juventus ed Inter si giocheranno la finale di Coppa Italia, valida per la 75^ edizione nella storia del torneo. I bianconeri sono il club ad aver vinto più volte: 14 su 21 finali disputate. Nell’albo d’oro, dopo la Roma con 9, c’è proprio l’Inter con 7 coppe sollevate – su 14 finali giocate.
Ultimamente questo è un trofeo di marca bianconera. L’anno scorso, infatti, è stata la Juve di Pirlo a vincere in finale 1-2 contro l’Atalanta al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Prima il Napoli, poi la Lazio e prima ancora le famose 4 vittorie consecutive della Vecchia Signora – tutte proprio nella prima esperienza di Allegri sulla panchina della Juve.
L’Inter invece non solleva questa trofeo ben dal 2011, quando in panchina c’era Leonardo. Proprio da allora, la squadra milanese non arriva neanche in finale – segno di un decennio davvero difficile per il popolo interista, che è tornato a vincere un trofeo solo l’anno scorso con mister Conte. I nerazzurri vogliono di certo rifarsi: una finale è sempre un qualcosa di speciale, soprattutto se non la si vince da oltre 10 anni.
