Dopo quasi quattro mesi, Beppe Iachini ritorna sulla panchina della Fiorentina. Cosa cambia in termini di modulo e giocatori
L'ultima gara ufficiale di Beppe Iachini sulla panchina della Fiorentina è datata 7 novembre 2020 (Parma-Fiorentina 0-0). Da lì in avanti fino a poche ore fa, la squadra viola è stata in mano a Cesare Prandelli che ha abdicato dopo la sconfitta casalinga contro il Milan per 3-2. Iachini torna sulla panchina dopo le prime sette partite di campionato che lo avevano visto collezionare due vittorie, due pareggi e tre sconfitte prima della scelta di Commisso di cambiare allenatore. Sarà il suo ritorno sulla panchina che aveva preso nel dicembre del 2020. Il suo rendimento complessivo è di 10 vittorie, 10 pareggi e otto sconfitte.
I viola sono quattordicesimi in classifica a quota 29 punti, a +7 dal terzultimo posto occupato dal Cagliari. Sicuramente, la situazione non è da buttare via ma visto il tasso tecnico, questa squadra può e deve fare qualcosa in più.
Cosa succede al modulo della Fiorentina
Dal punto di vista strettamente tattico, la formazione viola non dovrebbe essere stravolta, con l'ormai collaudato 3-5-2 (peraltro avviato dallo stesso Iachini durante la sua prima esperienza) stabile e sicuro. Infatti, anche Prandelli sin dal suo ritorno sulla panchina viola aveva cercato di non snaturare il lavoro del suo predecessore, confermando il 3-5-2 con la variante del trequartista dietro le punte o delle due mezze punte ad appoggiare l'attaccante centrale (3-4-1-2 o 3-4-2-1). Solo nell'ultima gara contro il Milan è stato provato una sorta di 4-4-2 che ha tenuto praticamente solo un tempo, tant'è che nella ripresa il maggior tasso tecnico e fisico del centrocampo rossonero ha stravinto nel duello.
Dunque, Iachini adotterà nuovamente il 3-5-2 non sottovalutando le due varianti principali − 3-4-1-2 e 3-4-2-1 − collocando nel primo caso uno tra Castrovilli o Bonaventura dietro le due punte; nel secondo, Castrovilli, Bonaventura o lo stesso Ribery dietro l'unico centravanti.
Chi gioca con Iachini
Passando al capitolo giocatori − molto caro anche in termini di fantacalcio − alcuni di questi se con Prandelli erano ormai diventati titolari inamovibili, con Iachini la musica potrebbe cambiare. Tralasciando il ruolo di numero uno con Dragowski intoccabile, in difesa potrebbero esserci delle novità. Infatti, eccetto Milenkovic e Pezzella che guideranno il reparto, nel braccetto di destra Martinez Quarta − titolare fisso con Prandelli − dovrà giocarsi il posto con Caceres, già utilizzato da Iachini come centrale difensivo durante la sua prima esperienza.
A centrocampo, Biraghi non si smuove come laterale sinistro mentre dall'altro lato, viva la bagarre Malcuit-Venuti, con il francese in lizza per diventare titolare. In mezzo al campo, Castrovilli mezz'ala sinistra non si tocca, con Amrabat che dovrebbe riprendere il posto da titolare dopo i piccoli problemi fisici e i dissidi con Prandelli, mentre a completare il reparto ci penserà uno tra Bonaventura o Pulgar. Attenzione, però, al francese Eysseric − esubero con Iachini, titolare con Prandelli − che potrebbe essere una carta da non sottovalutare.
In avanti, durante le sue prime sette giornate di campionato Iachini aveva alternato i suoi centravanti con l'attuale bomber viola Vlahovic (12 reti) che aveva giocato solo tre partite da titolare. In questi ultimi quattro mesi, la musica è ovviamente cambiata con il giovane attaccante serbo che è esploso, guidando la Viola in campionato. Dunque, a meno di clamorosi scenari lui sarà il titolare fisso con il francese Ribery che continuerà a supportarlo. I vari Koumé, Callejon e Kokorin agiranno da subentrati.