Da una parte il potere economico ed il blasone della Vecchia Signora, dall’altra il popolo ed il cuore granata: la storia di un derby nato oltre un secolo fa
La storia del derby tra Juventus e Torino nasce ormai quasi un secolo fa. Da una parte la squadra più ricca, famosa e blasonata; dall’altra quella più di casa, calda e “del popolo”.
Non sarà affascinante ed equilibrato come Roma-Lazio o Milan-Inter, ma il derby della Mole ha qualcosa di storico. Le due formazioni piemontesi sono tra le prime ad esser nate in Serie A: a loro si deve l’espansione del calcio italiano nel resto dell’Europa.
Juventus-Torino, sfida impari: la forza bianconera, il cuore granata
Fondata come “Juventus Football Club”, la società bianconera nasce nel 1897 da un gruppo di studenti liceali di Torino. Fin da inizio Novecento, la Juve è sempre stata la squadra da battere. Dal Dopoguerra, il gioiello creato dall’Avvocato Agnelli è sempre stato in cima alle classifiche italiane ed europee. Amata da milioni di persone in tutta Italia e in tutto il mondo, la Juve ha vinto molto di più rispetto al Toro: in Italia, i bianconeri vantano 36 scudetti, 14 Coppe Italia e 9 Supercoppe Italiane.
Sempre rimasta nella massima serie – esclusa la stagione 2006/07 (causa Calciopoli) – la Juventus è la squadra più titolata d’Italia. Fra le fila bianconere si sono succeduti tanti Palloni d’Oro e tantissimi campioni, alcuni dei quali diventati vere e proprie leggende del club: Sivori, Boniperti, Zoff, Scirea, Platini, Baggio, Del Piero, Buffon. E chi più ne ha più ne metta.
Arrivando all’epoca più recente, i bianconeri sono riusciti nel record storico di conquistare addirittura 9 campionati consecutivi dal 2011 al 2020: tutto iniziò con Conte in panchina che ridiede vita alla Vecchia Signora, poi Allegri che sancì un dominio incontrastato, e infine un anno di Sarri. L’anno scorso il neo-allenatore Andrea Pirlo non è riuscito a rispettare i suoi predecessori, ma in estate la società ha riportato Max alla guida con l’obiettivo di tornare in vetta. La filosofia è sempre la stessa: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.
Dall’altra parte invece c’è il Torino, decisamente meno noto all’estero ma altrettanto storico e importante per il calcio italiano. Fondato nel 1906, il club granata nasce dalla fusione tra il “Torinese” ed alcuni ex soci scontenti del “Football Club Juventus”. Visti i nefasti degli ultimi anni, molti pensano che il Toro sia una squadra marginale del nostro campionato. In realtà, il Torino rappresenta una parte importante della storia d’Italia: 7 scudetti e 5 Coppe Italia lo dimostrano.
Il Toro ha avuto i suoi momenti di gloria nell’immediato Dopoguerra, quando tra il 1943 ed il 1949 fu la prima squadra italiana a riuscire a vincere ben 5 campionati consecutivi. Guidati dall’immortale Valentino Mazzola, ai granata spetta anche lo storico record di esser stata la prima formazione a completare il double: vittoria dello scudetto e della Coppa Italia nella stesso anno (1943). La favola degli Invincibili del Grande Torino ha però un finale atroce: la tragedia aerea di Superga il 4 maggio 1949.
Si susseguirono quindi anni difficili: retrocessioni, difficoltà economiche, il fallimento e poi la rinascita. Fino ai giorni nostri. Oggi il Toro galleggia nella seconda parte della classifica di Serie A, in attesa che arrivino tempi migliori.
In ogni caso, soprattutto negli ultimi decenni, la differenza tra queste due squadre è abissale. Il derby della Mole riporta alla memoria anni di storia italiana, ma poi il campo la fa da padrone. E i valori assoluti vengono fuori.
Juventus-Torino, statistiche e precedenti: i bianconeri hanno vinto il doppio delle volte
I numeri mostrano bene le differenze tecniche fra queste due squadre nel corso degli anni.
Juventus e Torino si sono incontrate in totale nella loro storia fra tutte le competizioni 180 volte: 89 vittorie bianconere, 47 pareggi e 44 successi granata. Ancora più schiaccianti i numeri se si considerano solo le partite giocate in casa dalla Vecchia Signora: su 90 partite, 51 vittorie della Juve, 22 pareggi e 17 successi del Toro. 280 le reti totali della Juventus; 190 quelle del Torino.
L’ultimo scontro è avvenuto poche settimane fa, esattamente il 2 ottobre 2021: allo Stadio Olimpico di Torino, a vincere è stata ancora una volta la Juventus – 0-1 grazie al gol di Locatelli.
I granata non battono i rivali dall’aprile 2015 (2-1 in casa), quando già però la squadra di Allegri aveva vinto lo scudetto. Da allora, i bianconeri hanno collezionato ben 12 vittorie e 3 pareggi in 15 gare. Addirittura, il Torino non vince in trasferta dal lontano 1995: la doppietta di Rizzitelli regalò l’1-2 agli ospiti.
Passando ai singoli, il bomber più prolifico della sfida è la bandiera bianconera Giampiero Boniperti: sua seconda vittima preferita, l’attaccante ha realizzato ben 14 gol al Toro in 23 partite giocate. Per i granata, invece, il giocatore più prolifico è stato Paolo Pulici: 9 reti segnate alla Vecchia Signora in 27 gare.
Nonostante la rivalità, ci sono stati però alcuni giocatori che hanno colto l’occasione di vestire entrambe le maglie. Tra i più si ricorda sicuramente Silvio Piola, il primo doppio ex delle due squadre ed il più grande marcatore nella storia della Serie A: 1943/44 col Torino, poi dal 1945 al 1947 con la Juventus.
Poi Guglielmo Gabetto (scomparso a Superga), Borel e Bodoira. Quindi il portiere Sentimenti IV, che prima di finire la carriera al Torino ha vestito la casacca bianconera per 7 anni dal 1942 al 1949.
Altro doppio ex storico fu Luigi Simoni, che arrivò alla Juve nel 1967 dopo aver militato nel Toro le 3 stagioni precedenti. Impossibile da dimenticare anche Pasquale Bruno: alla Juve dal 1987 al 1990, poi diventato idolo della tifoseria granata.
Diversi anche i calciatori dei giorni nostri. L’attaccante Amauri, il difensore Molinaro, il centrocampista Nocerino. Ma anche Asamoah, Ogbonna, Balzaretti, Moretti, Immobile e Zaza. E lo stesso Gianluca Pessotto, che ha militato nel Torino prima di diventare una bandiera bianconera.
Il più ricordato oggi però è forse Fabio Quagliarella. Attaccante della Juventus dal 2010 al 2014, ha vestito anche la divisa granata 3 volte nella sua carriera da “vagabondo”: 1999/2002, 2004/05 e 2014/16.