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Manchester United, Carrick dice stop: "Ho problemi al cuore e non posso più giocare"

Manchester United, Carrick dice stop: "Ho problemi al cuore e non posso più giocare"

Il centrocampista del Manchester United ha preso l'inevitabile decisione dopo che nello scorso autunno gli è stata diagnosticata un'aritmia cardiaca

La sfida tra Manchester United e Burton Albion del 20 settembre 2017 – valevole per il terzo turno di League Cup – finita 4-1 per i padroni di casa sarà per sempre una partita diversa dalle altre per il capitano e colonna, con più di 450 partite giocate con la maglia dei “Red Devils”, Michael Carrick. Subito dopo la fine del match il centrocampista ha iniziato a sentirsi male tanto da essere portato all'ospedale per ulteriori accertamenti. Dopo una notte passata tra test fisici e analisi la diagnosi è lapidaria: aritmia cardiaca e carriera sportiva seriamente compromessa. La notizia non è trapelata fuori dal club e dopo mesi di inspiegabile assenza dalla lista dei convocati del manager José Mourinho sono usciti i primi “rumors” circa un serio problema di salute per il calciatore classe 1981 che in una  recente conferenza stampa ha spiegato la sua singolare situazione annunciando il suo addio al calcio al termine di questa stagione:
“Il problema al cuore è iniziato nella gara contro il Burton e si è ripetuto in allenamento. Ci sono state volte in cui mi chiedevo se valesse ancora la pena giocare, ma l’ho superato. Se il tuo corpo ti dice che ora di smetterla di giocare a calcio bisogna accettarlo. Ho solo bisogno di tenermi in forma e pronto. Voglio essere ricordato come qualcuno che ha cercato di fare le cose nel modo giusto, senza rimpianti”.
https://www.youtube.com/watch?v=a7uYBLHCo04
Michael Carrick nasce calcisticamente nella squadra del suo paese alle porte di Newcastle, Wallsend, letteralmente “fine del muro” in quanto paese dove terminava il famoso “Vallo di Adriano” di epoca romana. Quasi a dimostrare una predestinazione per il ruolo di “frangiflutti”, di interdizione, che ha coronato tutta la carriera del nazionale inglese. Viene notato dagli osservatori del West Ham che a 18 anni decidono di portarlo a Londra. Dopo un paio di stagioni in prestito “a farsi le ossa” nel 2000 torna ad indossare la maglia degli “Hammers” e nelle 4 stagioni successive si impone come uno dei più interessanti centrocampisti dell'intero panorama inglese. Non molto avvezzo alla rete ma tatticamente e fisicamente – 190 cm di altezza – fondamentale sia in fase difensiva sia in fase offensiva, saluterà Upton Park nell'estate del 2004 dopo 159 presenze e 6 gol segnati per firmare per un altro club di Londra: il Tottenham. Con la nuova maglia continua il suo percorso di crescita entrando stabilmente nel giro della nazionale, tanto da meritare la convocazione da parte dell'allora commissario tecnico dei “tre leoni” Sven-Goran Eriksson per la Coppa del Mondo del 2006.
Dopo il Mondiale tedesco sarà Sir Alex Ferguson a volerlo fortemente al Manchester United ed il 31 luglio 2006 Carrick diventa un “Red Devil” per 14 milioni di sterline. Decide di indossare la maglia numero 16 in onore di un mito dello United come Roy Keane ed in 12 stagioni passate all'Old Trafford fa incetta di titoli: 5 Premier League, 1 Coppa d'Inghilterra, 3 Coppe di Lega, 6 Community Shield, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club e 1 Europa League sono l'invidiabile palmares del centrocampista inglese diventato capitano dopo il ritorno l'addio di Rooney.
Il cub, intanto, ha già pronto per lui un ruolo da dirigente a partire dalla prossima stagione mentre in campo fa già parlare l'astro nascente Scott McTominay, centrocampista scozzese classe 1996 già paragonato Michael Carrick.
 

Fonte foto: manutd.com


Divo Marrocolo

Naturalmente e fatalmente attratto da tutto ciò che mi incuriosisce, laureando in lingue per gioco, portiere in campo e nella vita per lavoro. Ossessionato dal calcio e dallo sport in generale per vocazione e stile di vita. Come direbbe Winston Churchill studio per gli esami come fossero partite e gioco le partite come fossero esami.

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