Ecco le nazionali più forti che non saranno presenti in Qatar, oltre all’Italia: Turchia e Svezia in Europa, Algeria ed Egitto in Africa, Cile e Colombia in Sudamerica
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- Ecco le nazionali più forti che non saranno presenti in Qatar, oltre all’Italia: Turchia e Svezia in Europa, Algeria ed Egitto in Africa, Cile e Colombia in Sudamerica
- Europa: Italia, Turchia, Svezia, Austria, Slovacchia, Slovenia, Norvegia e Repubblica Ceca
- Africa: Algeria, Egitto, Nigeria, Costa d’Avorio e Gabon
- Sudamerica: Cile e Colombia
Venerdì pomeriggio la FIFA ha sorteggiato i gironi della fase finale del Mondiale che si disputerà in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Come tutti ormai sappiamo, purtroppo, l’Italia non ci sarà.
Gli azzurri hanno infatti fallito la qualificazione alla Coppa del Mondo per la seconda volta consecutiva dopo il fallimento di Russia 2018. Dopo la vittoria degli Europei la scorsa estate, quindi, non potremo goderci nuovamente l’Italia ad una competizione del genere.
Una grande e brutta sorpresa, certo, ma non l’unica. L’Italia è la nazionale più forte – numeri e ranking alla mano – a non partecipare alla prossima rassegna iridata, ma non la sola. Le qualificazioni e gli spareggi hanno infatti lasciato fuori altre grandi squadre che negli ultimi anni erano state tra le protagoniste delle rispettive competizioni continentali e mondiali. Non solo in Europa, ma anche in Africa e Sudamerica.
Ecco quindi le grandi nazionali escluse dai Mondiali di Qatar 2022.
Europa: Italia, Turchia, Svezia, Austria, Slovacchia, Slovenia, Norvegia e Repubblica Ceca
L’Italia ha deluso tutti quanti, inutile nasconderlo. Non solo infatti la squadra di Mancini ha chiuso il suo girone di qualificazione al secondo posto dietro alla Svizzera, ma poi ha perso in casa contro la Macedonia del Nord la semifinale playoff. Gli azzurri non parteciperanno quindi alla fase finale di un Mondiale per almeno 12 anni, salvo ulteriori fallimenti.
I nostri ragazzi sono però in ottima compagnia (non che questo renda l’eliminazione meno amara, sia chiaro).
Per quanto riguarda l’Europa, non andrà al Mondiale la Turchia. Calhanoglu e compagni sono arrivati al secondo posto nel proprio girone di qualificazione alle spalle dell’Olanda, e non hanno così potuto staccare il pass diretto per i Mondiali. Ai playoff hanno però pescato il Portogallo, che in gara secca ha eliminato la squadra di Kuntz.
Discorso simile anche per la Svezia. La squadra di Ibrahimovic ha infatti chiuso il proprio raggruppamento al secondo posto dietro alla Spagna, ma poi non è riuscita a ripetere l’impresa compiuta 5 anni fa quando a San Siro eliminò proprio l’Italia agli spareggi. Gli svedesi hanno infatti prima battuto la Repubblica Ceca ai tempi supplementari, ma poi sono stati superati nella finalissima dalla Polonia di Lewandowski.
Si sono fermate ancora prima l’Austria e, appunto, la Repubblica Ceca. La selezione guidata da Alaba, dopo essersi classificata al terzo posto nel proprio girone alle spalle di Danimarca e Scozia, si è dovuta arrendere al Galles di Bale in semifinale. Stessa cosa per la Repubblica Ceca di Schick, grande protagonista degli Europei: i cechi sono infatti arrivati agli spareggi dopo il terzo posto dietro a Belgio e Galles, ma poi sono stati regolati in extremis proprio dalla Svezia.
Assenti al Mondiale anche nazionali come la Slovacchia di Skriniar e la Slovenia di Oblak, entrambe eliminate con 14 punti conquistati nel girone di qualificazione alle spalle di Croazia e Russia – poi squalificata. Dopo l’Europeo, vedremo anche un Mondiale senza Haland, uno degli attaccanti più forti del pianeta: la sua Norvegia infatti non è riuscita ad avere la meglio nelle qualificazioni su Olanda e Turchia.
Africa: Algeria, Egitto, Nigeria, Costa d’Avorio e Gabon
Esclusioni eccellenti anche in Africa, specie dopo quanto visto nella Coppa d’Africa andata in scena lo scorso gennaio.
L’assenza più pesante è forse quella dell’Egitto di un campionissimo come Momo Salah. Vice-campioni in carica della Coppa d’Africa, i Faraoni hanno infatti perso all’ultima partita proprio contro il Senegal – per un terribile remake, ancora nefasto, della finalissima della massima competizione continentale. Nel doppio confronto, ad avere la meglio è stato nuovamente il Senegal proprio ai calci di rigore, che ha così eliminato l’Egitto.
Stesso discorso vale per l’Algeria di Mahrez e Bennacer, fermate all’ultima curva in rimonta dal Camerun – che dopo la sconfitta dell’andata è riuscito a vincere 1-2 il ritorno in trasferta. Niente Mondiale anche per la Nigeria di Osimhen, fermato sempre al terzo turno dal temibile Ghana (anche se solo per differenza reti).
Non finiscono però qui le grandi nazionali africane che non saranno presenti in Qatar. Out infatti anche la Costa d’Avorio di Kessié e il Gabon di Aubameyang, eliminate entrambe al secondo turno di qualificazione.
Sudamerica: Cile e Colombia
Non saranno al Mondiale in Qatar anche due grandi squadre provenienti dal Sudamerica, questo soprattutto per via – bisogna dirlo – del terribile format previsto dalla CONMEBOL per le qualificazioni.
Il regolamento vuole infatti che 10 nazionali si affrontino in un girone unico di andata e ritorno: un vero e proprio campionato a metà che porta i giocatori ad un grande dispendio di energie fisiche e mentali, vista anche la distanza che sono chiamati a percorrere lungo tutto il continente.
Ai Mondiali quindi, oltre a Brasile – che ha stravinto ancora il gruppo – Argentina, Uruguay ed Ecuador, potrebbe andarci il Perù. La selezione di Lapadula si giocherà lo spareggio finale contro la vincente tra Emirati Arabi e Australia.
Ciò significa che sicuramente in Qatar, oltre a Venezuela, Bolivia e Paraguay, non ci saranno nemmeno due grandi come Cile e Colombia.
La squadra di Sanchez e Vidal ha chiuso il girone al settimo posto in classifica su 10, a quota 19 punti appena. Determinanti a novembre 2021 le sconfitte contro Paraguay ed Ecuador, a cui ha poi fatto seguito nel gennaio 2022 quella in casa contro l’Argentina. Inutile il successo in Bolivia prima dell’ennesima sconfitta per 4-0 addirittura in Brasile.
Stesso discorso per la selezione guidata da James Rodriguez, Luis Diaz e dai “nostri” Cuadrado, Zapata e Muriel. La Colombia ha infatti chiuso al sesto posto in classifica, ad un solo punto dal Perù quinto qualificatosi per gli spareggi. Ininfluenti le ultime due vittorie a fine marzo su Bolivia e Venezuela; decisive invece le due sconfitte tra gennaio e febbraio proprio contro il Perù e poi con l’Argentina.