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Il ritorno di Ronaldo allo United sarà un flop? Perché sì e perché no

Il ritorno di Ronaldo allo United sarà un flop? Perché sì e perché no

Dopo 12 anni, Ronaldo torna a vestire la maglia dei Red Devils: riuscirà a ripetere quanto fatto in passato o finirà solo per macchiare lo splendido ricordo che i tifosi hanno di lui?

Cristiano Ronaldo è tornato a casa!

Dopo 12 anni, il fenomeno portoghese torna nella “sua” Manchester. CR7 torna a giocare in Premier League, dove per la prima volta si è affermato ed è diventato grande.

Ne è passato di tempo dall’ultima volta che Ronaldo ha vestito la maglia dello United. L’ultimo match con la casacca dei Red Devils è un brutto ricordo per il 5 volte Pallone d’Oro: risale infatti alla finale di Champions League persa a Roma nel maggio 2009 contro il Barcellona di Leo Messi e Pep Guardiola.

Da lì il ragazzo ha lasciato l’Inghilterra per sposare il Real Madrid, dove ha vinto tutto più volte. Poi l’Italia e la Juventus, avventura conclusasi però in maniera abbastanza deludente sotto tanti punti di vista.

Quindi il ritorno a casa il 31 agosto 2021, dopo 3 stagioni con la maglia bianconera. Il richiamo della Premier League è stato troppo forte. La chiamata di Sir Alex Ferguson è stata indeclinabile.

Come nelle più belle favole, Cristiano Ronaldo è di nuovo al Manchester United.

 

Ronaldo-United bis sarà un flop: perché sì

Cristiano Ronaldo è senza dubbio uno dei migliori giocatori al mondo. Ma, nel calcio di oggi, questo sembra non bastare.

Il portoghese infatti – inutile negarlo – non è più quello di un tempo. La sua forma fisica rimane impeccabile, ma qualcosa è cambiato. Negli anni si è dovuto adattare a diversi modi di giocare, diverse squadre e diversi ruoli in campo. Ora Ronaldo non fa più l’esterno d’attacco, ma il centravanti. E questo, a volte, sembra pesargli un po’.

L’idea degli allenatori – Solskjaer in questo momento – è quella di liberarlo dai compiti difensivi che avrebbe se giocasse sulla fascia. Da centravanti puro, può permettersi di rimanere oltre la linea della palla, pressare il giusto e correre poco: questo gli garantisce ovviamente maggior lucidità e freschezza sotto porta. E i numeri gli danno ragione.

Ronaldo però non aiuta la squadra. In realtà non l’ha mai fatto, ma dall’ultima stagione a Torino in particolare ha cominciato a mostrare qualche lacuna da questo punto di vista: nervosismo, insofferenza, delusione. Tra alcuni compagni che potrebbero non essere alla sua altezza e la sua età che comunque avanza, il fenomeno portoghese sembra in difficoltà.

Sia chiaro, Manchester è casa sua e sempre lo sarà. Quello che lui ha fatto all’Old Trafford rimarrà scritto nei libri di storia per sempre, ma il tempo passa per tutti. Anche per chi ha vinto 5 volte il Pallone d’Oro.

Ronaldo ha lasciato la Juve pensando di trovare una squadra migliore, ma la verità è che si è ritrovato nella medesima situazione che viveva da 3 stagioni a Torino: lui non è più al Real Madrid, e forse, neanche lui è più “da Real Madrid”.

Vista la sua carta d’identità e, soprattutto, il suo passato, lo United potrebbe non esser stata una scelta sbagliata per Ronaldo: tornare a casa è sempre bello. Ma guardandola dall’altro lato, sarà stata una scelta giusta anche per il Manchester?

Non per il valore assoluto del giocatore in sé ovviamente, che è indiscutibile. Ma per il momento storico che il club sta vivendo.

L’anno scorso i Red Devils avevano fatto molto bene: 2^ posto in Premier League davanti a contendenti del calibro di Chelsea, Liverpool, Arsenal e Tottenham, e 2^ posto in Europa League. Ma soprattutto, una squadra ricca di giovani di talento.

L’arrivo di Ronaldo – una presenza a dir poco “ingombrante” – potrebbe aver inceppato il meccanismo. Ragazzi come Rashford, Sancho, Martial, Greenwood; lo stesso Bruno Fernandes, per distacco il miglior giocatore della scorsa stagione. Qualcosa potrebbe esser andato storto, ed il protagonismo di Cristiano non ha di certo aiutato.

Difficile dire se CR7 riuscirà a prendere per mano questi giovani meteore o se, purtroppo, finirà per “fare da tappo” alle loro carriere in rampa di lancio. Pensare che Ronaldo sia un problema è assurdo, ma forse non è neanche la soluzione.

 

Ronaldo-United bis sarà un flop: perché no

Semplicemente, perché è Cristiano Ronaldo.

Partiamo dai numeri che, come sempre, sono dalla sua parte.

CR7 è arrivato a Manchester ufficialmente il 31 agosto. Dopo qualche giorno di assestamento, ha “esordito” con la maglia dei Red Devils in Premier League l’11 settembre in casa contro il Newcastle. Al 47’ del primo tempo, aveva già segnato il suo primo gol. Al 62’ della ripresa, aveva già raddoppiato. Appena un’ora di gioco e già le prime due reti della sua seconda esperienza allo United. Ed ovviamente questo era solo l’inizio.

Arrivati alla seconda pausa stagionale per le nazionali, Ronaldo ha giocato 8 partite in Premier League realizzando 4 gol e 1 assist. Ancora di più ha fatto in Champions League, dove in appena 4 gare sono già 5 le reti segnate – 3 delle quali decisive nelle due partite contro l’Atalanta.

E tutto questo con un Manchester United in crisi.

Ronaldo assicura gol, esperienza, vittorie. Se i compagni capiscono questo e gli vanno dietro, allora i Red Devils possono andare molto lontano.

Certo, ci vuole qualcuno che corra anche per lui, ma se capita la palla decisiva difficilmente il portoghese sbaglia. Tutti sappiamo che può segnare in ogni modo e in ogni momento. Non sente la pressione, e tende ad essere decisivo nelle partite decisive.

L’anno scorso il Manchester ha fatto molto bene, ma ha toppato proprio nei momenti clou della stagione, su tutti la finale di Europa League contro il Villarreal. Non sapremo mai come sarebbe andata con CR7 in campo, ma certamente l’asso portoghese sa come si vince una finale: Europei e Nations League col Portogallo, 5 Champions League, 3 Supercoppe Europee col Madrid, 2 Supercoppe Spagnole, 2 Coppe di Spagna, 2, Supercoppe d’Inghilterra, 4 Coppe del Mondo per club, 1 Coppa Italia, 1 Coppa d’Inghilterra, 2 Coppe di Lega Inglese, 1 Supercoppa Portoghese.

Ronaldo è unico, e a qualsiasi squadra farebbe comodo un campione come lui.

Ma anche al Manchester United?


Matteo Zinani

Nome: Matteo. Cognome: Zinani. Classe: poca. Passione: sport. Calciatore di Serie A mancato, voglio essere il tuo punto di riferimento in termini di calcio e fantacalcio. Questo perché amo lo sport in ogni sua sfaccettatura: lo vivo e lo pratico da sempre.

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