
Era il lontano 1955, quando l’allora presidente del Real Madrid Santiago Bernabeu decise di dar vita alla cosiddetta Coppa dei Campioni. La sua idea era quella di creare una competizione annuale che desse la possibilità alle migliori squadre d'Europa di affrontarsi fra loro. Il torneo ebbe fin da subito grande successo, soprattutto in nazioni come Spagna, Italia e Francia, ed in breve tempo divenne la principale competizione per club. Denominata nel 1992 Uefa Champions League, è oggi una coppa ricca di storia e blasone, in cui militano tutti i migliori giocatori al mondo. Molteplici dunque le curiosità, i record e le statistiche sviluppatesi in questi decenni: dal giocatore più vincente alla partita col maggior numero di cartellini, dalla città che ha ospitato più finali alla squadra con la miglior vittoria. Questi i record più interessanti dell’attuale Champions League.
Squadra con più Champions League vinte: 13 per il Real Madrid, segue il Milan
La squadra regina della Champions League è senza dubbio il Real Madrid, che conta ben 13 coppe vinte. Tutto iniziò nel 1955, quando Bernabeu trovò il modo di mostrare al mondo intero la squadra più forte d’Europa. I Blancos – guidati dalla coppia Di Stefano-Puskas – vinsero le prime 5 edizioni dell’allora Coppa dei Campioni, di cui in due occasioni superando Fiorentina e Milan. Dopo il 1960, però, il club spagnolo perse le due successive finali, rivincendo poi nel 1966. Da lì in poi, il Real Madrid deve affrontare tempi bui. I Blancos non vinceranno più la Coppa dei Campioni: si parla già di Champions League infatti quando il capitano Sanchis solleva sotto il cielo di Amsterdam la coppa dalle grandi orecchie nella discussa finale del 1998 contro la Juventus. Dopo l’agevole vittoria sul Valencia nel 2000, prima di arrivare all’ultimo decennio, è il turno dei Galacticos: nel 2002, a soccombere contro una squadra a dir poco stellare è il Bayer Leverkusen. Nel 2014 è il nostro Carlo Ancelotti a regalare la tanto agognata decìma al Real Madrid, che a Lisbona batte ai tempi supplementari l’Atletico. Due anni dopo, con Zidane in panchina, a San Siro i Blancos si ripetono, sempre contro i Colchoneros ai calci di rigore. Poi altri due successi consecutivi: prima Juventus e poi Liverpool, entrambi dominando e con Cristiano Ronaldo protagonista.
Nazione con più Champions League vinte: prima la Spagna, 12 coppe per l’Italia
La nazione più vincente nella storia della Champions League è la Spagna, con 18 vittorie. Grande contributo è ovviamente offerto dal Real Madrid, che conta 13 trofei. I restanti 5 appartengono al Barcellona: nessun successo invece per Atletico Madrid e Valencia, che hanno perso rispettivamente 3 e 2 finali. Poi c’è l’Inghilterra con 13, guidata dal grande Liverpool: i Reds, campioni nel 2018/19, hanno vinto in 6 occasioni. Al terzo posto c’è l’Italia, che vanta 12 coppe dalle grandi orecchie. La squadra principe del Bel Paese in campo europeo è il Milan, che ne ha sollevate 7: le altre sono dell’Inter (3) e della Juventus (2). Nessuna vittoria per Fiorentina, Roma e Sampdoria, che hanno avuto una sola possibilità e l’hanno sprecata. Segue la Germania, con 7 gioie: 5 appartengono al Bayern Monaco, poi Amburgo e Borussia Dortmund. Le 4 vittorie dell’Ajax – 3 con il grande Cruijff – portano l’Olanda a quota 6. Male a livello di club invece la Francia, che vanta un solo successo: l’onore è tutto del Marsiglia che, guidato dallo strepitoso tridente Voller-Boksic-Pelé, nel 1993 superò il Milan a Monaco di Baviera.
Giocatore con più presenze in Champions League: 181 per Casillas, Maldini il primo italiano
L’highlander della Champions League è Iker Casillas, che al termine della stagione 2018/19 ha appeso i guantoni al chiodo. L’estremo difensore spagnolo ha totalizzato 177 partite nella fase finale della Champions League, che diventano 181 se si considerano anche i preliminari. Nato e cresciuto nel Real Madrid, il ragazzo è stato “costretto” a lasciare nel 2015 alla ricerca di un posto da titolare: le ultime 27 presenze le ha infatti collezionate con la maglia del Porto. Dietro di lui c’è un suo ex compagno di squadra, Cristiano Ronaldo. Tra Manchester United, Real Madrid e Juventus sono 180 le presenze per il fenomeno portoghese. Il numero 7 è però ancora in attività, e presto ne diverrà il primatista. Chiude il podio Xavi, centrocampista e leader del Barcellona. Lo spagnolo conta 151 gare – 157 con i preliminari – nella prima competizione d’Europa. La classifica è ovviamente ricca di grandi campioni, tra cui figurano anche i nostri Maldini – con 139 partite totali, tutte ovviamente con la maglia del Milan – e Buffon, fermo a quota 132 tra Parma, Juventus e Psg. Come potrebbe alzarsi ulteriormente la quota del numero 1, stessa cosa accadrà sicuramente alle statistiche di Messi, l’ultimo giocatore ancora in attività presente in top 10: il fenomeno del Barcellona conta 149 presenze in Champions League.
Giocatore con più gol in Champions League: 135 per Cristiano Ronaldo, Inzaghi primo italiano
Il primo marcatore della storia della Champions League è Cristiano Ronaldo, che nella fase finale ha segnato la bellezza di 135 reti. Con 3 squadre diverse, il fenomeno portoghese ha disputato 18 edizioni della competizione, per la bellezza di quasi 8 gol a stagione. Ronaldo è anche il miglior capocannoniere in una singola edizione della Champions League: nell’edizione 2013/14, con la maglia del Real Madrid, il ragazzo ha totalizzato 17 reti in 13 partite. Segue ovviamente il suo alter ego, anche se con un’edizione in meno: Leo Messi è infatti fermo a quota 120 gol. I due sono distanti anni luce da tutti gli altri: il loro ritmo è semplicemente senza precedenti. Basti pensare che il terzo bomber in classifica è un campione come Lewandowski, a quota però “solo” 73 centri. La classifica è ovviamente piena di centravanti fenomenali: da Benzema a Van Nistelrooy, da Raúl ad Henry, da Ibrahimovic a Schevchenko. Presente anche Alfredo Di Stefano con 49 gol, l’unico fra questi a giocare la vecchia coppa dei campioni. Il primo italiano risponde invece al nome di Filippo Inzaghi, che con le maglie di Juventus e Milan ha segnato 46 gol – 50 se si considerano anche i preliminari – in 11 stagioni.
Squadra con la miglior imbattibilità in Champions League: 25 partite senza sconfitte per il Manchester United
Il record di imbattibilità della Champions League appartiene al Manchester United di Sir Alex Ferguson, che tra il 2007 ed il 2009 ha collezionato 25 partite consecutive senza mai perdere. Il 2 maggio 2007, i Red Devils hanno perso la semifinale di ritorno a San Siro contro il Milan per 3-0, venendo così eliminati ad un passo dalla finale. Da lì in poi, arriva il bello. La stagione 2007/08 è infatti stata un successo per la squadra di Ferguson, che ha superato ai calci di rigori il Chelsea nella finale di Mosca senza mai perdere una partita durante tutto l’arco della competizione: 3 pareggi e 10 vittorie. Le serie si prolunga così all’edizione successiva, quando il Manchester United arriva nuovamente in fondo. 6 successi e 6 pareggi portano gli inglesi alla finale di Champions League, in programma a Roma il 27 maggio 2009 – l’ultima del torneo giocata al mercoledì e non al sabato sera. In quell’occasione, però, la serie positiva dello United si interrompe: il Barcellona di Guardiola e Messi è troppo forte, e supera così 2-0 Cristiano Ronaldo e compagni.
Squadra con la miglior vittoria in Champions League: l’11-0 della Dinamo Bucarest
La vittoria più ampia nella storia della Champions League risale a quando ancora la competizione aveva il nome di coppa dei campioni. Il record appartiene alla Dinamo Bucarest, che il 3 ottobre 1973 superò per ben 11-0 il Crusaders, formazione che allora militava nella seconda serie inglese. Al primo turno, dopo lo 0-1 dell’andata, tra le mura amiche i rumeni vinsero addirittura 11-0 contro i loro avversari: da segnalare i due poker di Georgescu e Nunweiler. Oltre alla goleada della Dinamo Bucarest, sono tante altre le partite entrate nella storia – sebbene “solo” con 10 gol di scarto. Risultati come il 2-12 del Feyenoord a Reykjavic, ma anche i 10-0 di Leeds, Manchester United, Ipswich, Borussia Monchengladbach, Ajax e Benfica valgono la pena di essere citati.
Rimonta più clamorosa in Champions League: 6-1 Barcellona-Psg nel 2017
La rimonta più clamorosa risale alla stagione 2016/17, quando il Barcellona eliminò agli ottavi di finale il Psg recuperando 4 gol di scarto. I francesi demolirono i blaugrana all’andata al Parco dei Principi, superando Messi e compagni per 4-0. Tre settimane dopo, però, al Camp Nou succede l’inimmaginabile. Il Barcellona aveva bisogno di un minimo di 5 gol di scarto per passare il turno. Ed è proprio ciò che accade. I blaugrana chiudono il primo tempo in vantaggio 2-0 grazie a Suarez e all’autogol di Kurzawa. Poi il rigore di Messi, quindi il fulmine a ciel sereno. La rete di Cavani sembra spegnere tutte le speranza, ma i francesi non avevano fatto i conti con Neymar. Il brasiliano sale in cattedra e trascina letteralmente i suoi. Tra 88’ e 90’, O’Ney segna una doppietta, prima su punizione e poi su rigore. Al 95’, a tempo ormai scaduto, Neymar pennella in mezzo una palla perfetta per l’inserimento di Sergi Roberto, che in scivolata buca Trapp e sigla il 6-1 finale. Barcellona avanti, Psg clamorosamente eliminato.
Partita col maggior numero di cartellini in Champions League: 12 ammonizioni in Real-Atletico e Bayern-Juve
Insieme al livello, sale anche l’agonismo. In Europa l’intensità ed il ritmo sono maggiori, e gli arbitri concedono qualcosina in più. Ciò non significa però che non ci siano i cartellini. Due sono le partite che hanno registrato il maggior numero di cartellini nella storia della competizione: la finale del 2014 Real Madrid-Atletico Madrid ed il ritorno degli ottavi di finale nel 2016 tra Bayern Monaco e Juventus, terminate rispettivamente 4-1 e 4-2. In entrambe, conclusasi ai tempi supplementari, l’arbitro estrasse 12 cartellini gialli. La partita con il maggior numero di cartellini rossi in assoluto, invece, fu quella tra Celtic e Atletico Madrid del 1974, quando ancora si chiamava coppa dei campioni. La semifinale d’andata terminò 0-0 in Scozia, ma il direttore di gara fu costretto a sventolare 11 cartellini: 3 di questi furono espulsioni, tutte per i Colchoneros.
Giocatore e allenatore più vincenti della Champions League: 6 coppe per Gento
Il giocatore più vincente nella storia della Champions League è Francisco Gento, che con il Real Madrid negli anni ’50-’60 ha sollevato il trofeo in ben 6 occasioni. Dopo le 5 consecutive dall’istituzione della coppa dei campioni, ci fu anche la vittoria nel 1966. Dietro di lui tanti spagnoli contano 5 trofei. Insieme a loro anche i nostri Costacurta e Maldini, tutte ovviamente con il Milan. 5 vittorie anche per Cristiano Ronaldo: la prima con il Manchester United, poi 4 con i Blancos. Per quanto riguarda l’allenatore, invece, sono in tre ad essere i più vincenti di sempre. Insieme a Bob Paisley – che ne ha sollevate 3 con il Liverpool tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 – ci sono anche Carlo Ancelotti e Zinedine Zidane. Il tecnico italiano ne ha vinte due con il Milan e poi una – la famosa decìma – con il Real Madrid. Tutte coi Blancos invece per l’allenatore francese. Fermi a 2, infine, ci sono veri e propri maestri del calcio come Ferguson, Mourinho, Guardiola, Sacchi e Clough.
Giocatore più giovane e più vecchio in Champions League: record Ballotta
Il giocatore più giovane a giocare una partita di Champions League è Celestine Babayaro, difensore dell'Anderlecht, nell’1-1 contro la Steaua Bucarest risalente al 24 novembre 1994: il ragazzo aveva appena 16 anni e 87 giorni. Invece, il più giovane a segnare fu Peter Ofori-Quaye dell’Olympiakos, che l’1 ottobre 1997 realizzò l’unico gol dei suoi nella disfatta per 5-1 contro il Rosenborg: aveva 17 anni e 195 giorni. Subito dopo di lui, con appena 20 giorni in più sulla carta d’identità, c’è il più noto Mateo Kovacic, che nel 2011 mise a segno il gol della bandiera per la sua Dinamo Zagabria nell’1-7 contro il Lione. Di contro, il giocatore più anziano a disputare una partita di Champions League è Marco Ballotta: il portiere della Lazio scese in campo nella sconfitta del Bernabeu contro il Real Madrid nel 2007, all’età di 43 anni e 253 giorni. Il calciatore più vecchio ad andare in gol, invece, è Manfred Burgsmüller del Werder Brema, che a 38 anni e 293 giorni segnò contro la Dinamo Berlino: era l'11 ottobre 1988, nell’allora coppa dei campioni.
I record della finale di Champions League
Squadra con più sconfitte in finale di Champions League: 7 per la Juventus
Perdere in finale è la cosa più dura: il secondo posto è il primo dei perdenti. La squadra che detiene il record di sconfitte in finale è la Juventus, che su 9 ne ha perse addirittura 7. La prima finale persa risale al 1972 contro l’Ajax di Cruijff, poi 10 anni dopo – sempre per 1-0 – contro l’Amburgo. La terza e la quarta sconfitta sono arrivate nel 1997 e nel 1998, rispettivamente contro Borussia Dortmund e Real Madrid: insieme al Valencia, i bianconeri sono l’unica squadra ad aver perso due finali di Champions League consecutive. La quinta è senza dubbio una delle più dolorose perché un derby italiano: a Manchester, nel 2003 la Vecchia Signora venne superata solo ai calci di rigore dal Milan. Infine, le ultime due risalgono ai giorni nostri. La Juventus di Allegri viene infatti battuta nel 2015 a Berlino dal Barcellona di Luis Enrique (3-1) e nel 2017 a Cardiff dal Real Madrid di Zidane (4-1).
Squadra con più partecipazioni alla finale di Champions League: 16 volte per il Real Madrid
Sarà anche fortuna, ma i numeri parlano da soli. La squadra arrivata più volte in finale di Champions League è il Real Madrid: addirittura 16 volte. In percentuale, è anche una delle squadre più prolifiche. I Blancos hanno infatti portato a casa il trofeo in 13 di queste occasioni. Le uniche 3 volte che gli spagnoli non hanno avuto la meglio sono state nel 1962 contro il Benfica di Eusebio, nel 1964 contro l’Inter del “mago” Herrera e nel 1981 contro il Liverpool. Completano il podio Milan e Bayern Monaco. I rossoneri sono arrivati in fondo 11 volte, vincendo il trofeo in 7 occasioni: l’ultima sconfitta fu la terribile finale di Istanbul persa ai calci di rigore nel 2005 contro il Liverpool. I bavaresi invece ne contano 10, con 5 vittorie: l’ultima finale persa fu proprio all’Allianz Arena ai calci di rigore nel 2012 contro il Chelsea di Roberto Di Matteo.
Derby in finale di Champions League: sono due Real Madrid-Atletico Madrid
I derby sono sempre una cosa a parte, soprattutto in uno scontro diretto in Champions League. Figuriamoci poi se in finale. Gli unici due derby registrati in una finale di Champions League sono stati quelli tra Real Madrid e Atletico Madrid. Il Cholo Simeone ha portato i Colchoneros a giocarsi l’Europa contro i Blancos in due occasioni, prima nel 2014 a Lisbona e poi nel 2016 a San Siro. In entrambi i casi, però, a prevalere fu la squadra più forte. I biancorossi ci andarono molto vicino in tutte e due le finali, ma alla fine l’esperienza e la qualità degli uomini migliori hanno avuto la meglio. Nel 2014, il gol di Godin stava per regalare la prima Champions all’Atletico, ma la zuccata di Sergio Ramos al 90’ ha spento i suoi sogni di gloria: ai tempi supplementari, Bale, Marcelo e Cristiano Ronaldo hanno chiuso i giochi sul 4-1. Nel 2016, invece, l’Atletico è arrivato addirittura ai calci di rigori dopo l’1-1 nei 120’: decisivo però l’errore dal dischetto di Juanfran. Ai due derby della capitale spagnola se ne aggiungono altri – sebbene non in finale – tra cui due doppi confronti tra Milan e Inter: sia quello del 2003 che quello del 2005 – il primo in semifinale ed il secondo ai quarti – videro prevalere i rossoneri sui cugini.
Gol più veloce in finale di Champions League: comanda Maldini nella notte di Istanbul
Il gol più veloce in una finale di Champions League è quello di Paolo Maldini nella terribile notte di Istanbul in quel 25 maggio 2005. Il capitano del Milan portò avanti i suoi sugli sviluppi di una palla inattiva dopo appena 51,20 secondi dal fischio d’inizio. I rossoneri chiusero poi avanti 3-0 il primo tempo, ma furono rimontati dal Liverpool nella ripresa, per poi perdere incredibilmente ai calci di rigore. La rete del numero 3 non è però chiaramente la più veloce in assoluto nella storia della Champions League. Quel record spetta infatti al temibilissimo attaccante del Bayern Monaco, Roy Makaay. Il centravanti olandese colpì il Real Madrid dopo appena 10,12 secondi il 7 marzo 2007, nella gara valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, poi vinta 2-1 proprio dai bavaresi.
Città che hanno ospitato più finali di Champions League: 7 volte Londra, 4 Milano e Roma
La finale di Champions League è una partita a parte, una sfida che ha bisogno delle migliori cornici e dei migliori palcoscenici. Scelta prima che il torneo inizi, la sede è uno stimolo in più per la squadra di casa per cercare di arrivare fino in fondo. La città europea che ha ospitato più finali di Champions League è Londra, in ben 7 occasioni: le prime 5 nel vecchio Wembley, le altre due invece – nel 2011 e nel 2013 – nel nuovo impianto. Con 5 finali, seguono Madrid e Parigi. In Spagna, le prime 4 sono state disputate al Santiago Bernabeu – la casa del Real Madrid – mentre l’ultima, quella dell’edizione 2018/19, nel nuovissimo Wanda Metropolitano dell’Atletico. In Francia, invece, 3 gare sono state giocate al Parco dei Principi – lo stadio del Psg – mentre le altre due allo Stade de France. Tra le altre, hanno avuto l’onore di ospitare 4 finali di Champions League anche le nostre città Milano e Roma. 4 partite a San Siro – di cui l’ultima fu il derby di Madrid nel 2016 – ed altrettante all’Olimpico, che nel 2009 vide prevalere il Barcellona sul Manchester United.
