Paul Pogba è stato squalificato per quattro anni come conseguenza del caso di doping, le squalifiche più lunghe della storia
È arrivata in mattinata la sentenza per Paul Pogba. Si tratta di una vera e propria stangata, con il calciatore francese che è stato squalificato per quattro anni in seguito al caso di doping che lo ha visto protagonista. La sua carriera potrebbe essere finita qui (i possibili scenari e quando potrà tornare), ma non si tratta della squalifica più lunga mai inflitta nella storia di questo sport.
Con questa squalifica Pogba vola al secondo posto tra le squalifiche più pesanti della storia, triplicando addirittura quella di Maradona. Vediamo le sette più lunghe di sempre.
Le squalifiche più lunghe nella storia del calcio
7. Eric Cantona – 9 mesi
La squalifica più “spettacolare” tra quelle presenti in classifica la troviamo all'ultimo posto, ed è quella che ha coinvolto Eric Cantona. Tutti, o quasi, avranno visto la foto di Cantona che entra in stile Kung Fu con un calcio volante su un tifoso avversario. Il motivo è molto semplice. Essendo molto irascibile, il francese cedette alle provocazioni del tifoso che – dopo aver fatto il saluto fascista – gli urlò qualcosa di razzista. A quel punto il 7 dello United corse verso di lui e gli si lanciò addosso con un calcio volante. Risultato? Nove mesi di squalifica.
6. Sandro Tonali – 10 mesi
Quello di Sandro Tonali è molto recente come caso e lo ricordiamo bene tutti. Dopo essere finito al centro di un ciclone di scommesse, che insieme a lui ha coinvolto anche Nicolò Fagioli (in via ufficiale), l'ex centrocampista del Milan, oggi al Newcastle, ha patteggiato una squalifica di 10 mesi per calcioscommesse: reo di aver scommesso sul calcio ed anche sulla sua squadra di appartenenza.
5. Nicolò Fagioli, Angelo Peruzzi, Fabio Lucioni ed Andrea Carnevale – 1 anno
Come anticipato pocanzi, anche il caso di Nicolò Fagioli è legato alle scommesse sportive illecite. L'unica differenza con il compagno di nazionale è che Fagioli non ha scommesso sulla sua squadra, ma resta la gravità dell'accaduto. Anche per Fagioli si è arrivati alla squalifica tramite patteggiamento. In totale 12 mesi, sette di squalifica effettiva e cinque commutati in prescrizioni alternative.
Ci catapultiamo nuovamente indietro nel tempo per parlare del caso di Peruzzi, l'angelo che vola. Quando ancora giocava con la Roma, al termine di una partita di Serie A il portiere risultò positivo alla fentermina, uno stimolante in grado di attivare la produzione di adrenalina e derivante dalle anfetamine. Quindi anche nel suo caso squalifica per doping.
Risale al gennaio del 2018 invece il caso di Fabio Lucioni, l'esperiente difensore del Benevento che – a sua volta – risultò positivo ad un controllo antidoping. Il difensore risultò positivo al Clostebol al termine della partita di Serie A contro il Torino. Nonostante il medico del Benevento si assunse tutte le colpe, al calciatore venne inflitta una squalifica di un anno; mentre al medico di quattro.
Chiude il gruppetto di calciatori in quinta posizione Andrea Carnevale. Anche per lui la squalifica fu per doping, ed anche per lui la sostanza trovata in corpo fu la fentermina. Sia Carnevale che Peruzzi, all'epoca compagni di squadra alla Roma, furono testati al termine della stessa partita. Dunque per loro anche stessa squalifica.
4. Diego Armando Maradona – 1 anno e tre mesi
Diego Armando Maradona si piazza al quarto posto ma con ben due condanne identiche, entrambe per 15 mesi ed entrambe per doping. La prima delle due arrivò nel marzo del 1991, quando risultò positivo ad un test antidoping al termine della partita di campionato contro il Bari. La prima positività fu alla cocaina, di cui Maradona era un utilizzatore.
La seconda squalifica, probabilmente la più celebre delle due, arrivò invece nei Mondiali di USA '94. Questa volta il test antidoping risultò positivo all'efedrina, una sostanza assunta dal calciatore argentino come aiuto nel dimagrimento, ma proibita nello sport professionistico. La sua positività venne riscontrata ai gironi, e Maradona fu espulso dalla competizione, non potendo continuare il cammino con la sua Argentina.
3. Cristian Bucchi e Salvatore Monaco – 1 anno e quattro mesi
Sul gradino più basso del podio troviamo una coppia di calciatori, entrambi squalificati per 16 mesi. Partiamo da Cristian Bucchi. Nel suo caso, come nella maggioranza di quelli presenti in questa particolare graduatoria, la squalifica fu inflitta per doping. Bucchi risultò positivo ad un controllo antidoping, ed in particolare al nandrolone. Il calciatore provò a giustificarsi sostenendo di aver abusato di carne di cinghiale ad una grigliata.
Stessa squalifica per la stessa motivazione anche per Salvatore Monaco. Un po' come visto prima nel caso di Carnevale e Peruzzi, anche nel caso di Bucchi e Monaco arrivò la stessa squalifica per la positività alla stessa sostanza.
2. Paul Pogba – 4 anni
Di Pogba ne abbiamo già parlato nell'intro ed anche in modo più approfondito (qui per scoprire tutti i dettagli), ci limitiamo qui a confermare che la sua squalifica di quattro anni è stata inflitta per doping. In particolare il centrocampista francese è risultato positivo al Dhea (ormone della giovinezza, scientificamente conosciuto come deidroepiandrosterone).
1. Francesco Flachi – 12 anni
La squalifica più lunga inflitta nella storia del calcio è quella a Francesco Flachi, squalificato per 12 anni. Anche nel suo caso sono due le squalifiche. Nel primo caso fu squalificato nel febbraio del 2007, quando al termine di una partita della sua Sampdoria risultò positivo alla benzoilecgomina, un metabolita della cocaina. Prima squalifica di 16 mesi, come alcuni degli altri colleghi. Appena due anni dopo Flachi risultò positivo alla cocaina al termine di una partita del suo Brescia. In questo caso squalifica di ben 12 anni perché trovato recidivo.