
A gennaio 2023 ha fatto il suo debutto una nuova competizione sportiva, la Kings League: cos'è e come funziona l'idea di Piquè e Llamos
Uno dei personaggi più discussi di queste prime settimane di gennaio 2023 è sicuramente l'ex difensore del Barcellona e della Nazionale spagnola Gerard Piquè, finito nell'occhio del ciclone per la chiusura della relazione con la famosa cantante colombiana Shakira, madre dei suoi due figli. Ma gennaio 2023 è un mese molto importante per Piquè anche per un altro aspetto, che con la vicenda Shakira sta avendo un impatto mediatico niente male: la Kings League.
Si tratta di una nuovissima competizione sportiva nata dall'idea di Piquè e di Ibai Llamos, famoso streamer e creatore di contenuti spagnolo. Una competizione a dir poco innovativa, che come base sfrutta le regole del calcio, ma che al suo interno racchiude le regole di diversi altri sport: tra i quali pallanuoto, basket ed hockey.
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Cos'è la Kings League: la nuova competizione ideata da Piquè e Llamos
La Kings League è una competizione di calcio a sette che consente a calciatori sconosciuti di poter condividere il campo con calciatori professionisti ancora in attività o vecchie glorie calcistiche. È nata dall'idea di Gerard Piquè e di Ibai Llamos, ed è stata lanciata dalla Kosmos, azienda di promozione di eventi sportivi di proprietà di Piquè. Il campionato è formato da 12 squadre, inserite all'interno di una classifica unica. Ogni squadra può avere un massimo di 12 calciatori, sette dei quali (un portiere e sei calciatori di movimento) scendono in campo. I dodici posti sono divisi in due slot: uno riservato a dieci calciatori sconosciuti (prevalentemente selezionati dal mondo dei content creator e degli streamer), mentre l'altro è a disposizione di calciatori professionisti, che possono essere ancora in attività o svincolati da poco.
Proprio a proposito di questo, uno dei calciatori che sta facendo maggiore scalpore è il cosiddetto “Enigma“. Si tratta di un calciatore ancora in attività nella Liga spagnola che gioca con la maschera per non farsi riconoscere, il tutto è dovuto al divieto ricevuto sia dal suo club di appartenenza che dal suo agente di partecipare alla Kings League. Per evitare che possa essere riconosciuto tramite tatuaggi o altri segni particolari, al di sotto del completino indossa una tuta nera, che non lascia nessuna parte del corpo scoperta.
Insomma, si tratta di una competizione creata puramente a scopo di intrattenimento. Ed i numeri gli danno pienamente ragione. Nonostante le parole di Javier Tebas, presidente della Liga, che ha definito la competizione “un circo“, la Kings League rischia di diventare più popolare del campionato spagnolo. La sua prima giornata, andata in scena il 1 gennaio 2023, complice anche l'assenza di partite ufficiali del campionato spagnolo, è stata seguita in diretta da 15 milioni di spettatori. La quindicesima giornata della Liga era stata seguita da “appena” 5 milioni di utenti. Nel breve periodo sarà lanciata anche la versione al femminile della competizione, che prenderà il nome di Queens League.
Come funziona la Kings League: la nuova competizione ideata da Piquè e Llamos
La parte più interessante di tutte è però quella che riguarda regole e funzionamento della competizione che, come annunciato nell'introduzione del pezzo, riassume al suo interno regole prese da sport completamente diversi. Anche se la base è prettamente calcistica (con regole come il fuorigioco e le rimesse laterali), il primo sport a fornire il suo contributo è stato il basket. Per formare le rose delle 12 squadre la Kings League ha utilizzato un modello draft simile a quello utilizzato in NBA. I calciatori interessati a prendere parte al progetto dovevano semplicemente registrarsi sul sito ufficiale della competizione, con la possibilità di venire selezionati. La particolarità è che le regole sono state votate direttamente dal pubblico, assoluto protagonista. Regole che sono elencate chiaramente sul sito ufficiale della competizione.
Formate le 12 squadre, il torneo ha preso ufficialmente il via. Si avrà una prima fase formata da undici giornate, nelle quali ogni squadra sfiderà le altre 11 in una gara secca. Le prime otto classificate accederanno ai playoff, anche qui stile NBA. I playoff saranno ovviamente ad eliminazione diretta e porteranno la competizione fino alla finale che decreterà la squadra campione. La stagione sarà quindi suddivisa in due fasi, la prima fase nella quale le squadre si sfideranno per ottenere l'accesso ai playoff, e la seconda fase nella quale si entrerà nel vivo della competizione. Si gioca ogni domenica ed il torneo durerà, nel complesso delle due fasi, fino a primavera.
Ogni partita è formata da due tempi da 20 minuti ciascuno. Al posto del calcio d'inizio al quale siamo abituati nel calcio, si utilizza quello della pallanuoto, ovvero con le due formazioni schierate sulle linee di fondo delle rispettive aree di rigore che scattano a centrocampo al fischio del direttore di gara, il primo giocatore che arriva sulla palla assicura alla propria squadra il primo possesso. Non esistono i pareggi, quindi ogni partita deve avere una squadra vincitrice ed una perdente. Per decretare la vittoria finale si va ai cosiddetti shootout, ispirati dall'hockey, una sorta di calcio di rigore battuto in movimento: il calciatore in questione parte da metà campo palla al piede e sfida il portiere avversario in uno contro uno, con l'obiettivo di segnare. Dall'hockey sono prese anche le regole riguardanti i cartellini: ogni ammonizione comporta l'allontanamento dal campo per due minuti del calciatore in questione, in caso di espulsione l'allontanamento sarà invece di cinque minuti. Le sostituzioni nel corso dei 40 minuti sono illimitate ed il VAR è a chiamata da parte delle due squadre, un po' come in NBA.
Ma la regola più innovativa è un'altra: le wild card. Si tratta di carte speciali, che vengono pescate prima del fischio d'inizio, che contengono al loro interno dei bonus che si possono sfruttare nel corso delle partite. Sono estratte a caso ed ogni squadra ne può pescare al massimo una a partita. I bonus che possono essere trovati sono diversi e particolari, in totale sono sei: un rigore (normale) omaggio, uno shootout omaggio, l'ammonizione di un calciatore avversario a scelta, la possibilità di raddoppiare il valore di ogni gol segnato entro due minuti da quando la carta è stata giocata, la possibilità di rubare la carta della squadra avversaria e la carta “Comodìn”, una sorta di jolly che consente alla squadra che la trova di attivare a scelta uno qualsiasi dei bonus nel momento che ritiene più opportuno.
Kings League: dove vederla in diretta streaming
Le partite sono visibili in diretta streaming ed in esclusiva sulle piattaforme dei content creator coinvolti. Sarà quindi possibile seguirle in diretta su Twitch, YouTube e TikTok.
Kings League: l'impatto mediatico dopo la canzone di Shakira
Dopo aver scoperto di cosa si tratta e come funziona, facciamo un passo indietro e vediamo perché la Kings League ha avuto un impatto mediatico devastante nel corso degli ultimi giorni. Il tutto parte dal giugno 2022, quando la famosa coppia formata da Piquè e Shakira ha annunciato ufficialmente la fine della relazione. Come ogni relazione tra super famosi che si rispetti, alla base della rottura ci sono delle notizie trapelate attraverso un famoso giornalista di Gossip spagnolo – Jordi Martin – circa un presunto tradimento di Piquè ai danni della compagna con la supermodella e conduttrice televisiva israeliana Bar Rafaeli.
Dopo la separazione nessuno si sarebbe però immaginato che le cose sarebbero degenerate così, e soprattutto a distanza di mesi. Proviamo a fare chiarezza. La rottura totale è diventata di dominio pubblico solo alcuni giorni fa, quando Shakira ha pubblicato una canzone interamente dedicata a Piquè – usando toni molto forti – insieme al famoso produttore argentino Bizarrap. Per chi non lo conoscesse proprio pochi giorni fa, dopo il gol segnato negli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Genoa (qui il tabellone completo ed aggiornato in tempo reale dei quarti di finale), Paulo Dybala aveva esultato indossando un cappellino del suo merchandising in omaggio proprio del produttore.
Tra i vari passaggi della canzone di Shakira, due hanno avuto un effetto probabilmente opposto a quello che si aspettava la cantante. Entrambi si riferiscono alla nuova fiamma di Piquè, Clara Chia Marti, modella spagnola di 23 anni. Ed entrambe le frasi hanno come oggetto il paragone di due beni di lusso con due invece decisamente più popolari. La prima mette a paragone due famose marche di orologi, Rolex e Casio, la seconda due marchi di automobili, Ferrari e Twingo (Renault). Le due frasi sono dette in successione e sono usate come metafore: “Hai scambiato una Ferrari con una Twingo. Hai scambiato un Rolex con un Casio“. La risposta di Piquè non si è fatta attendere e si è rivelata una mossa di marketing di successo.
Due giorni dopo l'uscita della canzone, nel corso di una diretta Twitch nella quale si parlava di Kings League, l'ex calciatore blaugrana si è presentato con al polso un Casio ed ha annunciato la collaborazione con il brand giapponese: “Vi dico una cosa, questo è un orologio per la vita“. Non solo, ha poi tirato fuori una busta piena di orologi Casio da regalare a tutti i conduttori e gli ospiti che erano presenti in diretta con lui. Ma non è finita qui. Un giorno dopo lo spagnolo si è presentato al padiglione del porto dove si gioca la Kings League a bordo di una nuovissima Renault Twingo, annunciando che anche Reanult si è mostrata interessata a diventare nuovo sponsor della competizione. Renault che aveva già risposto a Shakira tappezzando la Spagna con cartelloni pubblicitari nei quali si spiegava perché comprare una Twingo è meglio che comprare una Ferrari. Insomma, Piquè ha trovato – involontariamente – due grandi sponsor per la sua Kings League, che adesso ha tutti gli occhi puntati addosso.
