
Italia e Turchia hanno presentato una richiesta per poter ospitare in maniera congiunta gli europei del 2032
Come ben sappiamo la scelta delle location per le varie competizioni, per club e per nazionali, avviene con diversi anni di anticipo. Ad esempio la location per ospitare gli europei del 2032 verrà scelta il prossimo 10 ottobre del 2023 da parte della UEFA. Sono, o meglio, erano due le nazioni candidate per ospitare il torneo: Turchia ed Italia. Erano perché, come comunicato dalla Federazione italiana e da quella turca, i due Paesi hanno deciso di unire le forze e presentare una candidatura congiunta.
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Europei 2032, Italia e Turchia presentano candidatura congiunta
Essendo che erano rimaste le ultime due nazioni ancora in corsa per ospitare l'edizione del 2032, le due federazioni – tramite un incontro avvenuto a Roma tra il presidente della FIGC italiana Gabriele Gravina ed il presidente della Federazione turca Mehmet Büyükeksi – hanno deciso di unire le forze e di presentare una domanda di candidatura congiunta. In questo modo il peso organizzativo viene equamente diviso tra le due nazioni, che di conseguenza si portano a casa entrambe l'onore di ospitare l'europeo.
Essendo che erano rimaste in due, e che adesso hanno presentato una domanda di candidatura congiunta, verrebbe quasi automatico pensare che l'assegnazione alla coppia avvenga in maniera automatica. Ma invece non è così. Sarà la UEFA, che ha confermato di aver ricevuto la doppia candidatura, a prendere la decisione finale il prossimo 10 ottobre a Nyon, quando è in programma una riunione del Comitato Esecutivo. La UEFA potrebbe infatti bocciare la proposta di candidatura congiunta e selezionare una sola delle due nazioni come sede per gli europei del 2032.
Presentata oggi alla UEFA una proposta di organizzazione congiunta di UEFA EURO 2032 tra #FIGC e Turkish Football Federation 🇮🇹🇹🇷
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— FIGC (@FIGC) July 28, 2023
Ma potrebbe anche accettare la proposta con riserva. Ovvero accettare si la proposta di candidatura congiunta, ma inserendo alcuni paletti specifici. Ad esempio la UEFA potrebbe decidere dove si giocherà la partita inaugurale o quella finale, piuttosto che le sedi delle varie partite intermedie. Sedi che, nella proposta iniziale di candidatura singola, la Federazione italiana aveva già indicato (tutti gli stadi coinvolti).
A comunicare la candidatura congiunta sono state le due federazioni coinvolte, tramite un comunicato apparso sui rispettivi siti ufficiali. Per quanto riguarda l'Italia, ha inoltre parlato il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Siamo di fronte ad una svolta storica che ha come obiettivo la valorizzazione del calcio continentale. Il progetto, oltre ad avvicinare due realtà consolidate nel panorama calcistico europeo, esalta i valori di amicizia e cooperazione, coinvolgendo due mondi contraddistinti da profonde radici storiche, due culture che, nel corso dei millenni, si sono reciprocamente contaminate influenzando in maniera sostanziale la storia dell’Europa mediterranea. Il calcio vuole essere un ponte ideale per la condivisione delle passioni e delle emozioni legate allo sport“.
Il comunicato della FIGC
“Al termine di un complesso e fruttuoso processo di consultazione, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Turkish Football Federation (TFF) hanno deciso di unire gli sforzi proponendo alla UEFA l’organizzazione congiunta di UEFA EURO 2032. Pregresse esperienze di successo (EURO 2020, EURO 2012, EURO 2008), così come future proposte di candidatura (Regno Unito e Repubblica d’Irlanda per EURO 2028) e avvincenti progetti già assegnati (Stati Uniti d’America, Messico e Canada per FIFA WORLD CUP 2026) dimostrano che la condivisione di eventi di tale portata rappresenta, da un lato, una via per il coinvolgimento diretto di un numero più elevato di appassionati e, dall’altro, la ricerca di una progettualità ancora più efficiente e sostenibile.
Qualora la UEFA accettasse la proposta presentata oggi, la selezione delle sedi ospitanti (tra quelle già ufficialmente candidate) e la definizione del match schedule del torneo, su cui le due federazioni propongono una suddivisione su base paritaria nel rispetto dell’autonomia delle reciproche competenze, sarebbero rimandate ad una successiva valutazione“.
