
I bianconeri col pareggio nel ritorno ottengono la qualificazione alla finale: eccellente la difesa bianconera, Lu-La calante. Le pagelle del match di Coppa Italia
La Juventus ottiene la qualificazione alla finale di Coppa Italia grazie allo 0-0 nella partita di ritorno dello Stadium contro l'Inter. I bianconeri difendono il 2-1 conquistato nel match di andata con un'ottima fase difensiva, concedendo pochissimo agli avversari in fase offensiva e raggiungendo la loro ventesima finale nella competizione. I nerazzurri mancano anche il secondo obiettivo stagionale – dopo essere usciti ai gironi di Champions League – e devono concentrare tutte le loro energie sul campionato per non restare ancora a bocca asciutta.
La partita inizia con tanto agonismo e pochissime occasioni nei primi venti minuti, l'unica capita sui piedi di Lautaro Martinez al 10′ che – pescato in area di rigore da Hakimi – fallisce malamente la chance, calciando sulla caviglia di Bernardeschi. L'Inter ci crede sempre di più ed è ancora pericolosa al 25′ sugli sviluppi di un calcio piazzato con Lukaku che va di petto mancando la porta da distanza ravvicinata. La prima frazione di gioco scorre senza ulteriori sussulti con Ronaldo che ci prova e va al tiro per tre volte tra il 42′ e il 44′ ma viene sempre murato da Barella, de Vrij e Handanovic.
La ripresa parte con lo stesso canovaccio tattico e il primo tiro verso la porta è di Hakimi al 51′ dal vertice destro dell'area di rigore che però termina di poco alto sopra la traversa. È sempre Ronaldo a rendersi pericoloso per la Juventus: al 64′ ma il suo tiro è centrale e Handanovic riesce a respingere abbastanza agevolmente, invece al 69′ il portiere nerazzurro deve impegnarsi dopo un bellissimo dribbling del portoghese al limite dell'area. L'Inter continua a spingere ma non riesce quasi mai a tirare verso la porta difesa da Buffon e la partita termina col risultato di 0-0.
Ottima la prestazione difensiva dei bianconeri con Demiral e de Ligt che non concedono niente agli attaccanti nerazzurri. Addirittura meglio il turco che non sbaglia nemmeno in fase di impostazione come alcune volte fa il compagno olandese. Opache le prove di Kulusevski e Bernardeschi che pagano la partita difensiva della loro squadra. Negli ospiti invece pessime le prestazioni di Lukaku e Lautaro che non riescono mai ad incidere sul match. Male anche Brozovic, mentre in ripresa Eriksen da interno. Il migliore è Handanovic che riesce ad evitare la sconfitta con due belle parate su Ronaldo.
Juventus-Inter 0-0: le pagelle del match
Juventus
Buffon 6: nella prima frazione di gioco si fa notare per qualche imprecisione in fase di impostazione, nonostante le due nitide occasioni avute dall'Inter.
Danilo 6: non spinge tantissimo anche perchè spesso si accentra per seguire il taglio dell'esterno visto che i nerazzurri attaccano dall'altro lato con Hakimi.
Demiral 7: controlla bene gli attaccanti interisti senza correre particolari rischi e cercando di limitare le sponde di Lukaku e la velocità di Lautaro.
De Ligt 6,5: in fase difensiva è molto preciso e puntuale, e nonostante un paio di errori in fase di impostazione – che potrebbero costare caro alla sua squadra – tiene benissimo contro Lukaku.
Alex Sandro 6: nel primo tempo è in perenne difficoltà contro Hakimi che ha un altro passo rispetto al brasiliano. Nella ripresa si riprende contenendo meglio l'esterno nerazzurro, ma ammonito e diffidato salterà la finale.
Cuadrado 6: riesce a spingere molto di meno rispetto al solito anche perchè Danilo non segue le sue discese, e infatti in qualche occasione si accentra per cercare maggiore spazio.
dall'81' Chiellini sv
Rabiot 6: primo tempo di sacrificio per il francese che quando non riesce a giocare libero dal pressing avversario va in difficoltà. Però quando riesce ad eludere il pressing avversario fa partire delle belle ripartenze a campo aperto.
Bentancur 6: tanta corsa e poca lucidità con qualche errore in ripartenza per l'uruguaiano che l'Inter non sfrutta per sua fortuna. Recupera però tantissimi palloni in mezzo al campo ed è il più generoso nelle fine juventine.
Bernardeschi 5,5: deve coprire contro Hakimi ma non riesce a farlo al 100% e il marocchino riesce spesso ad involarsi sulla fascia. Viene sostituito da McKennie per avere più corsa e più fisicità.
dal 62′ McKennie 6,5: dal momento del suo ingresso l'Inter non riesce più ad essere pericolosa sulla destra con Hakimi.
Kulusevski 5,5: si vede pochissimo nel corso dell'intera partita, non fornendo un supporto adeguato a Ronaldo che cerca sempre il fraseggio corto.
dall'87' Chiesa sv
Ronaldo 6: leggermente appannato nel primo tempo ma la colpa più che sua è dei compagni che lo lasciano spesso isolato in mezzo ai tre difensori nerazzurri. Nella ripresa riesce da solo a creare pericoli all'Inter.
All. Pirlo 7: costruisce una tela tattica perfetta per fermare le offensive nerazzurre e ci riesce. L'obiettivo era quello di portare a casa la qualificazione e il tecnico bianconero ci riesce anche se la prestazione offensiva è abbastanza deficitaria.
Inter
Handanovic 7: un primo tempo da spettatore per il portiere nerazzurro che comunque si fa trovare sulla conclusione di Ronaldo che è molto centrale. Nella ripresa invece deve impegnarsi in più di un'occasione per chiudere sulle conclusioni insidiose del portoghese.
Skriniar 6: nel primo tempo annulla completamente Kulusevski che non tocca quasi mai la palla, ma nella ripresa con più campo da coprire va più in difficoltà.
De Vrij 6,5: ottima la scivolata con la quale in extremis ferma Ronaldo che era andato al tiro quasi a botta sicura. Tiene benissimo in difesa non concedendo niente centralmente.
Bastoni 6: dal suo lato difficilmente Cuadrado lo impensierisce anche perchè la Juventus pensa più che altro a difendere il risultato piuttosto che attaccare ed esporsi al contropiede nerazzurro.
dal 65′ Kolarov 6: continua nell'azione del compagno ma entra quando la partita ha iniziato la sua parte calante.
Hakimi 5,5: nel primo tempo vince il duello contro Alex Sandro grazie alla sua rapidità, ma le sue incursioni non vengono sfruttate dai compagni. Nei secondi 45 minuti invece sembra quasi una controfigura di sè stesso e non riesce ad incidere particolarmente.
Barella 6: come sempre molto generoso e ci mette sempre tutto quello che ha per cercare di portare il risultato dalla parte della sua squadra. Difficile portargli via la palla quando ce l'ha incollata al piede.
Brozovic 5: un po' in ombra il suo primo tempo, forse risente del fatto che Eriksen gli pesta un po' i piedi giocando nella stessa zona di campo. Però anche quando esce il danese non riesce a giocare col solito ritmo.
Eriksen 6: ritorna a giocare da interno di centrocampo e porta a casa una prestazione sufficiente, sicuramente migliore rispetto alle ultime fornite in questo ruolo. Ha anche due buone occasioni dal limite dell'area ma in entrambe viene murato. Comunque non riesce a trovare l'invenzione che potrebbe risolvere il match e viene sostituito.
dal 65′ Sensi 5,5: entra al posto di Eriksen per cercare maggiore verticalità nel gioco, ma il suo cambio non ottiene i risultati sperati.
Darmian 6: è l'unico che riesce a giocare su entrambe le fasce e questa caratteristica viene sfruttata da Conte. Dalla sua parte non soffre Cuadrado nonostante l'ammonizione rimediata ad inizio partita.
dal 57′ Perisic 5,5: anche nel suo caso la sostituzione non da i risultati sperati anche perchè il croato non riesce quasi mai a saltare il suo diretto marcatore.
Lukaku 5: sbaglia da distanza ravvicinata impattando male la palla – di petto – e spedendo al lato della porta di Buffon. È stranamente anche molto impreciso negli appoggi forse per la stretta marcatura dei difensori bianconeri.
Lautaro 5: manca clamorosamente una buonissima occasione in avvio di partita che poteva permettere all'Inter di portarsi in vantaggio. In generale prova insufficiente per l'argentino ben marcato dai difensori avversari.
All. Conte 4,5: buona partita dal punto di vista del gioco, ma le occasioni da rete sono quasi nulle. Non riesce nemmeno ad incidere con i cambi che addirittura peggiorano la situazione rispetto all'undici iniziale. Il voto è viziato dal fatto che fallisce anche il secondo obiettivo stagionale dopo l'uscita dalla Champions League.
