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Inter-Milan 2-1, le pagelle: Eriksen decisivo, Meite disastroso

Inter-Milan 2-1, le pagelle: Eriksen decisivo, Meite disastroso
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I nerazzurri vincono in rimonta per 2-1 con la pennellata di Eriksen: il danese finalmente decisivo, Meite disastroso. Le pagelle del match di Coppa Italia

La partita di apertura dei quarti di finale di Coppa Italia mette in scena il derby di Milano con l'Inter che rimonta contro il Milan e vince 2-1, qualificandosi alle semifinali. I nerazzurri devono ringraziare la punizione deliziosa di Eriksen che permette di completare la rimonta contro i rossoneri dopo il gol iniziale di Ibrahimovic che si è fatto espellere nella prima parte del secondo tempo.

Il Milan parte meglio nei primi minuti e ha la prima occasione per andare in vantaggio dopo meno di due minuti col tiro dal limite di Leao che si spegne di poco al lato. Sempre i rossoneri vicini al gol al 12′ col colpo di testa di Ibrahimovic che finisce appena largo e per poco non diventa anche un assist per Diaz che non riesce ad arrivarci. L'Inter riesce a trovare la prima conclusione pericolosa verso la porta avversaria con Lukaku al 23′ che si libera bene in area ma è bravissimo Tatarusanu a bloccare il tiro col piede.

I rossoneri passano in vantaggio al 31′ con Ibrahimovic che dal vertice dell'area di rigore infila con uno splendido colpo da biliardo alla destra di Handanovic. Reazione immediata della formazione di Conte che va vicinissima al pareggio in due occasioni: al 37′ dopo un'azione avvolgente col colpo di testa di Sanchez che è fermato sulla linea da Tomori, al 46′ è invece Brozovic a provarci al volo sugli sviluppi di un calcio d'angolo che termina di pochissimo fuori. La partita si è innervosita nel finale con un duro scontro tra Lukaku e Ibrahimovic che ha portato l'arbitro Valeri ad ammonire entrambi.

L'Inter parte meglio nella ripresa e al 49′ è nuovamente Sanchez ad impegnare Tatarusanu che smanaccia in angolo la bella conclusione del cileno. La svolta della partita arriva al 58′ con l'ingenuo fallo di Ibrahimovic a centrocampo che – già ammonito – viene espulso e lascia la squadra in dieci. I nerazzurri continuano a spingere e al 65′ Perisic manca una clamorosa occasione di testa a portiere ormai battuto. Ingenuo l'intervento di Leao su Barella che porta all'assegnazione del calcio di rigore per l'Inter con Lukaku che spiazza il portiere rossonero e riporta in parità la gara al 70′.

Problema fisico per l'arbitro Valeri al 74′ che è costretto a lasciare il campo in favore del quarto uomo Chiffi a causa di un fastidio muscolare all'adduttore della coscia sinistra. All'89' Lautaro ha la palla per chiudere la gara ma l'argentino sbaglia clamorosamente, calciando addosso al portiere avversario. Un minuto dopo è sempre Tatarusanu protagonista con un intervento miracoloso sul tiro ravvicinato di Lukaku. I minuti di recupero sono dieci – per l'infortunio del direttore di gara – e l'Inter completa la rimonta al 97′ con la splendida punizione pennellata da Eriksen che permette ai.

Finalmente decisivo il danese Eriksen che con una deliziosa punizione ha deciso il derby di coppa. Buonissima partita anche per Sanchez che è stato il miglior attaccante dei nerazzurri, così come Barella che come sempre corre per due. Ibrahimovic croce e delizia dei rossoneri con l'espulsione decisiva ai fini del risultato finale. Meite ancora non si è inserito negli schemi di Pioli ed è il peggiore del match. Sugli scudi Tatarusanu che non ha fatto assolutamente sentire la mancanza di Donnarumma, con una prestazione superlativa.

Inter-Milan 2-1: le pagelle del match

Inter

Handanovic 6: inoperoso per quasi tutta la partita, infatti è incolpevole sulla rete del vantaggio milanista e non può fare nulla sulle altre conclusioni dei rossoneri.

Skriniar 6: partita ordinata per lo slovacco che tiene bene contro le offensive di Leao ed Hernandez, anche ben assistito da Darmian.

De Vrij 6,5: per 30 minuti mette in ombra Ibrahimovic e nell'unica occasione che non riesce a marcarlo – perchè lo svedese si defila – l'Inter incassa il gol.

Kolarov 5,5: ritorna titolare per far rifiatare Bastoni, ma la sua fase difensiva non è certo la sua arma migliore. Anche sul gol di Ibrahimovic è in ritardo nella chiusura concedendo allo svedese lo spiraglio decisivo. Spinge maggiormente nella ripresa ma è ancora lontano dalla sua forma migliore.

dal 90′ Young sv

Darmian 6: deve fare tanta attenzione perchè davanti ha il treno Hernandez che è anche aiutato in fase offensiva da Leao. In spinta invece è sempre pronto a proporsi per sfruttare la posizione più alta dello spagnolo rossonero.

dal 46′ Hakimi 6,5: subito più pericoloso e più propositivo del compagno. Il suo ingresso costringe Hernandez a giocare in copertura.

Barella 7: interessante la sfida diretta contro Kessie, che oltre ai muscoli mette in scena anche tantissima tecnica. Buone le sue scelte sulle ripartenze iniziali. L'ennesima sterzata porta al rigore che rimette la partita in parità.

Brozovic 6: un po' impreciso nella prima metà di gara soprattutto con passaggi non perfetti quando si trova a far ripartire la sua squadra. Migliora nella ripresa ma senza eccellere.

dall'88' Eriksen 7,5: gli bastano pochi minuti per decidere il derby di Coppa Italia, con una stupenda punizione dal limite dell'area che si insacca nell'angolino. Finalmente decisivo.

Vidal 5,5: potrebbe proporsi di più nella prima frazione di gioco, sfruttando anche la scarsa vena difensiva di Dalot.

Perisic 5,5: dopo un avvio contratto con qualche errore in ripartenza, entra in partita e riesce spesso a saltare Dalot. Però la sue scelte sono spesso ritardate e costano tanto ai nerazzurri. Prima di uscire manca una facile occasione di testa.

dal 68′ Lautaro 6,5: si vede da subito che la sua intesa con Lukaku è maggiore rispetto a quella di Sanchez. I due si trovano a memoria e infatti l'Inter è immediatamente più pericolosa.

Lukaku 6: la sfida con Romagnoli è molto appassionante, però nel primo tempo viene sovrastato dall'avversario e nel finale di tempo si innervosisce con Ibrahimovic. Ma è sempre lui a siglare il gol del pareggio su calcio di rigore, con quattro reti su altrettanti derby.

Sanchez 7: entra benissimo in partita fin dal primo minuto ed è l'unico che riesce a mettere in difficoltà Kjaer con la sua velocità. Il migliore dell'attacco nerazzurro.

All. Conte 6,5: effettua un po' di turnover in vista degli impegni di campionato e per far rifiatare i giocatori che hanno più minuti nelle gambe. L'espulsione di Ibrahimovic mette la sua squadra in condizioni di attaccare e rimontare lo svantaggio iniziale.

Milan

Tatarusanu 7,5: viene chiamato in causa per la squalifica di Donnarumma e risponde presente sul pericoloso tiro di Lukaku nel primo tempo. Nella ripresa tiene a galla il Milan con interventi stupendi che lasciano il match in bilico. Nulla può sui due piazzati che condannano la sua squadra.

Dalot 5: molto in difficoltà contro la corsa di Perisic che riesce spesso a liberarsi per mettere in mezzo palloni pericolosi. Viene sempre messo in mezzo dai giocatori dell'Inter e non riesce mai a fare la scelta giusta, facendosi saltare quasi sempre.

Kjaer 6: è sfortunatissimo il danese che è costretto a lasciare il campo dopo meno di venti minuti, nei quali ha avuto la meglio su Lukaku nel gioco aereo ma è andato in difficoltà contro la velocità di Sanchez.

dal 19′ Tomori 6,5: esordio assoluto per il giovane inglese – appena arrivato dal Chelsea – che non sembra risentire della pressione del match. È bravissimo a salvare sulla linea sul colpo di testa di Sanchez.

Romagnoli 6,5: ottima la sua partita contro Lukaku che raramente riesce a giocare una palla pulita. Dimostra anche tanta esperienza aiutandosi come può per impedire al belga di agire indisturbato.

Hernandez 5,5: quando parte palla al piede è davvero imprendibile, contrariamente in difesa non riesce ancora ad essere al 100% ed ha bisogno dell'aiuto di Kessie. Nella ripresa va in difficoltà contro Hakimi che lo costringe sulla difensiva.

Meite 4,5: è il giocatore del Milan più in difficoltà nell'intera partita, anche se è chiamato ad una partita di quantità più che di qualità. E proprio da un suo fallo al limite dell'area, nasce la rete del vantaggio nerazzurro.

Kessie 6: non particolarmente appariscente la sua prestazione. Ha il compito di tenere a bada Barella e coprire le avanzate di Hernandez e ci riesce benissimo. Nella ripresa anche per l'inferiorità numerica va in difficoltà ma riesce quasi sempre a salvarsi.

Saelemaekers 5,5: nel primo tempo molto meglio in fase difensiva, nella quale copre bene nei confronti di Perisic. Quasi inesistente in attacco.

dall'84' Castillejo sv

Diaz 6: parte benissimo il giovane spagnolo, ma si spegne abbastanza rapidamente venendo quasi inghiottito dal centrocampo nerazzurro. Comunque meglio rispetto a quanto fatto vedere da Meite contro l'Atalanta.

dal 60′ Rebic 5,5: Pioli lo sceglie per non indietreggiare e schiacciarsi contro l'offensiva nerazzurra, ma con anche la squadra stanca non riesce a farsi vedere adeguatamente.

Leao 5: è suo il primo tiro della partita. Molto mobile sulla sinistra e insieme ad Hernandez è una minaccia costante perchè riescono sempre a mettere in mezzo Darmian. Ha però sulla coscienza il fallo di rigore che permette all'Inter di tornare in partita.

dall'84' Krunic sv

Ibrahimovic 5: con una sua invenzione sblocca la partita, mettendo in porta un vero e proprio colpo da biliardo. Nel finale usa l'altra sua arma – la provocazione – per mettere ancora più in difficoltà gli avversari. Paga caramente però questo giochetto e ad inizio ripresa incassa il doppio giallo che lascia la formazione rossonera in dieci per l'ultima mezz'ora di gioco.

All. Pioli 6: ormai il suo Milan gioca quasi a memoria e quando non riesce a sbloccarla con il gioco sa che deve affidarsi ad Ibrahimovic che toglie il solito coniglio dal cilindro. Sfortunato per l'infortunio di Kjaer che è costretto ad abbandonare dopo soli venti minuti, e per l'espulsione dello svedese che non gli permette di giocare ad armi pari contro l'Inter.


Antonio Piccolo

Calabrese, laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e appassionato di calcio. “Non c’è un altro posto al mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio”. [Albert Camus]

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