Il Var rivoluziona i Mondiali femminili, il presidente Pierluigi Collina assicura chiarezza e trasparenza: “Gli arbitri davanti al monitor dovranno…”
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Il mondo va avanti e si evolve. Così fanno le persone, le tecnologie e quindi anche il mondo del calcio. In tutto e per tutto. Ovviamente, sempre con l'obiettivo di garantire uno spettacolo più divertente, emozionante e corretto possibile.
In tutto ciò gli strumenti tecnologici messi a disposizione degli arbitri hanno aiutato molto. Tra le mille polemiche, è oggettivo come Var e Gaol Line Technology abbiano aiutato i direttori di gara e i guardalinee a limitare gli errori e a correggere istantaneamente le loro decisioni sbagliate. Il supporto degli assistenti nella cabina di regia all'interno dello stadio, d'altronde, è una tutela importante che forse oggi si tende già a dare per scontata.
Basta guardare cosa è successo durante la prima partita del girone degli Europei dell'Italia under 21, tristemente sconfitta dalla Francia ed eliminata poi anzitempo dal torneo dopo sole 3 partite. Senza Var e Goal Line Technology per volere della Fifa, il risultato del match è stato a dir poco falsato. Se c'è una cosa che ormai non si può più fare, infatti, dopo anni di strumentazioni nuove, regole rivoluzionarie ed ampliamenti di ogni tipo è proprio questa: tornare indietro. Non a questi livelli almeno.
La Fifa sembra averlo capito, per ora, e infatti continua il suo percorso di rinnovamento e sperimentazione. Dopo aver fatto ulteriori test durante il Mondiale under 20, in cui peraltro la nostra Italia è arrivata fino alla finalissima, ecco che la svolta in termini di utilizzo del Var viene riproposta anche durante i Mondiali femminili.
Dopo gli episodi dubbi accaduti nel torneo del 2019, il Video Assistant Referee sarà dunque presente anche nella rassegna iridata femminile che avrà inizio da domani, giovedì 20 luglio 2023, in Australia e Nuova Zelanda. Gli arbitri, come già vediamo da anni nei principali campionati europei e nelle coppe, avranno il proprio monitor a bordocampo da consultare in caso di episodi dubbi, ed ovviamente anche un supporto auricolare con gli assistenti nell'apposita cabina sopraelevata dal terreno di gioco. Ma con una grossa novità rispetto a quello che abbiamo visto fin qui, ad esempio, nella nostra Serie A.
Mondiali femminili: quando cominciano e quando gioca l'Italia
Giovedì 20 luglio avranno il via i Mondiali femminili in Australia e Nuova Zelanda. Le partite d'apertura saranno le due delle squadre di casa: alle ore 9.00 italiane Nuova Zelanda-Norvegia, mentre invece alle ore 12.00 l'Australia sfiderà l'Irlanda. Il torneo terminerà il 20 agosto.
Protagonista speriamo possa essere anche la nostra Italia, che è stata inserita nell'ostico gruppo D insieme a Svezia – una delle possibili vincitrici – Argentina e Sudafrica. Qui l'obiettivo minimo delle ragazze azzurre sarà quello di superare il girone ed approdare agli ottavi di finale, poi quel che succede succede. La squadra della ct Milena Bertolini esordirà la mattina di lunedì 24 luglio contro l'Argentina, poi sabato 29 luglio sarà la volta della Svezia e infine il girone si chiuderà mercoledì 2 agosto contro il Sudafrica.
Per nostra fortuna, dopo diverse critiche e non poche negoziazioni, la Rai ha ottenuto i diritti per trasmettere tutte le partite della nazionale italiana in diretta e in chiaro. Tutti gli appassionati potranno dunque vivere un'altra calda estate in compagnia dell'Italia.
In tutte queste partite, come detto, sarà presente il Var. E non solo…
The #FIFAWWC is ready to shine on its BIGGEST Stage EVER! 🇦🇺🇳🇿#BeyondGreatness
— FIFA Women's World Cup (@FIFAWWC) July 19, 2023
La novità del Var ai Mondiali femminili: le parole di Collina
Il Var si è dimostrato una grandissima risorsa negli anni. E quindi, perché non implementarlo? D'altronde, ciò che è sempre stato tema di dibattito fra gli addetti ai lavori sono state le decisioni degli arbitri e le loro motivazioni. Giocatori, allenatori e dirigenti – ma ovviamente anche gli stessi tifosi – si sono sempre chiesti che cosa spingesse il direttore di gara a prendere una determinata decisione piuttosto che un'altra. Ecco, a partire dai Mondiali femminili lo sapremo.
Sì perché la novità introdotta dal presidente del comitato arbitrale della Fifa Pierluigi Collina è proprio questa: durante le partite della Coppa del Mondo femminile, dopo aver consultato il monitor per un caso da Var, gli arbitri dovranno spiegare con un piccolo microfono il motivo della loro decisione tecnica. L'indicazione è quella di comunicare a tutti – squadre in campo, tifosi allo stadio e telespettatori a casa davanti alla televisione – le ragioni della decisione finale: da chi ha provocato il fallo a chi lo ha subìto, dalla dinamica di gioco alla valutazione del regolamento, aggiungendo anche eventualmente un'accurata descrizione dell'episodio in questione.
L'obiettivo della Fifa è quindi quello di garantire maggior trasparenza e chiarezza circa il modus operandi degli arbitri, con la speranza di limitare al minimo critiche e polemiche.
Ecco nello specifico le parole di Pierluigi Collina in merito a questa novità: “Gli addetti ai lavori ci hanno sempre chiesto maggior chiarezza e trasparenza, e noi abbiamo deciso di dargliela. Questa novità dovrebbe far luce sul modo di agire degli arbitri al Var. Con una spiegazione davanti a tutti dovrebbero diminuire critiche e polemiche. Gli arbitri dovranno esser molto naturali e non stressarsi per questo, non devono seguire una sorta di copione – spiega il presidente, che infine conclude – Nella NFL gli annunci degli arbitri esistono da 50 anni. Nonostante ciò, non è raro vedere loro gaffe, anche da parte di quelli molto esperti: parlare al microfono davanti a 60-70 mila persone che ascoltano solo te non è per nulla semplice. Quindi non mettiamogli troppa pressione, so già che non saremo perfetti. Ma sono sicuro che la cosa funzionerà molto bene”.