Stasera si affronterranno Alisson e Courtois, due tra i migliori portieri al mondo. Come stanno e andando e cosa li unisce nel calciomercato
Se aprite la classifica transfermarkt dei portieri con il maggior valore del cartellino li trovate entrambi nella top 5: ma se fosse un torneo ad eliminazione diretta, uno dei due potrebbe uscire ancor prima delle semifinali. Al Mondiale di Russia 2018, invece, ce n'è addirittura la certezza: le loro squadre si affronteranno oggi e solamente una delle due incontrerà poi la vincente di Uruguay-Francia.
Stiamo parlando del brasiliano Alisson e del belga Courtois, ovvero due dei migliori estremi difensori in circolazione. Nella sopracitata classifica, il gradino più alto del podio è occupato a pari merito dallo sloveno Oblak, estremo difensore dell'Atletico Madrid, e lo spagnolo De Gea del Manchester United, i cui cartellini valgono sulla carta 70 milioni di euro. Dietro a loro, a 60 milioni, troviamo anche il tedesco Ter Stegen al fianco del brasiliano e del belga.
Se quindi è vero che nella fantomatica eliminazione diretta per il “campionato del mondo dei portieri” uno dei due potrebbe esser eliminato già ai quarti, lo è altrettanto che loro due sono gli unici tra i primi cinque ad esser ancora in corsa per la vittoria di questo Mondiale: una soddisfazione niente male.
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Al Mondiale
In Russia, entrambi hanno giocato da titolari tutte e quattro le partite a cui le rispettive selezioni hanno partecipato. Se finora il portiere del Chelsea ha subito in media una rete a partita, Alisson ha invece subito un solo gol in tutto il torneo. Il Brasile è, insieme all'Uruguay, la squadra meno battuta del Mondiale e il suo numero uno, assieme quindi a Muslera e allo svedese Olsen, è quello ad aver collezionato finora il maggior numero di clean sheet (3).
È sicuramente da considerare in questo raffronto però anche la maggiore solidità della difesa verdeoro rispetto a quella del Belgio, che ad oggi ha concesso quattro reti e non certamente tutte per colpa di Courtois. A conferma di questa tesi un dato semplice ma significativo: con lo stesso numero di presenze e di minuti in campo, Alisson si è esibito in sole 3 parate, mentre il belga in 8 (dati whoscored). Se paragoniamo il numero di interventi a quello delle reti subite, il margine tra i due trova dunque una spiegazione logica e soddisfacente.
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Sul mercato
Un altro legame molto forte tra i due portieri arriva invece direttamente dal calciomercato. Dopo la prima stagione da titolare alla Roma, Alisson ha dimostrato di essere senza dubbio uno dei migliori estremi difensori al mondo. In 37 presenze con i giallorossi la sua porta è rimasta inviolata in ben 17 occasioni (secondo in Serie A solo al napoletano Reina, 18) e la sua esplosione è avvenuta anche e soprattutto grazie alla sicurezza ostentata lungo tutta la stagione sia con le mani che con i piedi.
Se Neuer ha infatti dato il via a una generazione di portieri-liberi, giocatori aggiunti di movimento molto utili soprattutto nel giro palla difensivo, Alisson ha sublimato questo concetto con dribbling mozzafiato sugli attaccanti in pressione, letture straordinarie ed anticipi fin quasi alla metà campo.
Ecco perché il suo nome è entrato inizialmente sul taccuino del presidente del Real Madrid Perez, che con l'addio di Zidane avrebbe avuto vita leggermente più facile nel disfarsi del mai tanto apprezzato Keylor Navas. La richiesta da 75-80 milioni della Roma ha però un po' frenato l'entusiasmo blanco, ed è proprio qui che i destini dei due portieri si sono incrociati.
In contemporanea, infatti, il Chelsea ha iniziato a muoversi per il brasiliano e gli spagnoli hanno invece virato verso Courtois, in forza proprio ai Blues. La situazione è attualmente tutt'altro che definita, ma i primi sintomi di una buona riuscita arrivano da entrambi i fronti. Il primo segnale è l'offerta dei britannici per Alisson: 5,5 milioni a stagione più 5 milioni di bonus alla firma del contratto, difficile da snobbare. Il secondo viene invece da una dichiarazione fatta in prima persona da Courtois, che ha detto: “Tornare a Madrid (è stato sulla sponda dell'Atletico prima di andare in Premier, ndr)? Per me, lo dico sempre, sono importantissimi i miei figli; e vivono lì“.
Pillola di fanta
In ottica , con 12 reti all'attivo (contro le 7 dei verdeoro). DILEMMA